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P 1147 TERMINI

Tutti i termini del Glossario che iniziano con la lettera P

P (Serigrafia)

Serigrafia - Oggettistica pubblicitaria




Pantografo (Serigrafia)
Strumento che consente di trasferire un disegno seguendo il tracciato dell’originale. Il pantografo di Linn Boyd Benton per l’incisione di punzoni ha permesso di rendere molto più semplice il trasferimento del disegno del carattere sul punzone, gettando le basi per la composizione meccanica.



Passo di fustellatura (Serigrafia)
Si determina misurando la distanza intercorrente tra l’inizio di una etichetta e l’inizio della successiva. E’ la sommatoria della dimensione dell’etichetta e dell’intervallo in senso longitudinale.



Pellicola capillare (Serigrafia)
Emulsione colata su foglio portante e asciugata.



Pellicole (Serigrafia)
Le pellicole consentono la realizzazione delle matrici per la stampa litografica. Le pellicole vengono realizzate con macchinari appositi in centri specializzati (fotolitisti).



Piezo - elettricità (Serigrafia)
La piezo-elettricità è la proprietà di alcuni materiali ceramici di produrre una differenza di potenziale elettrico tra due elettrodi depositati su due facce opposte, per esempio di una lastrina ceramica, quando la lastrina venga compressa o piegata, cioè soggetta a uno sforzo meccanico di tensione o flessione.



Plastiche, materie (Serigrafia)
Materiali prodotti artificialmente o per sintesi chimica di sostanze organiche. Le prime materie plastiche poste in commercio furono i laminati flessibili (parkesite) realizzati nel 1862 dall’inglese A. Parker partendo dal nitrato di cellulosa scoperto nel 1846 dal tedesco C. Schönbein. Ricerche successive consentirono la produzione di importanti materie plastiche termoplastiche e termoindurenti, come celluloide (1869), cellofan (1912), plexiglass (1930), nylon (1934), teflon (1938), siliconi (1942), moplen (1953). Dapprima considerate surrogati di materiali naturali scarsi, le materie plastiche finirono ben presto per sostituirli, imponendosi grazie al basso costo e alle notevoli proprietà di resistenza meccanica, basso peso specifico, deformabilità, facilità di lavorazione, impermeabilità. L’esplosione dell’uso delle materie plastiche, generalmente non biodegradabili, a partire dal secondo dopoguerra creò crescenti problemi di smaltimento cui solo a fine anni ’80 ha offerto una prospettiva di soluzione la messa a punto delle prime materie plastiche "ecologiche", cioè in larga misura biodegradabili.



Plastificazione (Serigrafia)
Sovrapposizione di un film plastico, normalmente trasparente, sull’etichetta autoadesiva per migliorare la brillantezza e la resistenza della stampa.



Plotter (Serigrafia)
In informatica il plotter è una periferica specializzata nella stampa di supporti di grande formato. È il dispositivo di output ideale per i sistemi CAD, dove è impiegato per la stampa di prospetti e progetti architettonici, meccanici, elettrici, mappe topografiche, curve geometriche ecc.Oggi viene anche utilizzato nell’ambito della grafica e della pubblicità grazie alle moderne tecnologie che consentono al plotter di stampare a colori e addirittura di ritagliare (plotter da taglio). Il nome deriva dal verbo inglese to plot nel senso di tracciare (un diagramma).



Poliestere (Serigrafia)
Composto plastico facilmente riducibile in filati. Utilizzato nella realizzazione di fibre tessili e nei telai da serigrafia. Noto anche con il nome industriale di Dacron



PostScript (Serigrafia)
Il linguaggio di descrizione digitale delle pagine sviluppato dalla Adobe Systems e adottato come standard per i software di stampa. La sua autonomia rispetto ai dispositivi hardware e software dei computer lo rende adatto per qualunque strumentazione. I caratteri vengono descritti attraverso dei tracciati costruiti con le curve di Bezier e quindi riempiti a seconda della capacità di risoluzione del dispositivo di stampa.



Pressione della racla (Serigrafia)
Tramite la pressione della racla, il quadro di stampa viene pressato sul supporto di stampa. La pressione della racla dovrebbe essere la più piccola possibile.



Prestampa (Serigrafia)
Complesso di operazioni che, partendo dall’originale, porta, attraverso la progettazione grafica alla realizzazione di prematrici, matrici e forme di stampa (Uni 7290).



Profilo del telaio (Serigrafia)
Oltre al materiale (acciaio, alluminio), i profili e lo spessore delle pareti sono decisivi per la stabilità dimensionale dei telai di stampa. Si distinguono profili quadrati, rettangolari e speciali.



Punzone (Serigrafia)
La barra metallica in cui viene inciso il disegno originale del carattere tipografico e da cui si producono le matrici necessarie alla composizione meccanica e alla stampa.


 

P (Tipografia)

Tipografia - Stampa offset - Stampa editoriale





Packaging (Tipografia)
Veste con la quale viene presentato il prodotto al consumatore finale. Studio delle confezioni che tiene conto sia del fattore estetico sia del fattore pratico funzionale, come lo scopo di rendere il prodotto attraente oltre che proteggerlo.



Pagella (Tipografia)
Nel gergo giornalistico descrive la valutazioni sotto forma numerica della prestazione di un personaggio pubblico, in genere sportivo.



pp. Pag. pagg. (Tipografia)
Abbrevizione di pagina(e);



Pagina (Tipografia)
Facciata del foglio. Una delle due facce di ognuno dei fogli che costituiscono un libro, un quaderno, un opuscolo e simili.



Pagina al vivo (Tipografia)
La pagina intera, senza margine. Stampa che copre tutta la superficie del formato di una pagina.



Paginatura (Tipografia)
Numerazione in sequenza di pagine di un documento per ordinarne una corretta successione. Spesso, nelle stampe piú antiche, non indicata.



Paginazione (Tipografia)
Indicazione progressiva del numero di pagina.



Paginone (Tipografia)
Nell’editoria giornalistica descrive le due pagine centrali di un quotidiano o di un periodico composte da un unico foglio di carta.



Palchetto (Tipografia)
Ripiano in legno o metallo poggiato in modo fisso o mobile ed in senso orizzontale su due supporti. Su di esso vengono collocati i volumi secondo un ordine che deriva da un particolare sistema di collocazione. Nell’editoria giornalistica descrive il testo disposto su una o due colonne, circondato da una cornice per metterlo in evidenza.



Paleografia (Tipografia)
Dal lat. palaeographia, «scrittura antica»: la disciplina storica che ha per oggetto lo studio della scrittura antica e della sua evoluzione attraverso i secoli, anche in rapporto agli ambienti e ai diversi scopi per i quali veniva impiegata. La paleografia ha il compito di decifrare, leggere, interpretare il documento scritto, datarlo e localizzarlo, ricavandone, ove possibile, indicazioni sull’ambiente storico e culturale in cui esso è stato prodotto. La paleografia indaga sull’occasione della scrittura e il fine per cui il manufatto è stato realizzato, eventualmente associando, nel caso di manoscritti antici l’indagine codicologica. Il dominio della paleografia è fondamentale per ogni operazione filologica su testi antichi di tradizione manoscritta.



Paleografia latina (Tipografia)
Studio delle scritture impiegate in documenti redatti in latino dal VII sec. a.C. sino ai primi del XVI sec.



Palette (Computer)
Tavolozza dei colori. Insieme dei colori per costruire una data immagine disponibili in un programma di grafica o di disegno. Il numero dei colori visualizzabili è in funzione anche dal tipo di scheda video e dalla quantità di memoria di cui dispone. Per questo conviene usare una tavolozza limitata allo stretto necessario, per mantenere ridotte le dimensioni del filke relativo. Adoperare una determinata palette può garantire una certa uniformità di colore tra diverse immagini di una stessa serie. A volte con il termine palette si intende far riferimento a una profondità di colore di 8 BIT. Definisce anche l’insieme di pulsanti raggruppati in una finestra flottante.



Palindromo (Tipografia)
Dal greco palindromos: che corre all’indietro. Sinonimo di bifronte, a proposito di frasi o parole che letti in senso inverso risultano uguali. ONORARONO, ANILINA, INGEGNI, RADAR, ANNA, OTTO. e ancora frasi palindrome tipo: Avida diva. Ai lati dell’Italia. Parlo col rap. O mordo tua nuora o aro un autodromo. I topi non avevano nipoti. Eran i mesi di seminare. E’ corta e non è sadica e non è acida se non è atroce. A valle, tra masse ebre, la nera, l’accesa d’ira etna ti moveva; l’etna gigante, lave vomitante, arida secca l’arena, l’erbe essa martellava. Uno dei più lunghi palindroni conosciuti scritto da Michelangelo Rampon.



Palinsesto (Tipografia)
Manoscritto antico su pergamena, nel quale la scrittura sia stata sovrapposta ad altra precedente raschiata o cancellata. Dal greco Palimpsestos: raschiato di nuovo. Nell’editoria giornalistica descrive lo schema settimanale dei programmi di una rete televisiva o radiofonica.



Palimpsestos (Tipografia)
Raschiato di nuovo.



Pallino (Tipografia)
Nell’editoria giornalistica descrive una breve notizia senza titolo.



Pamphlet (Tipografia)
Breve scritto a carattere satirico, polemico o denigratorio.



Pancia (Tipografia)
Asta curva che racchiude uno spazio all’interno di un carattere, ad es.: il rigonfiamento della P.



Pancromatica (Tipografia)
Emulsione sensibile ad ogni colore. Le pellicole pancromatiche devono essere utilizzate al buio.



Pantografo (Tipografia)
Strumento che consente di trasferire un disegno ingrandendolo, copiandolo o rimpicciolendolo seguendo il tracciato dell’originale. Il pantografo di Linn Boyd Benton per l’incisione di punzoni ha permesso di rendere molto più semplice il trasferimento del disegno del carattere sul punzone, gettando le basi per la composizione meccanica.



Pantone (Tipografia)
Tabella commerciale delle gamme di colore creata dalla Pantone® e quasi praticamente ovunque adottata come standard. In pratica un sistema di codifica del colore ideato da Letraset e brevettato nel 1962. L’identificazione dei colori avviene attribuendo un codice numerico invece che con le percentuali dei componenti base, come CMYK. Conosciuto anche come PMS, acronimo di Pantone Matching System (sistema di corrispondenza Pantone). Permette la stampa di un singolo colore (al campione) senza dover stampare necessariamente in quadricromia. E’ composto da un catalogo di campioni in cui a ciascuno dei 500 colori presentati è assegnato un numero. I colori pantone sono raggruppati in librerie utilizzabili da tutti i principali programmi di grafica e di impaginazione. Un colore Pantone è anche definito come Spot color o tinta piatta.



Pantone Matching System (Tipografia)
Sistema di identificazione dei colori per la stampa, noto anche semplicemente come Pantone o PMS. Il sistema si basa su un catalogo di campioni di colori a ciascuno dei quali è assegnato un numero. Questo meccanismo assicura la massima fedeltà dei colori in fase di stampa. Il nome deriva dalla società che ha ideato e brevettato il sistema.



Paparazzo (Tipografia)
Fotografo in cerca di scoop o pettegolezzi su VIP e personaggi famosi, talvolta senza riguardo della privacy.



Papiers collés (Tipografia)
College. I "papiers collés" sono delle opere d’arte che, come suggerisce il nome francese, sono realizzate mediante l’accostamento di pezzi di carta (carta di giornale, carta da parati...) incollati sulla tela per rendere l’idea dei diversi materiali rappresentati (come il legno, ad esempio) e accostati al disegno a carboncino e/o a pastello. La diffusione si deve al cubismo sintetico, grazie alle opere di Pablo Picasso, Georges Braque e Juan Gris e fu la più grande novità apportata alla pittura da questo movimento. Il procedimento è analogo al collage (che anch’esso si era diffuso nei primi anni del 1900, con il cubismo e il futurismo) che invece permette di incollare ogni tipo di materiale, non solo la carta.



Papiro (Tipografia)
dal lat. papyrus (gr. pápyros): materiale scrittorio ricavato nell’antichità dalla pianta di papiro.



Paracadute (Tipografia)
Nel gergo giornalistico un testo che riassume il contenuto di un servizio filmato.



Paradosso (Tipografia)
(dal greco pará, «contro» e dóksa, «opinione»): figura retorica consistente in un’affermazione che appare contraria al buon senso, ma che in realtà si dimostra valida a un’attenta analisi. Nell’ambito della letteratura, si chiama in questo modo un’opera che presenti situazioni assurde e incredibili, in contrasto col buon senso e con le convenzioni culturali e morali di una determinata epoca.



Paragrafatura (Tipografia)
Divisione del testo in paragrafi, segmenti brevi di testo (o commi, da cui anche commatizzazione (vd.).



Paragrafi a linea (Tipografia)
Paragrafi senza rientro del capoverso, tutto il testo si trova sullo stesso allineamento.



Paragrafo (Tipografia)
Ciascuna delle parti in cui è diviso un capitolo di un libro, un documento, e simili (abbr. par., rappresentazione grafica §). (Per il traduttore, unità di misura del lavoro in fieri: «Arrivo fino alla fine del paragrafo, poi stacco»).



ParaPack (Tipografia)
Tessuto compatto e resistente utilizzato per zaini, sacche da paracadute, borsoni sportivi, analogo al Cordura®.



Paratassi (Tipografia)
(dal greco parà, «vicino» e táksis, «disposizione»): procedimento sintattico consistente nel coordinare fra loro le proposizioni di un discorso, senza utilizzare alcuna congiunzione (vd. anche ipotassi).



Paratesto (Tipografia)
Termine introdotto nel linguaggio critico da Gérard Genette, utile per definire gli elementi di contorno del testo. Tra gli elementi eventuali del paratesto vi sono: titolo, prefazione, dedica, epigrafe, intertitoli, illustrazioni, note (vd. anche epitesto).



Parenchina (Tipografia)
In botanica è il tessuto fondamentale costituito da cellule vive con membrana sottile, non lignificata.



Parodia (Tipografia)
Imitazione intenzionale e ironica di un testo, condotta allo scopo di prendere le distanze dal testo parodiato, ironizzando sulla sua funzione di modello.



Parola (Tipografia)
Insieme organico di suoni o di segni grafici dotato di un significato autonomo o di una funzione grammaticale; anche, unità distinguibile nelle frasi usate nel parlare e scrivere. In talune combinazioni linguistiche, è utilizzata come unità di misura per il calcolo del compenso, solitamente nella lingua di partenza (“tariffa a parola source”, dal termine inglese che vale “fonte”).



Parola - chiave (Tipografia)
Parola che ricorre con frequenza superiore alla media all’interno di un determinato testo, risultando essenziale per la comprensione del testo stesso. in pratica parola estratta da un testo o da un titolo ed utilizzata come descrittore per recuperare informazioni relative al documento.



Parola d’ordine (Tipografia)
In una scheda di catalogo, parola della sua intestazione che figura in prima posizione, presa a riferimento per l’inserimento corretto della scheda nel rispetto dell’ordinamento del catalogo.



Parte (Tipografia)
Ogni singola unità in cui può essere suddiviso un testo librario, e che raccoglie al proprio interno diversi capitoli, non necessariamente numerati e/o titolati.



Passaggio fluido (Tipografia)
Passaggio cromatico senza soluzione di continuità dal chiaro allo scuro o da un colore a un altro.



Passare (Tipografia)
In gergo giornalistico significa lavorare uno scritto sino a renderlo pronto per la pubblicazione. Con tale termine viene normalmente inteso il lavoro di cucina redazionale e di impaginazione grafica.



Passe - partout (Tipografia)
Cornice sommaria di carta o di cartone nella quale s’infila un disegno, un’incisione o una stampa. Alcuni sono molto semplici (un foglio di carta bucato da una finestra), altri sono più sofisticati (in cartone colorato, coi bordi della finestra bugnati e dorati, ecc.). Si può aggiungere al passe-partout una cornice di legno o di stucco.



Password (Tipografia)
Serie di segni alfanumerici o parola utilizzabile da un utente quale codice di riconoscimento e chiave di accesso ad un sistema informativo.



Pasta da rulli (Tipografia)
Pasta a base di colla animale, colla di pesce, glucosio e glicerina, che serve per rivestire le anime in ferro dei rulli inchiostratori delle macchine da stampa.



Pastello (Tipografia)
Tecnica secca di disegno sviluppatasi dal sec. XVI. Il supporto più adatto al pastello è la carta, ma può trovarsi anche su tela a tramatura sottile. I pigmenti in polvere finissima vengono mescolati con un legante - gomma arabica, latte di fico, zucchero di candito, gomma adragante - in soluzione acquosa fino ad ottenere una pasta omogenea che viene arrotolata in bastoncini e lasciata seccare. Il pastello è stabile alla luce ma sensibile al minimo sfregamento o vibrazione, che provoca cadute di colore.



Pastonchi (Tipografia)
Carattere disegnato da F. Pastonchi ed E. Cotti; realizzato dalla monotype Corporation nel 1927. Caratteristiche: somiglianze con "l’inkunabula" (vedi voce). Maiuscole larghe, particolarmente H ed M; terminale al piede della "b", "k" a svolazzo. Corsivo p.



Pastone (Tipografia)
In gergo giornalistico un articolo ottenuto da un impasto di notizie, commenti e dichiarazioni su uno stesso argomento o da una sola città. Per "Pastone romano" si intende invece l’insieme di notizie politiche provenienti dalla capitale e curate dalla redazione romana.



Paternità (Tipografia)
Riguarda la filologia attributiva e concerne la qualità di autore di un’opera.



Patinata (Tipografia)
Tipo di carta con superficie “gessata”, usata per riproduzioni a colori o illustrazioni in bianco e nero di pregio. In genere riferita alla carta di qualità superiore.



PDF (Tipografia)
Acronimo di Portable Document Format. Un formato di file della Adobe Systems per la visualizzazione e la stampa di documenti contenenti testo e immagini, usato dal programma Acrobat. I file di questo tipo sono riconoscibili dall’estensione .pdf. Formato messo a punto da Acrobat per consentire che i documenti creati con svariate applicazioni possono essere aperti e letti anche da chi non possiede i software con i quali sono stati creati. E’ l’ideale per diffondere documenti conservando l’impostazione originale, senza doversi preoccupare dei programmi e delle piattaforme (Linux, Macintosh, Windows...) di destinazione. Per leggere un documento in .pdf bisogna avere il software Acrobat Reader, che si può scaricare gratuitamente dal sito di Adobe. (www.adobe.com).


P.d.A. (Tipografia)
In una stampa sta per "prova d’artista".



Pedalina (Tipografia)
Piccola macchina da stampa tipografica a pressione piana avente la forma verticale. Essa è per lo più azionata a pedale.



Pelle (Tipografia)
Tonaca, crosta, rivestimento o stato superficiale di una Legatura (menz. da Dante nel 1321). Nel campo delle arti legatorie sono utilizzate per il rivestimento del Dorso [vedi voce] e dei Piatti [vedi voce]. Differenti qualità di pelle conciata, tra le quali: Bastarda: incrociata tra il montone e la capra d’India; Coccodrillo; Marocchino: pelle di capra conciata, lavorata a grana e rilevata, di grande pregio artistico;p. di Montone detta anche bazzana; Scrofa; Vitello.



Pellicola (Tipografia)
Emulsione fotografica stesa su un supporto plastico flessibile translucido o trasparente (foglio di cellulosa o affine).



Pellicolatura (Tipografia)
Applicazione di una pellicola trasparente e brillante ad un supporto cartaceo per proteggerne e migliorarne l’aspetto.



Pellicole (Tipografia)
Le pellicole sono i film necessari ad ottenere successivamente i supporti utili per la stampa. In base al tipo di stampato possono essere: 1 - nel caso il lavoro sia monocromatico, 2 - se si vuole ottenere una bicromia, 3 - per la tricromia, 4 - per la quadricromia che consente una riproduzione fedele delle immagini originali.



Pellicole per la stampa (Computer)
Pellicole che consentono la realizzazione (o incisione) degli impianti stampa (cliche e lastre). Le pellicole devono essere realizzate con appositi macchinari (fotounità) da centri specializzati (fotolito service).



Pennellessa (Tipografia)
Pennello molto largo a punta piatta e quadrata, fatto di peli di setola di maiale.



Percallina (Tipografia)
Tessuto di cotone molto leggero, usato per il rivestimento della Legatura.



Perforatura (Tipografia)
Procedimento per forare la carta.



Perg. (Tipografia)
Abbreviazione di pergamena



Pergamena (Tipografia)
Pelle di agnello, pecora o capra, macerata in calce, indi essiccata e levigata, usata un tempo per scrivervi sopra e ora per rilegature di lusso. Il nome deriva da Pergamo (luogo d’origine).



Periodico (Tipografia)
Pubblicazione non quotidiana composta di fascicoli numerati o datati progressivamente che escono a cadenza regolare, e per un arco di tempo più o meno lungo, sotto lo stesso titolo. Le forme più comuni di periodico sono il settimanale e il mensile. Altre forme meno utilizzate sono invece il quidicinale, il bimestrale e il trimestrale.



Perla (Tipografia)
termine gergale per indicare un errore di particolare rilievo ortografico e distinto tradizionalmente in "tipografico" o "redazionale".



Perpetua (Tipografia)
Il carattere tondo più famoso disegnato da Eric Gill, realizzato ed adattato dalla Monotype Corporation nel 1925. Caratteristiche: modulazione stile romano antico. Apice della A smussati, aste esterne della M leggermente divaricate, due forme della R e de.



Personalizzazione (Tipografia)
Individualizzazione dei pezzi di direct mail per mezzo dell’inserimento del nome o di altre informazioni personali del destinatario.



Pesce (Tipografia)
In tipografia errore di composizione che consiste nel salto di alcune parole o di un’intera riga.



Peso tipico
Sinonimo di grammatura nei tessuti in genere.



Pezzo (Tipografia)
In editoria giornalistica indica genericamente ogni scritto pubblicato. Sinonimo di articolo.



Pezzo d’appoggio (Tipografia)
In editoria giornalistica indica un articolo complementare con note informative o esplicative.



Pezzullo (Tipografia)
In editoria giornalistica indica una notizia in colonna.



pH (Tipografia)
Il valore di pH misura il grado di acidità di una soluzione. Si definiscono acide le sostanze che rilasciano ioni H+ quando sono poste in soluzione (cioè disciolte) nell’ acqua. L’ acidità dipende dalla percentuale di ioni H+ rispetto al totale delle molecole d’ acqua: la forte interazione tra le molecole d’ acqua, dovuta al legame idrogeno, permette a temperatura ordinaria l’ esistenza di una piccola frazione di molecole che catturano col legame idrogeno uno ione H+, liberato dalla rottura di altre molecole dall’ agitazione termica: questa frazione nell’ acqua pura a temperatura di 25 C è un decimilionesimo cioè 10(-7): il cologaritmo di questo numero è plog 10(-7) = 7 e perciò nella scala di acidità pH = 7 corrisponde a una soluzione neutra; i composti chimici che rilasciano facilmente ioni H+ in soluzione sono acidi (pH < 7); quelli che rilasciano lo ione ossidrile OH- sono basi, o alcali, (pH > 7) perch´ aumentando la frazione di ioni ossidrile a cui si lega lo ione H+ libero, ne fanno diminuire la percentuale in soluzione.



pHmetro (Tipografia)
Lo strumento per misurare il pH di una soluzione acquoso. La parte sensibile dello strumento è una sonda composta di vetro conduttivo, per effetto del contenuto di ioni di metalli alcalini (p.e. Na+,K+ etc); la conducibilità del vetro cambia in funzione alla quantità di ioni H+ che penetrando nel vetro alterano la conducibilità stabilita dagli ioni alcalini in condizioni di neutralità.



Photo-op (Tipografia)
Situazione progettata per fotografare o riprendere un personaggio in una luce favorevole.



Photopaint (Tipografia)
Genericamente, i programmi per la manipolazione di immagini bitmap con particolare vocazione all’elaborazione di fotografie in formato elettronico.



Photoshop (Tipografia)
Noto programma di elaborazione delle immagini sviluppato dalla Ditta statunitense Adobe. E’ utilissimo perché incorpora molte informazioni di lavoro. Però i file Photoshop possono raggiungere dimensioni molto grandi.



Piatto o specchio (Tipografia)
Parte rigida della copertina di un libro, rivestita con vari materiali.



Pica (Tipografia)
La misura tipografica duodecimale dei paesi anglo-americani è il Pica derivante dalla misura inglese, il “pollice” (2,54 cm) la misura legale confermata ufficialmente per l’Impero Britannico nel 1824. Dal pollice si ricava la “Pica”, corrispondente alla sua 6a parte (4,234 mm); dalla Pica si ricava il “punto pica”, corrispondente alla sua 12a parte. Il punto tipografico risulta, quindi, la 72a parte del “pollice” inglese pari a 0,351 mm, pertanto leggermente più piccolo del punto Didot, la riga tipografica, che viene anche chiamata Pica, corrisponde sempre a 12 punti cioè a 4,217 mm, ossia una misura vicina, ma non esattamente uguale, ad un sesto di pollice. Il sistema Pica viene tuttora utilizzato nei paesi anglo-americani e nei software d’impaginazione dei Computers dove è il sistema predefinito, il sistema Didot è attualmente sempre meno utilizzato dai progettisti grafici che oramai utilizzano il mezzo informatico, ma sempre preferito dai tipografi europei.



Pict (Tipografia)
Estensione di file di immagine.



Piede (Tipografia)
La parte bassa del Dorso [vedi voce].



Piedino (Tipografia)
In un giornale annuncio pubblicitario o breve articolo pubblicato in fondo alla pagina.



Pié di pagina (Tipografia)
In un giornale o in una publicazione in genere indica la posizione dell’articolo pubblicato a più colonne sul fondo della pagina.



Pietra litografica (Tipografia)
Pietra a base di carbonato di calcio. La qualità migliore è quella di colore grigio-azzurro, meno pregiate sono quelle gialle di calcare più poroso e meno resistente delle precedenti.



Pigmento (Tipografia)
sostanza colorata di origine naturale o artificiale in forma di polvere utilizzato per realizzare un film pittorico. I pigmenti, composti chimici organici o inorganici, di origine naturale o artificiale, sono insolubili nel veicolo disperdente (legante) con il quale formano un impasto più o meno denso con proprietà coprenti.



Pinacoteca (Tipografia)
Galleria espositiva di opere pittoriche.



Pinza (Tipografia)
Utensile usato dal compositore per togliere un carattere o per abbassarlo se è sollevato. Termine che definisce anche lo spazio vuoto non stampabile nelle macchine off-set. Il foglio di carta per essere stampato viene tirato dal cilindro di pressione e dal rullo di gomma per farlo poi attraversare attraverso l’intercapedine che si forma tra i due cilindri medesimi. Il primo tratto è quello che viene "pinzato" - da cui il nome - questo tratto non è stampabile; la sua lunghezza di solito è compresa tra 1 e 2 cm





Pirografia (Tipografia)
Disegno eseguito sulla carta con una punta rovente. vedi p. Tecnica / Impressionismo



Pittorico (Tipografia)
Dicesi dell’effetto prodotto da particolari programmi grafici che imitano, spesso con impressionante realismo, tecniche grafiche e pittoriche basate su pastelli, carboncino, acquerello, ecc. Vedi anche Fotorealistico



Pixel (Tipografia)
In latino: pictum è participio passato di pingo-pingere = dipingere, ricamare, ornare (al passato remoto fa: pinxi). Parola che fa effetto sul neofita, sostituibile con il più semplice puntino. Contrazione di "PICture ELement", traducibile con elemento dell’immagine o un "punto immagine", descrive il più piccolo elemento visibile di una grafica raster che consta di punti (a differenza di grafiche vettoriali che sono costituite da vettori). Formati di grafica pixel sono, tra gli altri, .gif, .bmp, .jpg o .png.. Questo termine indicaanche ciascuno dei numerosissimi punti luminosi che composti insieme sullo schermo di un monitor visualizzano le immagini e che, se ingrandite di molto, mostrano appunto questi quadratini (pixel) di cui è composto. E’ l’unità di misura, sia in verticale che in orizzontale, della risoluzione delle immagini e dei monitor (es. 800x600 o 1024x768). E’, in pratica, la più piccola area di uno schermo che può essere visualizzata, stampata o indirizzata con un proprio indipendente valore di tonalità’ di grigio o di colore e della quale sia possibile controllare luminosità e colore in modo indipendente. (Informazione grafica elementare). Nei programmi di grafica è possibile definire le dimensioni delle immagini indicando larghezza e altezza espresse in pixel: maggiore è il numero di pixel più definita risulterà l’immagine. In un’immagine monocromatica ogni pixel ha la sua luminosità, da 0 per il nero a 255 per il bianco, mentre in un’immagine a colori ogni pixel ha luminosità e colore rappresentati da tre valori: uno per il rosso, uno per il blu ed uno per il verde. Quando e’ indirizzato con un byte si hanno 256 tonalita’, quando e’ indirizzato con 3 byte, si ottiene una tavolozza di oltre 16 milioni di colori (si parla allora di "True Color").



Plagio (Tipografia)
Falsa attribuzione di opere.



Plaquette (Tipografia)
In italiano placchetta. Opuscolo, libretto di poche pagine.



Plantin (Tipografia)
Carattere disegnato da f.h. Pierpoint per la Monotype Corporation tratto da un carattere fuso dal Plantin nel 1570. Caratteristiche: occhio mediano ampio in confronto al corpo delle lettere, uno dei primi tentativi di disegnare caratteri che consentano d.



Plastificazione (Tipografia)
Trattamento che consiste nell’applicare, ad un supporto cartaceo o altro materiale compatibile, un materiale plastico lucido o opaco tramite collante e pressione. Può essere necessario per aumentare la resistenza del supporto. Abbellisce e protegge lo stampato.



Platina (Tipografia)
Macchina da stampa con piano di pressione verticale.



Plein air (Tipografia)
Pittura realizzata a contatto diretto con la natura.



Plotter (Tipografia)
Tracciatore grafico. Dispositivo periferico di output, simile alla stampante, dotato di una o piu’ penne, che consente di ottenere su carta disegni e tracciati grafici tridimensionali di qualita’ anche a colori e soprattutto su grandi formati. In pratica un dispositivo di stampa per applicazioni professionali usato solitamente per il disegno tecnico in quanto può garantire una definizione di stampa molto elevata nonché la possibilità di utilizzare fogli di grandi formati. Si tratta di un apparato che realizza disegni spostando una o più penne su fogli di carta. È il dispositivo di output ideale per i sistemi CAD, dove è impiegato per la stampa di prospetti e progetti architettonici, meccanici, elettrici, mappe topografiche, curve geometriche ecc. Ne esistono di due tipi: il plotter piano, che muove la/e penne sia in direzione dell’asse x che dell’asse y, e quello a cilindro in cui la penna/e viene spostata solo in direzione dell’asse x mentre il movimento sull’asse y è dovuto allo spostamento della carta che viene trascinata su due cilindri. Nel settore grafico vengono utilizzati prevalentemente plotter fotografici, per la riproduzione di immagini composite, oppure plotter su pellicola o lastra, per l’incisione dei supporti di stampa (pellicola o lastra) in separazione fra le componenti di ciano, magenta, giallo, nero ed eventuali altri colori spot. Oggi viene anche molto utilizzato nell’ambito della grafica e della pubblicità grazie alle moderne tecnologie che consentono al plotter di stampare a colori e addirittura di ritagliare (plotter da taglio). Il nome deriva dal verbo inglese to plot nel senso di tracciare (un diagramma).



Plug-in (Tipografia)
Programmi da scaricare e installare come parte integrante del browser che permettono la visualizzazione di file realizzati in formati particolari. Tra i più noti ed utilizzati: Acrobat Reader di Adobe e Flash Player di Macromedia.



Pluralismo (Tipografia)
Panorama informativo in cui molte voci diverse hanno modo di manifestare le loro opinioni su tutti i mezzi d’informazione disponibili.



png (Tipografia)
PNG sta per "Portable Network Graphics". Il PNG è un formato di grafica pixel (le grafiche constano di punti ovvero pixel), che può venire utilizzato da qualsiasi programma. I dati in formato .png, cosí come i dati in formato .gif, permettono una compressione senza perdite in termini di qualità (riduzione della quantità di dati), per rendere le grafiche più facili da modificare.



Pochoir (Tipografia)
Mascherina traforata di cartone o cuoio utilizzata per colorare a mano le stampe.



Poliammide (Tipografia)
Fibra sintetica utilizzata per dare resistenza meccanica alla lana



Poliestere (Tipografia)
Fibra sintetica utilizzata per la maggior parte dei tessuti predisposti per la stampa sublimatica ed utilizzata per abbigliamento sportivo.



Polimero (Tipografia)
Detto anche Polymer. Composto chimico, macromolecola formata dall’ unione di molecole semplici. Esistono sia polimeri naturali come il caucciu`, la cellulosa, sia polimeri sintetici come quelli costituenti le materie plastiche, i plastomeri, e le materie di gomma, gli elastomeri.



Polimerizzazione (Tipografia)
Detto anche Polymeryzation. Processo chimico mediante cui due o più molecole semplici vengono giunte per formare una macromolecola con peso molecolare multiplo di quello iniziale ma con proprietà fisiche differenti.



Polisindeto (Tipografia)
(dal greco polýs, «molto» e syndéo, «legare insieme»): procedimento sintattico consistente nel coordinare fra loro le parole di una proposizione o le proposizioni di un discorso facendo largo uso di congiunzioni, per evidenziare in tal modo particolari valori espressivi e creare un ritmo concitato e incalzante: Per montagna e per valle, / Per sassi acuti, e alta rena, e fratte, / Al vento, alla tempesta, e quando avvampa / L’ora, e quando poi gela (G. LEOPARDI, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, vv. 24 ss.; vd. figure retoriche).



Politipo (Tipografia)
L’unione di due o più lettere a scopi percettivi (come in ae, fl o fi). Comune nella composizione metallica, ma meno nella fotocomposizione’ dove l’ampliamento della gamma di caratteri risultava indesiderabile per i produttori. Sembra tornare a nuova vita con tipografia digitale.



Polpettone (Tipografia)
Voce gergale giornalistica per indicare un articolo confuso e disordinato.



Pongè (Tipografia)
Tipologia di tessuto con caratteristiche particolari



Porosità (Tipografia)
Permeabilità del tessuto all’aria o ai liquidi



Portable Document Format (PDF) (Tipografia)
Un formato di file semplificato, indipendente dal sistema e sviluppato dalla Ditta statunitense Adobe, che può essere generato da diversi programmi (per esempio Word, PPT, Photoshop, FreeHand, QuarkXPress, ecc.).



Portavoce (Tipografia)
Colui ufficialmente incaricato di parlare a nome di un partito, un’istituzione, un’azienda o un personaggio famoso.



Positivo (Tipografia)
Immagine fotografica ottenuta da un negativo, nella quale i toni tornano uguali all’originale. Il positivo su carta generalmemte è chiamato “stampa”, mentre quello su supporto trasparente, come la pellicola, è chiamato “diapositiva” o “trasparenza positiva”.



Posta massiva (Tipografia)
Posta Massiva è il nuovo prodotto di Poste Italiane, dedicato alla clientela business, che permette di spedire grandi quantitativi di corrispondenza. Per poter accedere a questo servizio è necessario rispettare delle condizioni tecniche che ne assicurano la qualità. Entrato in funzione il 15 settembre 2006, il Poligrafico Roggero & Tortia è stato il primo operatore in Italia ad offrire ai suoi clienti, tramite lo sviluppo tempestivo di software ad hoc, l’utilizzo di questo servizio.



Postfazione (Tipografia)
Scritto a commento che si pone a conclusione di un libro, anche a opera di persona diversa dall’autore del libro stesso.



Postilla (Tipografia)
chiosa, glossa, breve nota, commento manoscritto o a stampa che gli antichi lettori apponevano a illustrazione o a chiarimento di un passo del testo, che può essere scritta sul margine del foglio che lo contiene (postilla marginale), nell’infrarigo (postilla interlineare), o anche, raramente, in pagine bianche che seguono il testo o aggiunte. Può essere molto importante ed interessante. In editoria giornalistica nota o citazione pubblicata a pié di articolo.



Postillato (Tipografia)
Volume manoscritto o a stampa, che contiene postille.



PostScript (Tipografia)
Il linguaggio di descrizione digitale delle pagine sviluppato dalla Adobe Systems e adottato come standard per i software di stampa. La sua autonomia rispetto ai dispositivi hardware e software dei computer lo rende adatto per qualunque strumentazione. I caratteri vengono descritti attraverso dei tracciati costruiti con le curve di Bezier e quindi riempiti a seconda della capacità di risoluzione del dispositivo di stampa.



PPD (Tipografia)
Estensione di una descrizione Postscript.



Praticante (Tipografia)
In editoria giornalistica colui che è stato assunto da una testata con contratto di praticantato di 18 mesi e risulta iscritto nell’apposito elenco dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti della propria regione di appartenenza.



Precis (Tipografia)
Acronimo di Preserved Context Index System. Sistema di indicizzazione per soggetto per cui una stringa di descrittori è trattata elettronicamente in modo da fornire molteplici combinazioni di termini e quindi gli accessi corrispondenti.



Precotta (Tipografia)
Nel gergo giornalistico indica una notizia non particolarmente di carattere attuale e preparata con largo anticipo. Viene detta anche "Precucinata".



Prefabbricata (Tipografia)
Nell’editoria giornalistica indica una notizia prodotta all’esterno della redazione.



Prefazione (Tipografia)
(premessa, preambolo) Breve nota, a opera dell’autore, dell’editore o di altra persona, che presenta ed introduce un testo, fornendo indicazioni sommarie circa motivazioni, contenuto e finalità della pubblicazione . Genericamente posto dopo il frontespizio.



Press guide (Tipografia)
Guida in cui sono raccolti gli articoli dei maggiori organi di stampa.



Press release (Tipografia)
Comunicato stampa redatto sotto forma di articolo redazionale.



Prima pagina (Tipografia)
Nell’editoria giornalistica indica la pagina iniziale che caratterizza la testata di un quotidiano o di un periodico. Contiene le notizie più importanti della giornata.



Premessa (Tipografia)
Breve nota che precede un testo per esporre qualche particolare relativo alla pubblicazione.



Prestampa (Tipografia)
Complesso di operazioni che, partendo dall’originale, porta, attraverso la progettazione grafica alla realizzazione di prematrici, matrici e forme di stampa (Uni 7290)*



Prestito bibliotecario (Tipografia)
Uno o più documenti appartenenti alle raccolte di una biblioteca e destinati ad essere dati in prestito esterno all’utenza per un periodo di tempo stabilito.



Prestito interbibliotecario (Tipografia)
Fornitura di un documento facente parte delle raccolte di una biblioteca ad altra biblioteca che ne abbia fatto richiesta.



Pretitolo (Tipografia)
Complemento del titolo preposto al titolo stesso di una pubblicazione. In genere figura sul frontespizio o su suo sostituto immediatamente sopra il titolo proprio, con minore evidenza grafica rispetto ad esso.



Privilegio (Tipografia)
Autorizzazione, per un numero limitato di anni, alla stampa e commercializzazione dell’opera concessa dalle autorità ecclesiastiche o civili allo stampatore o all’editore. In pratica una liberatoria esclusiva rilasciata da un’autorità locale, che garantisce ad uno stampatore l’esclusività di stampare una determinata opera nel territorio locale. Attestazione di tale facoltà compare nei libri antichi nella formula latina “cum privilegio”. Il privilegio fu utilizzato fino alla fine del XVIII sec.



Prograssiva (Tipografia)
Nella stampa in quadricromia, indica la successione degli stamponi ciascuno dei quali tirato in un unico colore. E’ così possibile controllare ogni singolo stadio della lavorazione.



Profondità d’occhio (Tipografia)
Spazio interno di un carattere, per es.: lo spazio all’interno della lettera «O».



Prolegomeni (Tipografia)
Studi introduttivi.



Prolessi (Tipografia)
Nell’analisi narrativa si indica, con tale termine, l’anticipazione di un evento successivo nello svolgimento del racconto. Prolessi è, in questo caso, contrario di analessi (vd.).



Prompter (Tipografia)
Dispositivo utilizzato per fornire suggerimenti al conduttore di un telegiornale o di una trasmissione televisiva.



Proof (Tipografia)
In italiano prova di stampa. Documento che attraverso la rappresentazione di elementi della pagina e forme complete di stampa serve all’adattamento interno nel processo di produzione della fase preliminare della stampa nonché infine a ottenere l’approvazione per la stampa presso il cliente e eventualmente come riferimento per la stampa della tiratura (colori non vincolanti al 100%). Nella prova di stampa digitale si stampa direttamente dal file memorizzato della pagina, senza realizzare estratti della pellicola. Una prova di stampa analogica viene prodotta direttamente dagli estratti della pellicola realizzati con il file elettronico e è corrispondentemente più costosa della variante digitale.



Proporzionale (Tipografia)
Tipo di stampa in cui caratteri diversi hanno larghezze diverse. Tutte le riviste e i giornali sono stampati con caratteri proporzionali, per facilitarne la lettura. Al contrario, in un tipo a spaziatura uniforme, come in una macchina da scrivere di vecchio modello, tutti i caratteri hanno la stessa larghezza.



Proprietà letteraria (Tipografia)
Proprietà esclusiva in base al diritto d’autore.



Proto (Tipografia)
Direttore della tipografia. Capo degli operai compositori ai quali distribuisce il lavoro, lo controlla e lo corregge.



Protocollo (Tipografia)
Nella diplomatica la formula iniziale nel primo foglio di un documento, l’intestazione d’inizio di una lettera con il nome del destinatario.



Protoripografo (Tipografia)
Stampatori e editori di incunaboli che, tra il 1450 e il 1500, diffusero la tecnica della stampa a caratteri mobili nelle varie città europee.



Prova d’artista (Tipografia)
Esemplare che l’artista stampa precedentemente e in aggiunta alla tiratura definitiva



Prove colore (Tipografia)
Stampa speciale di un campione per il controllo del colore di uno stampato.



Prove di stampa (Tipografia)
Stampa speciale di un campione per il controllo del layout di un documento.



Provincia (Tipografia)
In editoria gioralistica indica un servizio che si occupa delle notizie e dei fatti che riguardano le province.



Pseudonimo (Tipografia)
Nome fittizio "testo letterario noto o pubblicato con nome fittizio, diverso da quello vero di chi lo ha scritto" . Dal greco Pseudos: falso. Descrive anche il nome differente da quello reale assunto dall’autore di un’opera per celare la propria identità. La responsabilità intellettuale del contenuto di essa può comunque essere riconosciuta all’autore per sua espressa volontà in qualsiasi momento. Anche con funzione di aggettivo (opera pseudonima).



PSD (Tipografia)
Estensione del formato immagine bitmap a livelli utilizzato per la maggior parte delle versioni di Photoshop: dalla 2.5 alla 7. Le grafiche di Photoshop consistono di pixels, salvano tutta l’informazione applicata riguardante l’ immagine (dati di notevoli dimensioni) e perdono in qualità se ingranditi.



Pubblicare (Tipografia)
Inserire nel mercato e rendere disponibile ai lettori un documento.



Pubblicazione (Tipografia)
Opera commercializzata con sistemi correnti di distribuzione e di vendita e posta in qualche modo a disposizione del pubblico.




Pubblicazione cessata (Tipografia)
Periodico di cui sono state sospese le pubblicazioni o opera in più volumi che non è stata continuata.



Pubblicazione in più volumi (Tipografia)
Pubblicazione che si compone di un certo numero di volumi indipendenti, talvolta anche nelle indicazioni di autore e titolo, che contribuiscono a completarla.



Pubblicazione in serie (Tipografia)
Pubblicazione costituita da fascicoli, volumi o altri supporti che escono successivamente l’uno all’altro, con indicazione numerica e di data ordinate cronologicamente e con durata a tempo indeterminato.



Pubblicazione ufficiale (Tipografia)
Pubblicazione edita o promossa dallo stato, da un ministero o da altro organismo o autorità ufficiale.



Pubblicista (Tipografia)
In editoria gioralistica indica la categoria professionale di giornalisti iscritti all’albo omonimo dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. In genere, i pubblicisti sono collaboratori dei giornali, pur svolgendo una professione diversa.



Pubblicità (Tipografia)
In editoria gioralistica indica i messaggi promozionali che vengono pubblicati o trasmessi a pagamento.



Pubblico dominio (Tipografia)
Insieme di opere che, trascorsi i tempi della protezione legale, sono utilizzabili senza preventiva autorizzazione né corresponsione di un qualche diritto.



Pubbliredazionale (Tipografia)
In editoria gioralistica indica un articolo pubblicitario redatto in stile giornalistico.



Publicity (Tipografia)
Attività editoriale.



Puntasecca (Tipografia)
Definice sia la tecnica di stampa calcografica in cui la lastra viene incisa con punte di acciaio che sollevano ai margine del solco delle "barbe", sottili rilievi che in fase di stampa, soprattutto nelle prime tirature, creano un effetto di morbidezza e indeterminatezza del segno. Sia lo strumento per incidere, costituito da una sottile punta d’acciaio o di diamante, che, utilizzato come una matita, incide il metallo con un leggero solco. L’incisione a puntasecca produce una lastra per la stampa calcografica (calcografia); come l’incisione al bulino, è un metodo di incisione diretto, cioè senza l’ausilio di acidi mordenti. In alcuni casi è utilizzata per rinforzare determinate parti dell’incisione al bulino. Questa tecnica è apparentemente di più facile accesso rispetto all’acquaforte, ma in realtà necessita di una grandissima abilità da parte del disegnatore. Dal francese Pointe seche (1765).



Punte (Tipografia)
Vedere angoli



Punti nodali (Tipografia)
I punti nodali servono in un programma di grafica vettoriale (per es. Corel Draw o Adobe Illustrator) a modificare delle curve.Con il supporto dei punti nodali le curve possono essere ricondotte alle forme desiderate.



Punto (Tipografia)
L’unità di misura tipografica riferita all’altezza e al corpo del Carattere, più piccola del sistema di misura tipografico europeo, chiamato dal francese Didot. Un punto Didot corrisponde in europa a 0,376 mm. mentre in Inghilterra e negli Stati Uniti è pari a O,O138 pollici o a 0,351 mm.



Punto di vista (Tipografia)
Ottica da cui si pone il narratore per raccontare la sua storia. Si ha focalizzazione zero quando il narratore sa tutto (onnisciente: N>P); focalizzazione interna (fissa, mobile, variabile) quando il narratore ne sa quanto il personaggio (o i personaggi: N=P); focalizzazione esterna quando il narratore ne sa meno dei personaggi (N>P).



Punto tipografico (Tipografia)
Unità di misura dell’altezza e del corpo del carattere utilizzata in tipografia. E’ pari a 0,376 mm



Punto di Fusione (Tipografia)
Temperatura alla quale le molecole della fibra perdono la loro struttura polimerica a catena



Punto di Rammollimento Vetroso (Tipografia)
Temperatura alla quale le molecole del filato variano la loro struttura, consentendo al pigmento colorante sublimato di penetrare al loro interno e di fissarsi



Punto metallico (Tipografia)
Sistema di rilegatura con aghi metallici. Gli aghi possono essere posti lungo un lato della serie di fogli singoli, oppure al centro del formato “aperto” dell’opuscolo.



Punto omega (Tipografia)
Sistema di rilegatura con aghi metallici. In questa lavorazione il metallo non aderisce alla costa dello stampato ma forma un occhiello "omega” che permette l’inserimento in un raccoglitore ad anelli.



Punzone (Tipografia)
La barra metallica in cui viene inciso il disegno originale del carattere tipografico e da cui si producono le matrici necessarie alla composizione meccanica e alla stampa.



Punzonista (Tipografia)
La professione del punzonista era svolta inizialmente all’interno della tipografia, per poi gradualmente staccarsi da essa dando origine alla figura dell’incisore specializzato in caratteri, così come ne esistevano di specializzati in medaglie e monete. Non deve stupire che normalmente tali artigiani provenissero dal mondo dell’oreficeria. Tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, le grandi tipografie sono ancora al centro della produzione di punzoni e matrici. Esse riforniscono le tipografie minori di punzoni o di matrici già giustificate, e delegano la produzione dei caratteri a fonderie specializzate, che utilizzano le matrici e metallo di proprietà delle tipografie. Solo dopo la metà del Cinquecento la fusione dei caratteri diventa un’attività indipendente dalle tipografie, a cui si vende il prodotto finito. Questa separazione delle lavorazioni è spinta anche da motivazioni economiche, essendo i costi di installazione di una piccola fonderia tripli rispetto a quelli di una media tipografia. Infatti il mercato europeo fu dominato da tre produttori di caratteri (fra cui Christophe Plantin e i suoi eredi) fino alla fine del XVIII secolo.



Puro (Tipografia)
Editore che svolge unicamente attività editoriale.




P (Computer e grafica)

Computer hardware e software - grafica






P (Computer)
Pico, prefisso delle unità di misura indicante un millesimo di un miliardesimo ed abbreviato con p.



P-Code (Computer)
In italiano pseudocodice. Si tratta di un linguaggio di un computer virtuale (cioè inesistente) successivamente interpretato da un altro programma. Il vantaggio del p-code è di essere indipendente dalla piattaforma hardware e software usata.



PAC (Computer)
Acronimo di Platform Adapter Component.



PACA (Computer)
Acronimo di Priority Access and Channel Assignment.



Pacchetto (Computer)
L’unità base, il singolo blocco di dati trasmesso attraverso una rete. Un messaggio inviato in rete viene suddiviso in pacchetti, ciascuno contrassegnato con l’indirizzo di destinazione e l’indirizzo del mittente e da altre informazioni utili al trasporto (correzione errori). Nel caso di Internet, ogni pacchetto può raggiungere il nodo di arrivo attraverso i vari percorsi alternativi selezionati in modo da ridurre il tempo di percorrenza. Il protocollo TCP/IP si accerta che i pacchetti componenti un singolo messaggio siano stati correttamente inviati e successivamente ne assicura la ricomposizione quando giungono a destinazione.



Pacchetto applicativo (Computer)
Gruppo di programmi preparati per risolvere un determinato insieme di problemi dell’utente medio, in contrapposizione di programmi personalizzati, realizzati sulle specifiche richieste di un utente. Un pacchetto applicativo è anche chiamato Package.



Pacchetto Link State (Computer)
Un Pacchetto Link State è un pacchetto di informazioni generato da un router all’interno di un protocollo di routing Link State.



Pacchetto software (Computer)
Software package. Prodotto software, costituito da un insieme di programmi fra loro correlati e dei relativi manuali, destinato a risolvere problemi applicativi.



Pack (Computer)
Comprimere, impaccare. Con questo termine si indica genericamente l’operazione di compressione dei dati in modo da ridurre lo spazio che essi occupano sul disco usando un algoritmo per il loro immagazzinamento e recupero.



Package (Computer)
Pacchetto (di programmi, per una specifica applicazione), contenitore. Con questo termine viene indicato anche un piccolo disegno (icona) che rappresenta un oggetto (vedi) incorporato o collegato. Cliccando sul package, verrà richiamata l’applicazione utilizzata per creare l’oggetto, permettendone, ad esempio, la modifica o la riproduzione (file multimediale).



Packaging (Computer)
Tipologie di confezioni che contengono il CD o IL DVD: jewel box, slim box, busta di carta, busta di pvc, video box, multipack, digipack, ecc...



Packet (Computer)
Pacco, confezione, pacchetto. Gruppo omogeneo di caratteri in transito sulla rete. In Internet, un pacchetto è formato dalla parte Ip e dal protocollo Tcp/Ip e contiene gli indirizzi di partenza e destinazione, l’identificatore del tipo di pacchetto e un campo riservato ai dati.



Packet driver (Computer)
Uno qualsiasi dei numerosi driver conformi alle specifiche FTP che consente la realizzazione di interfacce di rete hardware-indipendenti. Vedi anche NDIS, ODI.



Packet filtering (Computer)
Processo di monitoraggio e controllo selettivo del traffico Internet operato su base pacchetto.



Packet sniffer (Computer)
Software usato per intercettare i pacchetti TCP/IP che viaggiano su una rete. Purtroppo viene usato anche dai cracker per rubare password o numeri di carte di credito.



Packet switching (Computer)
Detta anche commutazione di pacchetto. Alla base di tutta la tecnologia delle comunicazioni di dati internet c’è questo standard. Il principio di base è che non richiede una linea di comunicazione fissa aperta tra il computer che deve inviare dati e quello che li deve ricevere ma ogni messaggio viene diviso in piccoli pacchetti di dati di dimensioni fisse e viene instradato in modo autonomo sul percorso in quel momento più vantaggioso; in questo modo due pacchetti consecutivi possono seguire percorsi completamente diversi attraverso la rete ma il computer ricevente è in grado di ricostruire la sequenza esatta e ricomporre tutto il messaggio. Un altro vantaggio di questa tecnica è che il computer che riceve i dati è in grado di capire se un singolo pacchetto non è correttamente arrivato a destinazione e può richiedere al computer trasmittente di rinviare soltanto quello. Questa tecnologia è stata sviluppata all’inizio degli anni sessanta quando, per esigenze militari, si cercava uno strumento per riuscire a non bloccare un’intera rete di computer anche nel caso di perdita di uno o più computer.



Packet switching technology (Computer)
Tecnologia a scambio di pacchetti, sistema semplice e molto efficiente per condividere reti digitali per la comunicazione a lunga distanza. Un documento è diviso in un numero finito di pacchetti sufficientemente piccoli, ciascuno rappresentante una quantità fissa di dati digitali.



Packet writing (Computer)
Tecnica utilizzata nei masterizzatori di CD-R e CD-RW che consente di aggiungere una certa quantità di dati, ad una sessione già esistente su un CD, senza la necessità di aprirne un’altra.



PACS (Computer)
Acronimo di Personal Access Communication System. Vedi anche TDMA.



PAD (Computer)
Acronimo di Packet Assembler/Disassembler. Dispositivo necessario per il collegamento dei terminali alla rete X.25 (esclusi i term. nativi X.25).



PAD numerico (Computer)
Vedi tastierino.



Padding (Computer)
Riempimento.



Paddle (Computer)
Paletta. Dispositivo di input a forma di manopola rotante, simile al joystick ma meno sofisticato la cui posizione può essere letta mediante calcolatore e visualizzata sullo scehrmo. E’ molto utilizzato nei videogiochi.



PADS (Computer)
Acronimo di Personal Automated Design System.



PAE (Computer)
Acronimo di Physical Addresss Extensions.



Page (Computer)
Pagina, sezione contigua di memoria che può essere indirizzata direttamente da una istruzione software.



Page fault (Computer)
Un segnale generato dalla CPU, con conseguente reazione del sistema operativo, quando un programma tenta di accedere ad una pagina di memoria virtuale non presente, al momento, in memoria ram. La risposta del sistema operativo consiste nel caricare in memoria la pagina richiesta, facendo spazio spostando su disco altre parti non immediatamente necessarie.



Page flipping (Computer)
Tecnica che permette la velocizzazione delle immagini da visualizzare.



Page popularity (Computer)
In italiano popolarità di una pagina. Misura il numero e la qualità dei link che portano ad una pagina determinata (Inbound link). Alcuni motori di ricerca utilizzano questo valore come parte del processo di posizionamento. Il numero e la qualità degli imbound link diventa così tanto importante quanto lo è l’ottimizzazione del contenuto delle pagine.



Page rank (Computer)
Meccanismo utilizzato dal motore di ricerca Google in base al quale viene calcolata l’importanza di pagina web. In pratica definisce il fattore di valutazione della popolarità on line di un sito web secondo l’algoritmo specifico di Google. Maggiore è il Page Rank acquisito da un sito web e maggiore la visibilità sui motori di ricerca per l’assegnazione di posizioni più alte nell’esito delle ricerche. L’assegnazione di un punteggio ad una pagina viene effettuato in base ai collegamenti ad essa da parte di altre pagine, ai contenuti, alle pertinenza, alle visite, ecc….).



Page register (Computer)
Registro di periferica o porto di I/O usato per estendere il campo di indirizzamento. Un esempio può essere costituito dai registri di pagina DMA per superare il limite di 64 Kbyte di indirizzamento.



Page view (Computer)
Numero di documenti HTML (o ASP o PHP) visualizzati da un sito in un arco di tempo. Le pagine viste non vanno confuse con le Hit (il numero di FILE scaricati) ne’ con le Impression.



Pagina (Computer)
Facciata del foglio. Una delle due facce di ognuno dei fogli che costituiscono un libro, un quaderno, un opuscolo e simili. In informatica un documento, un gruppo di informazioni disponibile mediante WWW. Ogni pagina può contenere testo, file di grafica e file audio, video clip e tutto cio che desiderate. Più specificatamente un documento in linguaggio html che contiene testo, immagini, suoni e altri oggetti. Un sito web può essere l’insieme di più pagine, anche se in teoria un singolo sito può essere costituito da una sola pagina. Le pagine possono essere statiche oppure generate dinamicamente alla richiesta dell’utente. La pagina più importante di un sito è quella definita "home-page", cioè la pagina principale d’ingresso i cui accessi sono indice del traffico diretto al sito.



Pagina dinamica (Computer)
E’ una pagina Web, e cioè un documento HTML, costruita in modo automatico in base alle specifiche richieste fornite tramite browser da un navigatore. Ad esempio, una pagina dinamica può essere quella che si vede dopo aver immesso i comandi per ricercare tutti gli alberghi a tre stelle di Milano.



Pagina personale (Computer)
Definisce una pagina web in cui ci si presenta o si tratta di propri interessi personali. Spesso viene pubblicata all’interno di una community, utilizzando uno spazio messo gratuitamente a disposizione da un qualche provider. Può contenere molte cose ed essere analoga a un vero e proprio sito, ma più spesso è come con pretese meno ampie. Di solito ha un indirizzo senza www, che è un sottodominio di quello della comunità (tipo:digilander.libero.it/pincopallino.



Pagina Web (Computer)
Documento, in genere multimediale, la cui struttura e il cui aspetto è definito tramite il linguaggio html ed è generalmente pubblicato sul World Wide Web eposto a disposizione del pubblico e leggibile da qualsiasi punto della rete. Una pagina può essere di tipo testuale, ipertestuale e multimediale.



Pagina video (Computer)
Tutto ciò che è contenuto in una schermata: caratteri alfabetici e numerici, grafici, disegni, ecc. Nella videoscrittura la separazione di pagina scelta dallo scrittore è molto importante: in molti programmi si ottiene premendo insieme CTRL e Invio.



Pagina WWW (Computer)
E’ l’elemento fondamentale delle pagine WWW, una pagina informativa di tipo ipertestuale e multimediale.



Paginazione (Computer)
Metodo di suddivisione in pagine della memoria virtuale assegnata a un processo. Quando il processo e’ in esecuzione, alcune pagine sono caricate in memoria di lavoro; le altre restano su disco. In caso di page fault il s.o. sospende il processo, assegnando la CPU ad un altro processo, e provvede a sostituire le pagine in memoria con una lettura da disco. Questo metodo, si basa su dei circuiti hardware di paginazione che compiono dinamicamente (in tempo reale) la traduzione di indirizzi virtuali in indirizzi fisici.



Paid link (Computer)
Testo pubblicitario inserito in una pagina web collegato ipertestualmente al sito della pagina dell’azienda committente.



Pak (Computer)
Utility di compressione prodotta da NoGate Consulting.



Pal (Computer)
È lo standard sviluppato in Germania della TV a colori in Europa compresa l’Italia, Sud America e Asia, esclusa la Francia e parte dell’Asia che usa il sistema secam. L’acronimo significa Phase Alternating Line (linee a fase alternata), e consiste nella codifica di un segnale analogico a colori in un unico segnale composito. Il PAL codifica un segnale component YUV analogico in cui la crominanza ottenuta come modulazione in quadratura delle componenti U e V è modulata su una sottoportante del segnale di luminanza, in modo tale da mantenere la compatibilità con il precedente sistema in bianco e nero. Prevede la trasmissione di un segnale analogico che genera sullo schermo 625 linee alla velocità di 25 fotogrammi al secondo (25 fps).Definisce anche l’acronimo di Programmable Array Logic. e inoltre definisce un’estensione del formato palette dei colori.



PALASM PAL ASseMbler. (Computer)
Linguaggio per la descrizione di una logica programmabile.



Palette (Computer)
Tavolozza dei colori. Insieme dei colori per costruire una data immagine disponibili in un programma di grafica o di disegno. Il numero dei colori visualizzabili è in funzione anche dal tipo di scheda video e dalla quantità di memoria di cui dispone. Per questo conviene usare una tavolozza limitata allo stretto necessario, per mantenere ridotte le dimensioni del filke relativo. Adoperare una determinata palette può garantire una certa uniformità di colore tra diverse immagini di una stessa serie. A volte con il termine palette si intende far riferimento a una profondità di colore di 8 BIT. Definisce anche l’insieme di pulsanti raggruppati in una finestra flottante.



Palette register (Computer)
Una locazione di memoria sul controller video che specifica il colore visualizzato in corrispondenza di un determinato numero-colore.



Pallet misto (Computer)
Si compone di più prodotti diversi derivanti da lotti differenti (identificati con Gtin e codici lotto diversi).



Pallet mono-lotto (Computer)
Si compone di prodotti identici provenienti dallo stesso lotto (identificato con il medesimo Gtin e codice lotto).



Pallet multi-lotto (Computer)
Si compone di prodotti identici provenienti da almeno due differenti codici lotto (identificati con lo stesso Gtin ma con codici lotto diversi).



Palmare (Computer)
In inglese "Handheld". È un mini computer tascabile di dimensioni tali da poterlo tenere in una mano mentre lo si aziona con l’altra (da qui il nome). Sostituisce l’agenda tradizionale. Alcuni modelli possono scaricare informazioni da Internet collegandosi ad un computer compatibile, modem o telefono cellulare. Vedi anche Palmtop.



Palmtop (Computer)
Computer portatile di dimensioni ridotte al punto da poter essere tenuto nel palmo di una mano. Serve per gestire ed organizzare gli appuntamenti sull’agenda, per memorizzare appunti e per inviare e ricevere posta elettronica. Si può collegare al computer e a diverse apparecchiature, esiste in due versioni: uno dotato di una piccolissima e scomoda testiera, l’altro di una penna ottica. I computer di questo tipo dispongono inoltre di apposite versioni dei sistemi operativi più diffusi. I palmari offrono programmi di produttività personale (elaborazione testi, fogli elettronici, agenda), browser per Internet e moltissimo altro software. Attualmente i sistemi operativi più diffusi sono Palm OS (installato su tutti i palmari della 3Com), Epoc32 (installato su tutti i palmari Psion) e WindowsCE della Microsoft, una versione estremamente ridotta di Windows. Un Palmtop è spesso chiamato anche con l’espressione italiana Computer palmare o semplicemente Palmare.



Pan / Pan-Pot (Computer)
Controllo panoramico del fronte stereo, in hi-fi si chiama solitamente Balance. Definisce anche l’acronimo di Personal Area Network. Tecnologia che sfruttando la salinità dei tessuti umani, permette di trasmettere delle informazioni digitali.



Pantone (Computer)
Tabella commerciale delle gamme di colore creata dalla Pantone® e quasi praticamente ovunque adottata come standard. In pratica un sistema di codifica del colore ideato da Letraset e brevettato nel 1962. L’identificazione dei colori avviene attribuendo un codice numerico invece che con le percentuali dei componenti base, come CMYK. Conosciuto anche come PMS, acronimo di Pantone Matching System (sistema di corrispondenza Pantone). Permette la stampa di un singolo colore (al campione) senza dover stampare necessariamente in quadricromia. E’ composto da un catalogo di campioni in cui a ciascuno dei 500 colori presentati è assegnato un numero. I colori pantone sono raggruppati in librerie utilizzabili da tutti i principali programmi di grafica e di impaginazione. Un colore Pantone è anche definito come Spot color o tinta piatta.



Pantone Matching System (Computer)
Sistema di identificazione dei colori per la stampa, noto anche semplicemente come Pantone o PMS. Il sistema si basa su un catalogo di campioni di colori a ciascuno dei quali è assegnato un numero. Questo meccanismo assicura la massima fedeltà dei colori in fase di stampa. Il nome deriva dalla società che ha ideato e brevettato il sistema.



PAP (Computer)
Acronimo di Password Authentication Protocol. Protocollo di autenticazione nello standard PPP, meno sicuro rispetto al CHAP, prevede una cifratura della password inserita dall’utente che effettua una connessione. Definisce anche l’acronimo di picture and picture. E’una funzione che consente di dividere in due parti uguali lo schermo e di visionare contemporaneamente due diversi programmi. L’audio di un programma verrà diffuso dagli altoparlanti del TV, mentre l’audio del secondo programma sarà disponibile in cuffia.



Papert seymour (Computer)
Noto studioso di cibernetica e di intelligenza artificiale, gia’ collaboratore del pedagogista J. Piaget, che ha sviluppato, presso il MIT di Boston (USA), il linguaggio di programmazione educativo Logo.



PA - RISC (Computer)
Acronimo di Precision Architecture Reduced Instruction Set Computer.



PAR (Computer)
Estensione di file di scambio permanente.



PAR Place And Route (Computer)
Programma di piazzamento ed interconnessione del software M1 della Xilinx.



Parabola (Computer)
E’ l’elemento che contraddistingue un sistema di ricezione satellitare. Si tratta di una superficie parabolica costruita con materiale in grado di riflettere i segnali ricevuti verso un’apposito convertitore.



Paragrafo (Computer)
Sezione di un testo compresa fra 2 punti a capo all’interno di un documento. Definisce anche una quantità di memoria pari a 16 byte. Questa misura deriva dal modello di segmentazione dell’8086 nel quale l’incremento di uno nel segmento provoca l’avanzamento di 16 byte nella memoria fisica.



Paragraph (Computer)
Vedi paragrafo.



Parallela (Computer)
Modalità di comunicazione tra personal e stampante ma anche tra computer e computer, nella quale i dati vengono inviati sotto forma di pacchetti di otto bit. (Vedi anche Centronics, LPT e Porte).



Parallela interfaccia (Computer)
Vedi Interfaccia parallela.



Parallelo (Computer)
Esecuzione in contemporanea di più operazioni da parte di un elaboratore.



Parallel operation (Computer)
Operazione parallela. Tutti i bit di una parola (byte, word, dword, qword) sono trasmessi simultaneamente su linee separate per aumentare la velocità di operazione.



Parametro (Computer)
Costante nota. In generale il termine parametro si usa per indicare una costante caratteristica di un oggetto in studio. In ambiente di programmazione è il valore assegnato ad una variabile all’inizio di una operazione o prima che un’espressione venga analizzata.



PARC (Computer)
Palo Alto Research Center. Centro di ricerca pura, fondato dalla Xerox nel 1970 a Palo Alto (California), allo scopo di sviluppare qualsiasi idea indipendentemente dalla ricaduta economica dell’investimento. Nel decennio 1970-1980 al parc furono fatte importanti ed innovative scoperte sulle tecnologie informatiche e nel settore dell’editoria elettronica. Fra le principali realizzazioni citiamo il mouse, le finestre, le interfacce grafiche ad icone, il linguaggio di programmazione object-oriented Smalltalk, le stampanti laser e l’invenzione di Ethernet poi trasformatosi in internet.



Parità (Computer)
Un semplice sistema per verificare gli errori quando i dati vengono trasmessi da un computer all’altro consistente in un bit di codice aggiuntivo usato per controllare la precisione dei dati binari dopo il loro trasferimento. Relazione simmetrica tra due valori di parametro (numeri interi) che sono entrambi attivati o disattivati, pari o dispari, 0 o 1. 2) Nella comunicazione seriale, bit di rilevamento errori che viene aggiunto a un gruppo di bit di dati rendendo la somma dei bit pari o dispari. La parità può essere impostata a nessuna, pari o dispari.



Parity bit (Computer)
Bit di parità, è un bit aggiuntivo di controllo per il test di validità dei dati. Se la quantità di 1 in un byte è pari, il bit di parità assume il valore 0 (parità pari), altrimenti assume il valore 1 (parità dispari).



Park (Computer)
Operazione che consiste nello spostare le testine di lettura/scrittura di un hard-disk in una posizione sicura lontano dalle superfici magnetiche in modo tale da evitare danneggiamenti a seguito di spostamenti del computer. Diversi controllori (driver) bloccano anche le testine in park per avere un’ulteriore sicurezza contro movimenti improvvisi. Questa operazione viene eseguita automaticamente quando si spegne il computer.



Parola (Computer)
Insieme di bit considerati come una singola unità nella memoria di un calcolatore. In pratica una unita’di informazione costituita dal massimo numero di bit che puo’essere contenuto in ciascuno dei registri di un computer. I computer attuali generalmente usano p. di 8, 16, 32, 64 bit. E’ un importante indicatore delle caratteristiche hardware di un sistema.



Parola d’ordine (Computer)
Stringa di caratteri utilizzata per verificare l’identità di un utente. Il computer offre vari livelli di protezione mediante parola d’ordine utente, supervisore e di estrazione.



Parola chiave (Computer)
Sequenza di caratteri che ha un’importanza rilevante per la risorsa a cui è associata. Un esempio di parola chiave è una parola all’interno di un documento che è attinente all’argomento trattato dal documento stesso. Spesso viene utilizzato il termine inglese Keyword.



Parser (Computer)
Speciali applicativi in grado di interpretare dei comandi scritti in linguaggio naturale dall’utente. In pratica si tratta di una procedura che dato un testo in input, lo interpreta, e lo trasforma in altra forma. Un Parser matematico, ad esempio, interpreta le operazioni contenute nel testo di una formula, dandone il risultato.



Parsing (Computer)
Letteralmente significa suddividere una frase nei suoi singoli componenti (nomi, verbi, aggettivi etc.). In informatica il parsing è la suddivisione delle istruzioni di un programma nelle loro varie componenti in modo da poter essere interpretate dal compliatore e trasformate in comandi eseguibili dalla CPU.



Partition (Computer)
Detto anche auto-partition, indica l’isolamento di un tratto di una rete Ethernet 10Base-T dal resto della rete. Si riferisce all’isolamento di una porta di hub nel caso in cui la stazione oppure il cavo collegato siano difettosi oppure all’isolamento della presa BNC sempre all’interno dell’hub nel caso in cui l’intero segmento in coassiale sottile abbia un difetto. L’hub si accorge che c’è qualcosa che non va dal verificarsi di 31 collisioni una dopo l’altra ed esegue automaticamente la "partizione" di quella porta.



Partizione (Computer)
Si tratta di quell’operazione che viene fatta prima della formattazione del disco. Partizionare un disco significa suddividerlo in una o più aree per renderne l’accesso più efficiente. Per qualunque disco bisogna creare, come minimo, una partizione. In pratica una o più sezioni di un disco o dell’Hard Disk, che diventano unità logiche separate e contraddistinte ognuna da una lettera diversa e che viene considerata dal sistema operativo come un disco a sé stante. Ogni disco rigido può essere diviso in più partizioni, ognuna delle quali verrà mostrata all’utente come se fosse un disco diverso, con una propria lettera di unità. Tali dischi si chiamano dischi logici, per indicare che sono in realtà parte di uno stesso disco fisico. L’operazione di partizionamento era una volta un percorso obbligato, in quanto DOS e Windows non potevano maneggiare dischi superiori a una certa dimensione senza dividerli in dischi logici più piccoli. Con i recenti miglioramenti al file system FAT, tale operazione costituisce solo una scelta di organizzazione dei dischi. Vedi File system, FAT, NTFS.



Parziale (Computer)
Componente frequenziale di un suono. Non e’ necessariamente di frequenza multipla della fondamentale, quindi mentre le armoniche sono p., non e’sempre vero il contrario. Tipici suoni inarmonici, a p., sono quelli di campane e di altri strumenti metallici a percussione.



PAS (Computer)
Acronimo di Publicly Available Specification. Specificazione Pubblica disponibile.



Pascal (Computer)
Linguaggio di programmazione di alto livello simile al basic, sviluppato dal Prof. Niklaus Wirth nel 1970 al politecnico di Zurigo. Il linguaggio è noto per la sua aderenza alla programmazione strutturata e per l’alta leggibilità. Il Pascal e’ elegante, versatile, potente; consente la programmazione strutturata con la tecnica "top down" e la modularita’. Per queste caratteristiche è spesso utilizzato come linguaggio di programmazione didattico. E’, infatti, il piu’ utilizzato nelle universita’ per la soluzione di problemi, anche molto complessi. E’ stato scelto dal ministero della Pubblica istruzione come linguaggio ufficiale del Piano Informatico Nazionale. La versione di maggior successo e’ l’UCDS Pascal realizzato dall’Universita’ di San Diego (California).Il nome di questo linguaggio di programmazione è stato scelto in onore del matematico francese Blaise Pascal che nel XVII secolo costruì la prima calcolatrice meccanica. Wirth in seguito sviluppò anche altri linguaggi simili al Pascal chiamati Modula-2 e Oberon che supportavano anche la programmazione Object Oriented. Con il Pascal fu sviluppato anche il Tex e gran parte del sistema operativo originario Macintosh. Definisce anche l’acronimo di Programme Appliqué a la Selection et a la Compilation Automatique de la Litterature. Indica una base dati bibliografica relativa a diverse discipline: biologia, medicina, informatica, fisica, geologia...



Pascal blaise (Computer)
Matematico e filosofo francese (1623-1662), padre del calcolo integrale e del calcolo delle probabilita’. Nel 1642 riusci’ a dimostrare che le operazioni di calcolo potevano essere eseguite automaticamente mediante una speciale macchina, detta "Pascalina", da lui progettata e costruita.



Pascalina (Computer)
Macchina calcolatrice ideata dal filosofo e matematico francese B. Pascal nel 1642 e costruita con ruote dentate ed ingranaggi. La pascalina era capace di eseguire, in modo automatico, addizioni e sottrazioni su numeri decimali fino a 12 cifre e moltiplicazioni, sotto forma di addizioni ripetute. La "pascalina" e’ stata per circa tre secoli modello di riferimento nella costruzione di qualsiasi strumento di calcolo.



Passive component (Computer)
Componente passivo. Non richiede sorgenti esterne di energia per il suo funzionamento.



Passivi, Tag (Computer)
Tag RFID senza batteria. Le onde elettromagnetiche prodotte dall’antenna del reader raggiungono l’antenna del Tag e generano un campo magnetico, che consente ad un microcondensatore di caricarsi elettricamente. Il condensatore alimenta il microchip consentendo le operazioni di lettura e scrittura dati. Semplici Tag passivo costano attorno a 80 centesimi di Euro.



Passthrough (Computer)
Servizio che consente agli utenti di effettuare l’accesso remoto da un computer a un altro. Autenticazione che consente agli utenti e ai computer di essere riconosciuti in qualsiasi dominio all’interno dell’insieme di strutture. Gli utenti o i computer potranno quindi accedere alle risorse per le quali dispongono delle necessarie autorizzazioni connettendosi alla rete una sola volta.



Password (Computer)
Parola o codice d’accesso segreto per accedere a risorse, programmi o informazioni riservate in siti o aree riservate della rete o all’interno di una risorsa informatica: computer, connessione ad internet, sportello del bancomat, pc ecc. Dal latino: passus (participio passato di pando-pandere = stendere, spingere, aprire). E anche: inglese sword = spada, ferro. E’ un metodo di sicurezza che, mediante una stringa di caratteri, permette di identificare un utente specifico e di consentire ad esso l’accesso a computer, applicazioni o documenti. Infatti la password è una sequenza di caratteri alfanumerici utilizzata o meno in combinazione con un user name, per consentire l’accesso ad un sistema protetto soltanto a chi ne è autorizzato. Elemento essenziale nel processo di identificazione (definito login) che consente l’ingresso dell’utente in un dato sistema. Rispetto allo user name che è predeterminato nel sistema, la password in genere può essere scelta dall’utente garantendo in questo modo una maggiore riservatezza nell’accesso al sistema. Un consiglio; assicurarsi di scegliere un codice che non sia ovvio, possibilmente due parole scelte a caso, separate da un numero o un carattere speciale. Non utilizzare mai una parola singola che sia presente su un dizionario né un nome proprio. Da considerare a questo riguardo come è relativamente sorprendente la facilità con cui molte password possono essere indovinate, sorprendente per la mancanza di fantasia che molti dimostrano nella scelta delle password. Per costringere ad usare password meno facili da trovare molti sistemi per aumentare il grado di sicurezza, proibiscono l’uso di nomi e date, a volte costringendo ad usare una combinazione di caratteri, numeri e segni di interpunzione mentre altri programmi richiedono password alfanumeriche, distinguono fra maiuscole e minuscole e obbligano a modificarle dopo un determinato periodo di tempo. Ovviamente le password vanno tenute segrete e il loro utilizzo deve essere molto accorto.



Paste (Computer)
Incollare, sui computer si intende copiare dalla memoria volatile Clipboard.



Paste shortcut (Computer)
Incolla collegamento.



PAT (Computer)
Acronimo di Picture And Text. E’ una funzione che consente di dividere in due lo schermo e di visionare contemporaneamente la trasmissione e il normale televideo dello stesso canale. Il teletext del canale sintonizzato viene visualizzato sulla parte destra dello schermo, mentre nella parte sinistra continuano a scorrere le immagini del programma. Definisce anche l’acronimo di Port Address Translation, si tratta di una tecnologia che traduce più indirizzi IP privati di una LAN in un unico indirizzo pubblico su Internet. Questa soluzione viene utilizzata per risparmiare IP pubblici e viceversa collegare più PC in una rete interna, abilitati, però a navigare su Internet. Indica anche l’acronimo di PArtition Table.



Patch (Computer)
Letteralmente pezza, rattoppo, cerotto. Dal greco: pechtos = fermato, saldamente congiunto, fortificato. File che viene prodotto e diffuso per porre rimedio ai bug o ad altri errori che sono rimasti nei codici di un software; cerca di riparare quelle pecche di un programma o di un sistema operativo che sono emerse dall’uso. Vengono sviluppate dai programmatori mano a mano che si scoprono i bug, successivamente alla commercializzazione. Possono essere scaricate, come degli aggiornamenti, dal sito del programma o del sistema che, dopo un po’, è tutto incerottato, ma funziona meglio. Defnisce anche l’atto del modificare un programma cambiando il codice binario anzichè il codice sorgente. Definisce inoltre un software che apporta delle modifiche ad un prodotto esistente al fine di migliorarne l’affidabilità e l’efficienza. In quast’ottica sinonimo di aggiornamento del software. Una patch è possibile applicarla soltanto se si possiede il programma originale. In genere le patch sono disponibili nell’area "download" dei siti delle software house.



Patch, antenna (Computer)
Piccola antenna quadrata realizzata in un pezzo di metallo solido.



Patch antivirus (Computer)
Con questo termine vengono in genere indicati quei programmi in grado di individuare e rimuovere dal sistema un singolo e specifico virus. Di solito sono programmi messi a disposizione gratuitamente dai produttori di software antivirus per affrontare situazioni di emergenza ed evitare l’attesa dell’aggiornamento dei loro prodotti.



Patent (Computer)
Protezione legale applicabile alle macchine e processi meccanici in generale. Il patent protegge un’idea e non solo la sua espressione che è, invece, tutelata dal copyright. Nell’ambito informatico, il patent dei programmi, non è ammesso a differenza di quello delle parti HW che è ampiamente diffuso.



Path (Computer)
Indica la posizione esatta di un file o una cartella (directory) sul disco. In pratica la descrizione completa delle sezioni e sottosezioni nelle quali è memorizzato un documento. Per esempio, nell’indirizzo www.iol.it/pub/pluto/foto_topolino, www.iol.it è il nome del sito Internet che ospita il documento di nome foto_topolino; quello che sta in mezzo è il path. Nel campo della grafica invece descrive la rappresentazione di un bordo che circonda un oggetto con lo scopo di identificare una selezione.



Pathcache (Computer)
Memoria cache utilizzata per memorizzare gli ultimi percorsi utilizzati, che, in abbinamento con l’uso della Namecache (vedi), serve a migliorare le prestazioni del sistema.



Pathname (Computer)
In italiano nome percorso. Sequenza di nomi di directory separate dalla barra rovesciata (\). L’ultimo elemento di un pathname deve essere una directory o un nome di un file.



Pattern (Computer)
Configurazione, modello di riferimento, schema. Definisce anche una struttura minima che si ripete, es. i pattern della batteria elettronica.



Payment gateway (Computer)
Applicazione che gestisce la transazione di un pagamento elettronico interponendosi tra acquirente e venditore. Il "payment gateway" fa da interprete tra i protocolli che provengono da Internet e il sistema di comunicazione privato delle società di credito. Nell’architettura proposta dalle specifiche SET, il payment gateway sfrutta la rete bancaria per verificare la validità di una carte di credito ed autorizzare il pagamento.



PayPal (Computer)
PayPal permette a qualsiasi azienda o consumatore che disponga di un indirizzo e-mail di inviare e ricevere pagamenti in maniera sicura, conveniente ed economica. L’organizzazione PayPal sfrutta l’infrastruttura finanziaria esistente dei conti bancari e delle carte di credito per creare un sistema di pagamento su base globale e in tempo reale.



Pay per click (Computer)
Modalità di acquisto e pagamento della pubblicità online: l’inserzionista paga una tariffa unitaria per click (vedi Click-through rate).



Pay per iscrizione (Computer)
Si riceverà denaro per ogni persona che si iscrive attraverso un tuo link al servizio. Le commissioni generano un guadagno molto variabile in funzione al servizio pubblicizzato.



Pay per sale (Computer)
Modalità di acquisto e pagamento della pubblicità online: l’inserzionista paga una tariffa unitaria per ogni vendita generata online; particolarmente diffuso nei programmi di affiliazione (es. Amazon.com).



Pay per view (Computer)
Tipo di offerta televisiva per cui l’utente paga solo in funzione dei programmi che vede. In poche parole l’utente può acquistare un programma alla volta, come un film oppure un evento sportivo. Descrive anche una modalità di acquisto e pagamento della pubblicità online forse la più diffusa: l’inserzionista paga una tariffa unitaria per ogni visualizzazione.



Pay per visit (Computer)
Acquisto di visite garantite al sito mediante selezione di chiavi rappresentati il tema.



Pb (Computer)
Acronimo di Petabyte corrispondente a 1024 terabyte.



PBCACHE (Computer)
Acronimo di Pipeline Burst CACHE.



PBX (Computer)
Acronimo di Private BrancheXchange. Metodo di trasmissione dati a bassa velocità che utilizza le normali linee telefoniche. Centralino telefonico privato installato presso la sede dove è localizzato un gruppo di utilizzatori con lo scopo di permettere lo scambio di telefonate tra i membri del gruppo e far condividere ai medesimi uno stesso fascio di linee esterne per chiamate a destinatari estranei al gruppo. Essi sono collegabili sia alla rete che alle linee analogiche e provvedono a smistare sia le chiamate da/verso la rete che quelle da/verso i telefoni tradizionali.



PC (Computer)
Acronimo di Personal Computer. Questo termine è stato "coniato" nel 1981 in occasione della commercializzazione del primo computer utilizzabile per scopi personali. Si intendono, in genere, i computer più diffusi. Utilizzano solitamente il sistema operativo Windows, ma possono utilizzare anche Linux o altro. Dal latino: persona (dall’etrusco phersu) = attore o colui che agisce o augure ecc. Derfinisce anche l’acronimo di Program Counter.



PC-3200 (Computer)
Memorie RAM Ddr che operano alla frequenza di 400 Mhz, tali memorie hanno una larghezza di banda di 3200 MByte/secondo che viene raddoppiata con l’utilizzo della tecnologia Dual-Channel a 6400 Mhz. PC-3500. Memorie RAM Ddr che possono superare la frequenza di 400 Mhz, tale processo utilizzabile ufficialmente solo con determinati circuiti prende il nome di over clocking.



PCA (Computer)
Acronimo di Program Calibration Area. Zona, chiamata anche OPC, presente nei CD-R utilizzata dal masterizzatore per tarare la potenza di scrittura in base alle caratteristiche del supporto. In pratica è un area presente su ogni CD vergine per la calibrazione del laser per quel particolare tipo di supporto.



PCA (Computer)
Definisce anche l’Acronimo di Printed Circuit Assembly. Definisce ancora Acronimo di Program Calibration Array. Definisce ancora l’acronimo di Power Calibration Area. E’ un area presente su ogni CD vergine per la calibrazione del laser per quel particolare tipo di supporto.



PCAV (Computer)
Acronimo di Partial Constant Angular Velocity.



PCB (Computer)
Acronimo di Printed Circuit Board. Circuito stampato.



PCC (Computer)
Acronimo di "Personal Communication Computer". Personal computer multimediale prodotto dalla Olivetti che consente di accedere ai servizi avanzati della rete digitale pubblica ISDN. Tale computer, realizzato in collaborazione con la BT (ex British Telecom), e’ configurato anche con telefono e telecamera che gli consentono di dialogare in modo interattivo con un altro utente in voce e in video. I principali campi di applicazione sono la teledidattica, la teleconsulenza (medicina), le attivita’ amministrative, la teleconferenza... Il sistema richiede il sistema operativo MS-DOS e l’ambiente Windows, versione 3.1 o superiore.



Pc-card (Computer)
Vedi Pcmcia.



PCD (Computer)
Estensione Photo CD. Formato di file grafico elaborato dalla Eastman Kodak.



PCI (Computer)
Acronimo di Peripheral Component Interconnect. Bus locale a 32 bit che consente il collegamento di schede aggiuntive e video. I dispositivi PCI spesso vengono configurati automaticamente dal sistema. I bus PCI è utilizzato in tutti i PC per mettere in comunicazione il processore e le schede di espansione che seguono questo standard. Al bus PCI possono essere connesse fino a otto periferiche, anche se non esiste nessuna scheda madre disponga di tale numero di connettori. Vedi anche ISA, AGP.



PCIA (Computer)
Acronimo di Personal Communications Industry Association.



PCISIG (Computer)
Acronimo di Peripheral Component Interconnect Special Interest Group.



PCL (Computer)
Acronimo di Printer Command Language. Linguaggio di controllo e gestione per le stampanti sviluppato da Hewlett-Packard per le proprie stampanti e a causa della grande diffusione delle stampanti di questo produttore, è diventato lo standard di mercato. Inventato infatti da HP inizialmente per le proprie stampanti ad aghi e a getto di inchiostro, costituisce un efficiente mezzo per la gestione delle caratteristiche di svariati dispositivi di stampa. I comandi PCL sono compatte sequenze di caratteri (dette sequenze di escape) che vengono inserite nel documento (comprendente indifferentemente testo, immagini, disegni) prima che venga effettivamente trasmesso alla stampante; quest’ultima li utilizza per produrre stampe di alta qualità, ottimizzate in relazione alla specifica stampante o plotter. L’evoluzione dal livello 1 (introdotto nei primi anni ’80, adatto alla formattazione del solo testo) all’attuale livello 6 rispecchia l’evoluzione delle prestazioni delle stampanti HP (e non solo): il PCL 3 è stato introdotto con le prime Laserjet nel 1984, il PCL 5 permette una gestione dei font e della grafica ottimizzati per il DeskTopPublishing e supporta il linguaggio HP-GL/2 per la gestione della grafica vettoriale (usata, ad esempio, dai programmi Cad), il PCL 5 supporta la stampa laser a colori; il PCL 6, concepito con una architettura modulare (compatibile con le versioni precedenti) per essere facilmente adattato alle nuove stampanti, migliora velocità e qualità di stampa (in relazione all’originale a video) e ottimizza il flusso di dati trasmessi nelle stampe in rete. Definisce anche l’acronimo di Postscript Communication Language.



PCM (Computer)
Acronimo di Pulse Code Modulation. Dispositivo per la trasformazione di un segnale da analogico a digitale. E’ una tecnica usata per quantizzare un segnale, uno dei passaggi della conversione analogico-digitale. Definisce anche la procedura utilizzata per adattare un segnale analogico (come la voce) all’interno di un flusso digitale di 64 Kbps in modo da poter essere trasmesso. Descrive anche l’acronimo di "PC Magazine".



PCMCIA (Computer)
Pronunciato "pi-si-em si-ai-ei". Acronimo di Personal Computer Memory Card International Association. Acronimo con il quale sono conosciute le schede che hanno il formato di carta di credito e che sono solitamente usate sui computer portatili. Doveva essere uno standard per schede di memoria, la prima versione fu fatta nel 1990 e la seconda nel 1991. Oggi il suo utilizzo é cambiato un po’ dai suoi scopi originari essendo divenuto lo standard per tutte le schede utilizzate sui portatili. Tali schede, dette PC Card, possono essere di tipo I, II o III, con spessore rispettivamente di 3.3, 5 e 10.5 millimetri e si inseriscono in appositi connettori presenti su uno dei lati del notebook. Le schede PCMCIA possono svolgere diverse funzioni tra cui hard disk e modem fax e schede di rete. Definisce anche l’acronimo di People Can’t Memorize Computer Industry Acronyms.



PC- network (Computer)
Rete locale IBM con ProtocolloCSMA/CD e velocita’ di 2Mbps.



PCN (Computer)
Acronimo di Personal Communications Network.



PCOS (Computer)
Acronimo di Personal Computer Operating System. Sistema operativo progettato dalla Olivetti e implementato sul personal computer Olivetti M-20. Non essendo compatibile con lo standard MS-DOS ha avuto scarso successo, percio’ non e’ piu’ utilizzato.



PCR (Computer)
Acronimo di PCI Configuration Registers.



PCS (Computer)
Acronimo di Personal Communications Services. Termine complessivo per i servizi di telefonia mobile americani nella banda 1900 MHz. Derfinisce anche l’acronimo di "Personal Card System". e l’acronimo di "Portable Computer System".



PCS / PCN (Computer)
Abbreviazione per Personal Communications System / Network.



PCT (Computer)
Estensione del formato grafico più utilizzato per gli applicativi che girano sui computer Apple Macintosh.



PCTOOLS (Computer)
Programma di utilita’ per sistema operativo MS-DOS che facilita moltissimo la gestione del computer consentendo numerose operazioni (copia, cancellazione, sort, recupero FILE, gestione directory, editing...) altrimenti difficili o macchinose da realizzare mediante gli specifici comandi del sistema operativo.



PC WORKS (Computer)
Software integrato della Microsoft comprendente un elaboratore di testi, un tabellone elettronico, un data base, un programma di business graphics ed uno di telecomunicazione.



PCx (Computer)
Estensione. Acronimo di PiCture eXchangePC Paintbrush. Uno dei primi formati grafici per la gestione delle immagini in ambiente DOS sviluppato dalla Zsoft.



PD (Computer)
Acronimo di Public Domain in italiano traducibile in; di dominio pubblico. Così viene definito il software che può essere distribuito liberamente.



PDA (Computer)
Acronimo di Personal Digital Assistant traducibile in italiano con assistente digitale personale. Computer portatile di dimensioni ridotte, simile ad un palmare ma senza tastiera in pratica una agenda elettronica o un qualsiasi strumento digitale di modeste dimensioni basato su una architettura semplice e a bassi consumi. L’utente interagisce con un PDA tramite lo schermo ed un’apposita penna con la quale è possibile premere una tastiera disegnata sullo schermo o utilizzare il riconoscimento della scrittura. In pratica piccola agenda elettronica. Un esempio tipico è costituito dallo Psion 3a. Definisce anche l’acronimo di Percent Defective Allowable.



PDAD (Computer)
Acronimo di Proposed Draft Addendum. Proposta di addendo provvisorio a uno standard internazionale IS. Se viene ratificato esso avanza allo stato di DAD Draft Addendum.



PDAP (Computer)
Acronimo di Prospero Data Access Protocol.



PDC (Computer)
Acronimo di Personal Digital Cellular. Standard giapponese per telefonia mobile digitale nelle bande 800 MHz e 1500 MHz. Definisce anche l’acronimo di Programme Delivery Control.



PDF (Computer)
Acronimo di Portable Document Format. Un formato di file della Adobe Systems per la visualizzazione e la stampa di documenti contenenti testo e immagini, usato dal programma Acrobat. I file di questo tipo sono riconoscibili dall’estensione .pdf. Formato messo a punto da Acrobat per consentire che i documenti creati con svariate applicazioni possono essere aperti e letti anche da chi non possiede i software con i quali sono stati creati. E’ l’ideale per diffondere documenti conservando l’impostazione originale, senza doversi preoccupare dei programmi e delle piattaforme (Linux, Macintosh, Windows...) di destinazione. Per leggere un documento in .pdf bisogna avere il software Acrobat Reader, che si può scaricare gratuitamente dal sito di Adobe. (www.adobe.com).



PDL (Computer)
Acronimo di Page Description Language. Nome generico per i linguaggi che consentono di definire le modalità di stampa di una pagina su una stampante.



PDM (Computer)
Acronimo di Product Data Management. Sono sistemi di elaborazione che contribuiscono a migliorare il flusso, la qualità e l’uso di ingegneria delle informazioni in un sistema aziendale



PDN (Computer)
Acronimo di Public Data Network.



PDP (Computer)
Acronimo di Plasma Display Panel. Schermi generalmente di dimensioni maggiori di 20" (fino ed oltre i 40") destinati a programmi multimediali e trasmissioni televisive. La tecnologia al plasma prende il nome dallo stato in cui si trova la materia quando il nucleo dell’atomo e gli elettroni si muovono in maniera svincolata e libera nello spazio. Alcuni gas allo stato " plasmatico ", se sottoposti a variazioni dei campi elettrici, emettono radiazioni luminose ultraviolette. In questi monitor, allora, due pannelli trasparenti contengono una miscela di gas composta da Argon e Neon: miscela che, modificata elettronicamente, genera un fascio luminoso. Definisce anche l’acronimo di Parallel Data Processing.



PDU (Computer)
Acronimo di Protocol Data Unit. Definisce anche l’acronimo di Protocol Description Unit.



Peak - sensing (Computer)
Un amplificatore di campionamento e tenuta (sample and hold) che immagazzina i valori più alti di tensione ad esso applicati.



Pear to Pear (Computer)
Vedi punto a punto. Linea che collega direttamente due terminali senza nessun passaggio intermedio.



PEDI (Computer)
Contrazione di "Protocol EDI". Protocollo destinato alla strutturazione e alla trasmissione di scambi EDI. Specificato nella procedura raccomandata dal CCITT E435 e X.435.



Peek (Computer)
In italiano sbirciata. Operazione che consente di conoscere il contenuto di una locazione di memoria.



PEEL (Computer)
Acronimo di Programmable Electrically Erasable Logic.



Peer to peer (Computer)
Alla pari, si dice delle reti nelle quali ogni sistema puo’ iniziare e gestire autonomamente conversazioni con qualsiasi altro sistema delle rete, per accedere alle relative applicazioni. Il termine peer-to-peer comprende tutte le tecnologie che permettono lo scambio diretto di dati, programmi e documenti tra computer. Una rete peer-to-peer non prevede server dedicati o una gerarchia di ruoli per i vari computer. Tutti i computer sono uguali e considerati pari (peer). Normalmente, ciascun computer funziona sia come client sia come server. Il modello peer-to-peer trasforma i computer client, come i terminali di una rete aziendale, da puri e semplici fruitori di servizi in fornitori di risorse. I client, quindi, diventano server essi stessi, scavalcando il sistema DNS e senza usare un indirizzo IP fisso. In sintesi, ogni computer appartenente alla rete di scambio è nel contempo server (erogatore di risorse) e client (fruitore di risorse). Il primo caso di massa di questo tipo di architettura è stato Napster, per lo scambio di file mp3, che ha dovuto chiudere i battenti per le pressioni e le azioni legati delle major musicali.



Peering (Computer)
Collegamenti diretti tra Provider di servizi Internet. Il Peering permette di ridurre drasticamente i tempi necessari per far veicolari i dati e le informazioni da un punto ad un altro della rete. E’ una soluzione adottata dagli ISP operanti su un medesimo territorio nazionale al fine di scambiarsi il proprio traffico Internet (dati in generale) senza un pagamento reciproco per il servizio ottenuto. Il presupposto base è che vi sia un punto di "interconnessione", un nodo dove due o più ISP siano "agganciati". Per fare un esempio, è come se nel passaggio da una stanza all’altra attraverso una porta comune, i due sensi di marcia non siano tassati, poiché il passaggio si presuppone uguale nei due sensi di marcia.



PEL (Computer)
Contrazione di Picture ELement. Vedi pixel. Rappresenta la più piccola unità grafica che un dispositivo (schermo, stampante) è in grado di riprodurre. Si contrappone al pixel che, invece, è l’unità più piccola d’informazione relativa ad un’immagine.




Pellicole (Computer)
Le pellicole sono i film necessari ad ottenere successivamente i supporti utili per la stampa. In base al tipo di stampato possono essere: 1 - nel caso il lavoro sia monocromatico, 2 - se si vuole ottenere una bicromia, 3 - per la tricromia, 4 - per la quadricromia che consente una riproduzione fedele delle immagini originali.



Pellicole per la stampa (Computer)
Pellicole che consentono la realizzazione (o incisione) degli impianti stampa (cliche e lastre). Le pellicole devono essere realizzate con appositi macchinari (fotounità) da centri specializzati (fotolito service).



PEM (Computer)
Acronimo di Privacy Enhanced Mail. Protocollo di posta elettronica che assicura maggiore sicurezza e privacy tramite l’utilizzo di sistemi di crittografia.



Pen (Computer)
Genericamente è lo strumento dei programmi di grafica con il quale è possibile tracciare linee e / o tratteggi.



Pen computing (Computer)
Tecnologia che permette di scrivere dei dati direttamente sullo schermo del calcolatore. Una particolare procedura converte, in coordinate, i punti in cui "scrive" la penna e, successivamente, una volta analizzate le forme dei simboli tracciati dall’utente, questi vengono convertiti in lettere o cifre. In pratica si tratta dell’evoluzione della tecnologia touch-screen (vedi).



Pendenza (Computer)
Indice delle capacita’di un filtro di separare particolari bande di frequenza. Si esprime in decibel di attenuazione per ottava.



Pen pals (Computer)
In italiano "amici di penna". Così vengono definite le amicizie nate dallo scambio di posta (e-mail o posta normale).



Penna di lettura (Computer)
Lettore ottico che "legge" simboli scritti a mano o stampati e li inserisce in un computer. Vedere anche OCR.



Penna ottica (Computer)
Light pen. Si tratta di un dispositivo elettronico di input (a forma di penna) che contiene un sensore sensibile alla luce in grado di rilevare il passaggio del pennello elettronico di uno schermo di un computer. Quando la penna viene appoggiata sul video, il sensore rileva la posizione e la trasmette al software di controllo. Le penne ottiche sono normalmente usate per disegnare direttamente a video o per scegliere le opzioni di un menù.



Pentium (Computer)
Famiglia di microprocessori prodotti da Intel ed utilizzati per la nuova generazione di PC a partire dal 1993. I Pentium rappresentano la naturale continuazione della famiglia di processori x86. Sono seguiti i modelli: Pentium II, III, IV.



Pentop (Computer)
Si chiamano così quei computer che prevedono l’uso di una penna per selezionare opzioni e immettere dati direttamente sullo schermo.



Perceptual coding (Computer)
Perceptual coding è un metodo di codifica e compressione di un segnale audio che rimuove le porzioni di segnale audio non percepite dall’orecchio umano. La codifica "Perceptual coding" è usata in formati audio molto popolari, come Dolby Digital, DTS, MP3 e AAC. Il sistema è stato sviluppato sulla base dei principi della psicoacustica e, in pratica, invece di cercare di riprodurre (o registrare) l’intero segnale audio alla massima fedeltà possibile si eliminano quelle frequenze che il nostro orecchio non potrebbe comunque sentire, riuscendo in questo modo ad avere anche una significativa riduzione della quantità dei dati.



Percorso (Computer)
Vedi path. Informazione che consente di identificare la posizione di un file o di un tipo analogo di informazioni sul computer costituito dalla parte di un URL che identifica le cartelle contenenti un file. E’ del tutto assimilabile al percorso che sul proprio Personal Computer, identifica il contenitore di qualunque file. Per identificare la posizione di un documento, è possibile specificare, ad esempio, c:\documenti\uffico\relazione.doc, ovvero il nome dell’unità (c:), della cartella (documenti), della sottocartella (ufficio) e del file (relazione.doc).



Percorso di Rete (Computer)
In un URL è il nome univoco che identifica un server Internet. Un percorso di rete è composto da due o più parti separate da punti, ad esempio indirizzo.rete.locale. Definito anche nome host e indirizzo Internet.



Percorso ottico (Computer)
È la strada che segue la luce emessa dalla lampada attraverso il proiettore passando per il dispositivo di generazione d’immagine (chip DMD, matrici LCD e così via), elementi dicroici (i prismi), specchi, lenti, obbiettivo. Si tratta in pratica di una sorta di tunnel che ha anche l’importante funzione di assorbire la luce spuria evitando che questa esca dal mobile del proiettore.



Periferica (Computer)
Vedi anche peripheral. Dal greco: peri-fero = porto intorno; peri-fereia = circonferenza. È un componente hardware esterno al computer. Ovvero ogni dispositivo che, attraverso un’interfaccia, lavora in congiunzione con un computer, ma che è distinto da esso. Es.: stampanti, monitor, tastiere, dispositivi speciali per disabili, ecc... . Di solito si attaccano all’esterno, specie attraverso una porta USB. Tante volte, ormai, possono essere incorporati al computer, come spesso avviene per il modem. Per funzionare, ha spesso bisogno di un programma specifico che bisogna installare quando ne aggiunge una. Infatti quando si installa una nuova periferica è generalmente necessario un driver, cioè un programma che fornisce al computer le istruzioni necessarie per gestire quel dispositivo.



Periodo (Computer)
Intervallo di tempo nella quale una funzione periodica descrive un ciclo. O anche distanza temporale tra due massimi consecutivi di un’onda. E’ dato dall’inverso della frequenza.



Peripheral (Computer)
Vedi Periferica.



PERL (Computer)
Acronimo di Practical Extraction and Reporting Language. Linguaggio utilizzato nella costruzione di siti web, adatto in particolar modo per la trattazione di stringhe e file di testo. Linguaggio progettato da Lerry Wall nel 1987 per l’elaborazione e l’analisi di generici file di testoe per la generazione di report. Il Perl è infatti un linguaggio di scripting finalizzato principalmente alla trattazione di stringhe e file di testo. Può effettuare ricerche di sequenze di caratteri all’interno di stringhe (pattern matching), sostituzioni di sottostringhe (pattern substitution), operazioni su file di testo strutturati in campi e record oppure non strutturati. Per questi motivi il Perl è utilizzato pesantemente nella scrittura di procedure CGI installate su un server web, o per lo sviluppo di procedure di manutenzione delle attività di un server. I programmi Perl vengono anche chiamati script, poiché esso è un linguaggio interpretato, non compilato.



Permission (Computer)
Diritto di accesso ed utilizzo di una risorsa. In un sistema di sicurezza, ad un utente o ad un programma vengono assegnati specifici diritti (permission) ad effettuare certe operazioni su determinate risorse. Spesso è utilizzata l’espressione italiana Diritto di accesso.



Permission - based (Computer)
Termine inglese per indicare l’azione di un navigatore che, iscrivendosi ad una mailing list o ad una newsletter, concede il permesso al proprietario di un sito Internet di inviare materiale informativo o pubblicitario nella propria casella di posta elettronica.



Personal computer (Computer)
Categoria di computer inizialmente pensata per utilizzo personale da cui trae origine il nome. L’evoluzione della tecnologia ha però portato l’utilizzo dei Personal computer anche all’interno delle aziende per impieghi professionali, prevedendo anche architetture ottimizzate per l’uso come server. Il termine è spesso abbreviato con la sigla PC.



Personal home page (Computer)
Indica il documento ipermedia WEB dove una persona rende accessibili i propri dati personali. Derfinisce anche il primo acronimo del linguaggio PHP, divenuto in seguito HyperText Preprocessor.



Personale (Computer)
In MS Chat ci sono due opzioni che permettono di parlare con un solo utente privatamente: bisbigliare o aprire una finestra di "personale". La differenza è poca. In Mirc invece c’è solo il personale. Ciò non influisce sulle conversazioni in personale fra chi usa MS Chat e chi Mirc.



Personaggi (Computer)
In MS Chat ogni utente ne sceglie uno: uomini, donne, alieno, animali, mostricciattoli etc.



Perspective corretion (Computer)
Funzione grafica utilizzata soprattutto nei video giochi. Serve per eliminare o ridurre le distorsioni propspettiche delle texture che compongono le immagini.



PERT (Computer)
Acronimo di Program Evaluation and Review Technique. Tecnica di pianifacazione che consiste nella precisazione di un grafo i cui nodi rappresentano attività da svolgere ed i cui archi esprimono condizionamenti tra attività.



PET (Computer)
Acronimo di Personal Electronic Transactor. Progettato dalla Commodore nel 1978, e’ stato uno dei primi personal computer commercializzati. Utilizzava il microprocessore 6502 della MOS Technology.



Petabyte (Computer)
Vedi Pb.



PFU (Computer)
Acronimo di Programmable Function Unit. Cella base nell’architettura FPGA della famiglia ORCA della Lucent.



PGA (Computer)
Acronimo di Pin Grid Array. Derfinisce anche l’Acronimo di Professional Graphics Adapter.



PGM (Computer)
Acronimo di Portable GrayMap.



PGML (Computer)
Acronimo di Precision Graphics Markup Language. Applicazione di XML, sviluppata da Adobe, che fornisce un modo alternativo per specificare i formati che utilizzano lo standard CSS (vedi).


PGDN (Computer)
Contrazione di "PaGe DowN". Tasto che, nei personal computers IBM e compatibili, indica sulla tastiera la funzione "pagina giu’".



PGP (Computer)
Acronimo di Pretty Good Privacy traducibile con sicurezza abbastanza buona. Una delle più note tecniche di crittografia di messaggi di posta elettronica costituita da un Software freeware di crittografia a due chiavi, di cui una pubblica e l’altra privata. Si tratta di un programma che consente di codificare e firmare la posta elettronica. Sviluppato e pubblicato nel 1991 da Phil R. Zimmermann, usato come standard di fatto per la sicurezza dei messaggi spediti attraverso internet. Il programma, disponibile per DOS/Windows, Unix/Linux e Macintosh, è gratuito e liberamente scaricabile da Internet. Vedi Crittografia, DES, RSA. L’autore, studente universitario americano, ha subito un processo penale a causa delle leggi USA che limitano al minimo la distribuzione di tecniche di crittografia, paragonandola all’esportazione di armi.



PGUP (Computer)
Contrazione di "PaGe UP". Tasto che, nei personal computers IBM e compatibili, indica sulla tastiera la funzione "pagina su".



Phage virus (Computer)
Categoria di virus in grado di modificare altri programmi, sostituendo parti di codice del programma attaccato con parti proprie.



Pharming (Computer)
Atto di pirateria nel sistema Internet che reindirizza il traffico di utenti da un determinato sito verso siti Web fittizi, simili a quelli autentici, sfruttando una vulnerabilità della rete.



Phase (Computer)
Vedi Fase.



Phase distortion (Computer)
Vedi distorsione di vase.



Phase modilation (Computer)
Metodo di sovrapposizione dell’informazione su una portante radio consistente in una variazione dell’angolo di fase del segnale radio.



PHEMT (Computer)
Acronimo di Pseudomorphic High Electron Mobility Transistor.



Phishing (Computer)
E’ un’attività criminale che si svolge in rete finalizzata ad acquisire informazioni sensibili (nome utente, password, dettagli della carta di credito) fingendosi entità affidabili. Viene attuata per lo più via e-mail, fingendosi, per esempio, una banca o un’agenzia di pagamento via web che richiede informazioni. Consiste infatti in invio di messaggi immediati o di posta elettronica falsi, del tutto identici a quelli emessi da società reali. Questi messaggi fraudolenti hanno lo scopo di indirizzare l’utente su una pagina Web o su una finestra pop-up convincente ma falsa, preparata appositamente per imitare il sito autentico dell’azienda ed estorcere informazioni riservate personali quali conto bancario, numero di carta di credito, password o codici di identificazione personale (PIN).



Photocd (Computer)
Tecnologia messa a punto da Kodak che consente di archiviare, su disco ottico, fotografie e diapositive.



Photodiode (Computer)
Dispositivo a semiconduttere che converte luce in corrente elettrica. Derfinisce anche un diodo che conduce in presenza di luce.



Photopaint (Computer)
Genericamente, i programmi per la manipolazione di immagini bitmap con particolare vocazione all’elaborazione di fotografie in formato elettronico.



Photoresistor (Computer)
Dispositivo con resistenza variabile in funzione della quantità di luce che lo colpisce.



PhotoREt (Computer)
Acronimo di Photo Resolution Enhancement. Tecnologia, delle stampanti a getto d’inchiostro, che consente di riprodurre stampe a colori di qualità fotografica senza l’uso delle cartucce a sei colori.



Photoshop (Computer)
E’ il formato nativo dell’applicazione Photoshop di Adobe. E’ utilissimo perché incorpora molte informazioni di lavoro. Però i file Photoshop possono raggiungere dimensioni molto grandi.



PHP (Computer)
Originariamente acronimo di Personal Home Page tools e poi "Professional Home Page". In seguito all’evoluzione della tecnologia è stato adottato l’acronimo ricorsivo Php: Hypertext Processor. E’ un linguaggio di scripting che attinge da C, Java e Perl oltre a specifiche proprie. Nasce nel 1994 come progetto "personale" e la prima versione pubblicamente utilizzabile risale al 1995 con il nome di "Personal Home Page". Questo linguaggio dà la possibilità agli sviluppatori di creare pagine dinamiche. I migliori risultati si ottengono su server Unix o Linux, mentre ha un utilizzo contenuto su server NT. Il server Apache + PHP e’ l’equivalente del Microsoft IIS + ASP. PHP come Apache e’ gratis. Derfinisce anche l’acronimo di "Personal Handy Phone". Telefono mobile giapponese.



Phreaker (Computer)
Esperto nel funzionamento dei sistemi telefonici che sfrutta le proprie conoscenze per effettuare telefonate gratuite o altri usi impropri. Può essere considerato un cracker dei sistemi telefonici. Sono anche utilizzati il termine Phreak e l’espressione Phone phreaker.



PHS (Computer)
Acronimo di Personal Handy Phone System.



PIA (Computer)
Acronimo di Parallel Interface Adapter. E’ un CHIP di interfaccia con dati paralleli. Definisce anche l’acronimo di Programmable Interconnect Array. Risorse di interconnessione in alcune PLD.



Piastra (Computer)
Board. Scheda contenente componenti elettronici e circuiti di connessione di un personal computer. La scheda principale di un personal computer, detta scheda madre, contiene il microprocessore; le altre che assolvono a scopi specifici e che accrescono la potenzialita’ del sistema sono dette espansioni.



Piastra madre (Computer)
Detta anche motherboard. La scheda principale presente su ogni personal computer sulla quale sono alloggiati il microprocessore (o CPU, Central Processing Unit), il BIOS, i connettori per le schede aggiuntive, la RAM, le porte seriali e parallele, le interfacce per i dispositivi di immagazzinamento dei dati, gli slot di espansione e i controllers per le periferiche. È di fondamentale importanza per il corretto funzionamento del PC.



Piattaforma (Computer)
Sistema di hardware e software che determina, individua e caratterizza una specifica categoria di sistemi informatici.



PIC (Computer)
Acronimo di Paegas Internet Call.
Derfinisce anche l’acronimo di Power Integrated Circuit. E ancora l’acronimo di Programmable Interrupt Controller. Infine definisce un’estenzione dei file grafici creati con Windows Draw.



Pica (Computer)
Nella stampante unità di misura, usata soprattutto in campo tipografico, che equivale a 1/16 di pollice c.a (12 punti esatti; vedi DPI).



Picolitro (Computer)
Nella stampante rappresenta un millimiliardesimo di litro (10 -12). 5 -20 picolitri equivalgono, circa, al contenuto di una goccia d’inchiostro spruzzata da una stampante inkjet.



Piconet (Computer)
Si riferisce ad una rete di apparecchi connessi tra loro che utilizzano la tecnologia Bluetooth. Vedi Bluetooth.



PICT (Computer)
E’ il formato nativo dei computer Macintosh. Rende al meglio sul monitor le immagini alla massima risoluzione, ma è poco utilizzato nei programmi di grafica.



PICS (Computer)
Acronimo di Platform for Internet Content Selection. Infrastruttura che permette di associare etichette ai contenuti di Internet. Ovvero un sistema per contrassegnare le pagine con valutazioni sul contenuto. Studiato per tenere i bambini lontani da materiale inappropriato, il sistema ha anche altre applicazioni.



PICT (Computer)
E’ il formato standard per l’archiviazione di file grafici nel sistema Macintosh.



PID (Computer)
Acronimo di Process IDentification. ID numerico che identifica in modo univoco un processo in esecuzione.



PIE (Computer)
Acronimo di Pocket Internet Explorer. Un browser utilizzabile da un HPC.



PIF (Computer)
Alcuni programmi MS-DOS, per funzionare con Windows, devono essere corredati di un file di informazione chiamato Program Information File (PIF), che indica a Windows quali sono i requisiti di sistema richiesti dal programma DOS per funzionare.



Piggybacking (Computer)
Letteralmente: portare sulle spalle. E’ una tecnica che minimizza il sovraccarico dovuto alla trasmissione delle informazioni di acknowledgement. Funziona solo con protocolli bi-direzionali. Una entità A, di livello "Data Link", invia un frame dati ad una entità di pari livello B. L’entità B che riceve il frame dati non invia subito un frame ACK al mittente A. Al contrario, l’acknowledgement è trasmesso codificando l’informazione nel campo ack del successivo frame dati che B dovrà spedire a A. Si evita così l’overhead della costruzione del frame ack, del calcolo del checksum, e della sua trasmissione. Quindi si realizza un miglior uso della banda del canale.



PIL (Computer)
Acronimo di Page Interchange Language. Sistema che permette lo scambio di documenti formattati mediante l’utilizzo del solo codice ASCII.



Pile (Computer)
Vedi batterie.



PILOT (Computer)
Acronimo di Programmed Inquiry Language Or Teaching. Linguaggio autore sviluppato negli anni sessanta da una equipe di ricercatori del S. Francisco Medical Center (California) per facilitare la realizzazione di corsi di istruzione secondo le metodologie CAI. Il Pilot consente ai docenti, con scarse cognizioni di informatica, di realizzare lezioni interattive di tipo skinneriano col computer, in modo semplice ed efficace. Possiede grafica, animazione, colore, suono. E’ dotato di un elementare repertorio di istruzioni per operare con sicurezza e potenza. Di questo linguaggio esistono versioni per Commodore, PC-IBM, Apple... Derfinisce anche l’Acronimo di "Programmed Instruction Learning Or Testing".



PIM (Computer)
Acronimo di Personal Information Manager. Programmi per la gestione di informazioni riguardanti il proprio lavoro come agende di appuntamenti, liste di indirizzi,etc. Sono, in pratica, la versione evoluta dei classici organizer su carta. Diventano sempre piu’ centrati su internet dopo che specifiche come vCard e vCalendar permettono di scambiarsi in maniera standard informazioni con altri colleghi. Definisce anche l’acronimo di Programmable Interconnect Matrix. Risorse di interconnessione nelle PLD Cypress.



PIN (Computer)
Spinotto, contatto, piedino, terminale elettrico; sono sottili spinotti metallici che servono a condurre il segnale elettrico sui connettori; in estrama sintesi piedino per connessioni elettriche. Es.: integrato a 40 pin. In pratica ciascuno dei poli di un connettore: ad esempio un connettore a 9 poli si può anche chiamare a 9 pin. Definisce anche l’acronimo di "Personal Identification Number". Codice numerico . E’ il codice numerico segreto personale che identifica una persona per l’accesso ad un sistema, essere collegato per esempio ad una carta magnetica (Bancomat o carta di credito) e che deve essere digitato per ritirare contante (e usufruire di altri servizi) presso gli sportelli automatici (ATM) e per pagare i propri acquisti (presso gli esercizi convenzionati). Il PIN è necessario al titolare per utilizzare la chiave privata kpri per le operazioni di autenticazione in rete. Viene consegnato dall’ente di rilascio con meccanismi di sicurezza (es. busta in carta chimica protetta, per maggiori dettagli vedi D.M. 19 luglio 2000). Certi sistemi richiedono oltre al PIN anche una password scelta dall’utente. In questi casi il PIN può essere assimilato allo Username. Descrive invece nella stampante uno degli aghi della testina di stampa.



Pinboard (Computer)
In italiano Bacheca Elettronica. Raccoglie annunci di compravendita e può dar vita a transazioni che solo le due parti possono perfezionare.



Pine (Computer)
Acronimo di Program for Internet News and Email. Un comune programma di posta elettronica di facile uso per sistemi che utilizzano il sistema operativo unix . Ne esistono anche versioni per PC Dos/Win.



Ping (Computer)
Acronimo di Packet InterNet Grouper. Programma che invia uno o più pacchetti di dati-prova (tipicamente tre) ad un computer in rete verificandone la raggiungibilità e i tempi di connessione. Quando i pacchetti di test raggiungono l’host vengono rispediti come eco al mittente per confermare se un particolare indirizzo ip è attivo in quel momento e perciò se la macchina che lo utilizza è collegata alla rete. Utile per accertarsi dell’affidabilità del proprio server.



Pingabile (Computer)
Rappresenta un host collegato alla rete che risponde al ping cioè alla verifica che viene implementata.



Pinout (Computer)
Termine gergale usato per indicare la funzione di ciascun pin su un chip. Dire che due chip hanno lo stesso pinout significa che entrambi possono essere utilizzati, magari con qualche piccola modifica nel settaggio, in un particolare circuito.



PIO (Computer)
Acronimo di Programmed (Polled) Input Output. Una delle modalità di trasferimento dati da/verso una periferica. Nel PIO mode, la CPU è costantemente impegnata durante il trasferimento dei dati, a differenza del DMA mode. Durante un trasferimento in PIO, la CPU effettua un ciclo, leggendo continuamente da una certa porta di I/O (status register) che segnala se la periferica è pronta (ready) a fornire o a ricevere il dato: quando ciò avviene, la CPU legge/scrive il dato seguendo un’istruzione all’indirizzo della porta, dopodiché si mette nuovamente in attesa che lo "status register" dia un nuovo ready. Poichè la CPU è piuttosto impegnata da questo tipo di trasferimento, il sistema ne viene sensibilmente rallentato. Derfinisce anche l’Acronimo di Parallel Input / Output.



PIP (Computer)
Acronimo di Picture In Picture. Permette di visualizzare due immagini: una a schermo intero ed una in un riquadro più piccolo posizionato in uno dei quattro angoli. Derfinisce anche l’Acronimo di Power Interface Products. e ancora anche l’acronimo di Programmable Interconnect Point.



Pipe (Computer)
Canale. Redirezione dei dati. Condotto virtuale che consente di collegare due processi in modo da trasferire l’output di un file in input al comando seguente. In pratica funzione di collegamento di più programmi che si trasferiscono vicendevolmente i dati per eseguire una serie di elaborazioni successive.



Pipeline (Computer)
Coda di attesa delle istruzioni e/o dei dati fra le Sottounità della CPU. Meccanismo di recupero ed esecuzione delle istruzioni, da parte del processore, per cui ad un dato momento più istruzioni a vari stadi vengono recuperate e decodificate contemporaneamente. Infatti se ogni sottounità di elaborazione preleva i dati da una pipe sempre tenuta piena, essa andrà sempre al massimo della velocità perché non dovrà mai fermarsi ad aspettare l’arrivo dei dati. Scaricando i dati elaborati in un’altra coda, senza aspettare che l’unità ricevente sia pronta si guadagna tempo. Si parla allora di pipelining fra sottounità di elaborazione. Si immagini una catena di montaggio e un insieme di piccoli magazzini intermedi dove vengono prelevati i pezzi da lavorare e scaricati quelli lavorati, senza dover aspettare che l’operatore della fase successiva sia pronto.



Pipeline burst (Computer)
Tipo di memoria cache sincrona con prestazioni simili al tipo Burst ma più economica nel costo.



Pipelining (Computer)
Tecnica utilizzata dai microprocessori che consente di eseguire più istruzioni contemporaneamente. In particolare il microprocessore inizia ad eseguire una seconda istruzione prima ancora che la prima sia stata completata. Le istruzioni si trovano simultaneamene nella Pipeline ognuna ad un diverso stato di elaborazione. I risultati finali di ogni istruzione emergono alla fine della Pipeline, in rapida successione.



Pippo (Computer)
"Nomignolo" fittizio utilizzato per per i file di prova o per le variabili durante la fase di debug. E’ stato scelto dai programmatori per la sua facilità di digitazione dato che, i tasti "P-I-O" che servono a digitare la parola, sono vicini sulla tastiera. Per lo stesso motivo nei paesi in lingua inglese è stato scelto il nome di "Fred".



Pirata (Computer)
Dal greco: pyr = fuoco; pyra = luogo dove si fa fuoco. Nel campo informatico uno che naviga su internet rompendo regole di qualche tipo (copia programmi, abbatte siti, ruba numeri di carte di credito, attacca altri computer ecc). Come avveniva per pirati e corsari della navigazione di un tempo: la sua immagine pubblica (e la sua modalità tipica di agire) può essere, a seconda dei casi e dei punti di vista, romantica oppure delinquenziale. E’ decisamente più brigantesco dell’hacker. Infatti, di solito: quello che fa è illegale.



Pirateria del software (Computer)
Software piracy. Riproduzione e scambio illegale di software senza pagare i diritti di autore ai proprietari del programma copiato. In pratica tutto ciò che concerne la duplicazione, distribuzione o utilizzazione non autorizzata di programmi commerciali protetti da copyright. Usare programmi commerciali senza la relativa licenza d’uso è un reato. Siete invece liberi di copiare e distribuire i programmi classificati come shareware (vedi) o freeware (vedi).



PISA (Computer)
Contrazione di "PCI+ISA".



Pista (Computer)
Track. Area della superfice di un dischetto su cui scorre la testina magnetica di lettura/scrittura del drive.



Pit (Computer)
Depressione, cavità, fossa, buca, pozzo. Così vengono chiamate le microincisioni presenti sulla superficie dei CD che hanno la proprietà di assorbire la luce che le colpisce. (Vedi anche Land).



Pitch (Computer)
Altezza tonale. Vedere CPI.



Pitch bend (Computer)
Letteralmente piegatura dell’ intonazione, e’ il Controller che riproduce l’ effetto di maggior tensionamento delle corde sulle chitarre a scopo espressivo, sulle tastiere che non hanno il joystick e’ rappresentato da una rotella.



Pitch shift (Computer)
Slittamento di tonalità.



Pittorico (Computer)
Dicesi dell’effetto prodotto da particolari programmi grafici che imitano, spesso con impressionante realismo, tecniche grafiche e pittoriche basate su pastelli, carboncino, acquerello, ecc. Vedi anche Fotorealistico.



Pivotv
Nel monitor funzione che consente di modificare l’orientamento del monitor, da orizzontale a verticale.



PIX (Computer)
Acronimo di PIcture eXchange format. Estensione del formato per file di grafica tipo bitmap.



Pixel (Computer)
In latino: pictum è participio passato di pingo-pingere = dipingere, ricamare, ornare (al passato remoto fa: pinxi). Parola che fa effetto sul neofita, sostituibile con il più semplice puntino. Contrazione di "PICture ELement", traducibile con elemento dell’immagine o un "punto immagine", descrive il più piccolo elemento visibile di una grafica raster che consta di punti (a differenza di grafiche vettoriali che sono costituite da vettori). Formati di grafica pixel sono, tra gli altri, .gif, .bmp, .jpg o .png.. Questo termine indicaanche ciascuno dei numerosissimi punti luminosi che composti insieme sullo schermo di un monitor visualizzano le immagini e che, se ingrandite di molto, mostrano appunto questi quadratini (pixel) di cui è composto. E’ l’unità di misura, sia in verticale che in orizzontale, della risoluzione delle immagini e dei monitor (es. 800x600 o 1024x768). E’, in pratica, la più piccola area di uno schermo che può essere visualizzata, stampata o indirizzata con un proprio indipendente valore di tonalità’ di grigio o di colore e della quale sia possibile controllare luminosità e colore in modo indipendente. (Informazione grafica elementare). Nei programmi di grafica è possibile definire le dimensioni delle immagini indicando larghezza e altezza espresse in pixel: maggiore è il numero di pixel più definita risulterà l’immagine. In un’immagine monocromatica ogni pixel ha la sua luminosità, da 0 per il nero a 255 per il bianco, mentre in un’immagine a colori ogni pixel ha luminosità e colore rappresentati da tre valori: uno per il rosso, uno per il blu ed uno per il verde. Quando e’ indirizzato con un byte si hanno 256 tonalita’, quando e’ indirizzato con 3 byte, si ottiene una tavolozza di oltre 16 milioni di colori (si parla allora di "True Color").



Pixel duplication (Computer)
Metodo per ingrandire le immagini semplicemente replicando ciascun pixel.



Pixel pitch (Computer)
Nel monitor espresso in millimetri, indica le dimensioni di ogni singolo pixel. Più piccolo è il suo valore e migliore è la risoluzione e la definizione delle immagini.



PJL (Computer)
Acronimo di Printer Job Language. Linguaggio di gestione dei processi di stampa sviluppato da Hewlett-Packard per le proprie stampanti. PJL consente di cambiare le impostazioni predefinite della stampante e di monitorare lo stato dei processi di stampa.



PKCS (Computer)
Acronimo di Public Key Cryptography Standards. Standard per la crittografia a chiave pubblica. Insieme di specifiche tecniche e pubblicate dalla RSA Security inc. con lo scopo di fornire uno strumento atto a garantire l’interoperabilità dei prodotti che utilizzano il cifrario di Rivest Shamir e Adleman.



PKI (Computer)
Acronimo di Public Key Infrastructure traducibile con Infrastruttura a chiave pubblica. Sistema basato sull’utilizzo di certificati digitali e sul riconoscimento di determinate autorità di certificazione per la verifica, l’autenticazione e la validazione di transazioni su una rete pubblica come Internet. Sinonimo di PKI è il termine Trust Hierarchy (gerarchia di fiducia). In pratica in crittografia una Public Key Infrastructure è una serie di accordi che consentono a terze parti fidate di verificare e/o farsi garanti dell’identità di un utente, oltre che di associare una chiave pubblica a un utente, normalmente per mezzo di software distribuito in modo coordinato su diversi sistemi. Le chiavi pubbliche tipicamente assumono la forma di certificati digitali. Il termine PKI viene usato per indicare sia l’autorità di certificazione e i relativi accordi, sia, in senso più esteso, l’uso di algoritmi crittografici a chiave pubblica nelle comunicazioni elettroniche. L’uso del termine nell’ultimo senso è errato in quanto una PKI non necessariamente richiede l’uso di algoritmi a chiave pubblica.



PKUNZIP (Computer)
Vedi pkzip.



PKZIP (Computer)
Il programma di compressione file in ambiente Dos/Win più diffuso al mondo prodotto da PkWare Inc. Consente di ridurre sensibilmente le dimensioni di un file (cambiandone il formato in ZIP) facendo in modo che occupi meno spazio, senza che vada perso il suo contenuto informativo. A differenza di altri compattatori usa due eseguibili distinti per compattare e scompattare. L’operazione di decompressione di un file ZIP è effettuata dal programma PKUNZIP o WinZip.



PL-1 (Computer)
Programming Language 1. Linguaggio di programmazione n. 1. linguaggio di programmazione sviluppato dalla IBM negli anni ’60.



PL / SQL (Computer)
Acronimo di Procedure Language / Standard Query Language. Estensione del linguaggio standard SQL definito da Oracle ed utilizzato per la gestione dell’omonimo DBMS.



PLA (Computer)
Acronimo di Programmable Logic Array. Un circuito integrato che utilizza matrici ROM per realizzare i termini di somma e prodotto di reti logiche. Si tratta di un dispositivo combinatorio, senza memorie, che permette di realizzare le funzioni logiche attivando i collegamenti tra le porte logiche presenti al suo interno, bruciando opportuni fusibili.



Plaintext (Computer)
Così viene definito il testo "in chiaro" che dovrà essere cifrato (crittato).



Plan file (Computer)
Un file che mostra tutto ciò che vuoi far conoscere di te agli altri utenti della rete. Mettilo nella tua directory principale sul tuo sito ad accesso pubblico. Da quel momento, chiunque faccia un finger (vedi) su di te, vedrà il contenuto di questo file.



Plan text (Computer)
Testo originale, leggibile, non cifrato. È equivalente a testo in chiaro.



Planner (Computer)
E’ un foglio (elettronico) che rappresenta in forma tabellare tutti i giorni dell’anno. Usato nei Pim.



Plasma (Computer)
È stata la prima tipologia di televisore a schermo piatto ad essere introdotta sul mercato e che oggi sta acquistando grazie alla discesa dei prezzi una buona diffusione. Un televisore al plasma è costituito da una serie di cellette (i pixel) contenenti una miscela di gas non molto diversa da quella delle lampade al neon. Sulla superficie esterna dello schermo e dietro al pannello sono quindi disposte delle griglie di elettrodi. Quando viene applicata una corrente si genera all’interno delle cellette una scarica elettrica che porta il gas contenuto allo stato di plasma portando all’emissione di luce. Solitamente si tratta di luce ultravioletta che diventa luce colorata visibile a contatto con i fosfori che rivestono le cellette. Il vantaggio dei televisori al plasma è in pratica proprio il ridotto spessore, ma sono dispositivi comunque caratterizzati dall’elevato consumo. A causa del principio di funzionamento, la minima diagonale raggiungibile da un televisore al plasma è condizionata dalla dimensione delle cellette, per cui i plasma occupano esclusivamente il segmento dei televisori dai 37” circa in su.



PLATO (Computer)
Acronimo di Programmed Logic for Automatic Teaching Operations. Rappresenta il piu’ colossale sistema di elaborazione dedicato alla didattica che consentiva di insegnare secondo la filosofia dell’istruzione programmata di tipo skinneriano. E’ stato sviluppato, su finanziamento della societa’ Control Data, negli anni sessanta dal prof. Donald Bitzer dell’universita’ dell’Illinois. Il plato si basava su una vasta rete di terminali che faceva capo al "main frame" Cdc Cyber 170 con sistema operativo Cdc Nos. Ciascun terminale poteva essere considerato un primigenio di stazione multimediale con schermi al plasma e proiettori di microfishes ad accesso casuale. Creo’ vivo interesse in tutto il mondo, in seguito pero’ fortemente ridimensionato, a causa di alcune considerazioni negative: validita’ del sistema solo in presenza di software di qualita’ che e’ sempre stato scarso, alti costi di gestione, inefficenza dei collegamenti telefonici... In Italia il plato e’ disponibile presso il cineca di Bologna e presso altre istituzioni similari.



Play (Computer)
Suonare ma anche giocare, è il comando che da il via alla riproduzione.



Player (Computer)
così vengono genericamente chiamati i programmi in grado di visualizzare, a monitor, i filmati ed in particolare tutti quei programmi che permettono la lettura di file in formato MP3.



Playground (Computer)
Progetto sviluppato da A. Key, presso l’Open School di Los Angeles, per la realizzazione di un ambiente interattivo ipertestuale mediante il quale gli alunni possono realizzare simulazioni di semplici ambienti naturali (ecosistemi) sulla base della teoria del comportamento di Tinbergen.



PLC (Computer)
Acronimo di Power Line Communication traducibile con Onde convogliate. Tecnologia che permette il collegamento ad Internet tramite la rete elettrica. Le onde convogliate sono una tecnica di trasmissione di segnali su linee elettriche. Si realizza sovrapponendo al trasporto di corrente elettrica, continua o alternata a bassa frequenza (50Hz in Italia) , un segnale a frequenza piú elevata che è modulata dall’informazione da trasmettere. La separazione dei due tipi di correnti si effettua grazie al filtraggio e separazione degli intervalli di frequenze utilizzate. La tecnica è stata utilizzata nel passato, prima dell’introduzione della telefonia mobile, per trasmissioni con treni in marcia (usando le linee di potenza, ad esempio dalla Telettra), per controllare apparati elettrici tramite la propia rete di alimentazione, per leggere contatori elettrici remotamente, ecc... Piú recentemente è utilizzata per dare accesso dati (per esempio Internet) alle case tramite la rete elettrica senza necessità di accessi specifici per cavo coassiale o radio. A causa della presenza di trasformatori, della mediocre qualitá delle linee elettriche alle frequenze elevate e della promiscuità degli accessi (rete comune prima dei contatori individuali), è comunque difficile garantire una banda utile comparabile a quella ottenibile con la tecnica ADSL su doppino telefonico. Definisce anche l’acronimo di "Power Line Carrier". Tecnologia simile all’HomePNA (vedi) che invece del doppino telefonico utilizza i cavi della rete elettrica delle casa per collegare le periferiche intelligenti e per il trasferimento dei dati. Indica inoltre anche l’Acronimo di Programmable Logic Controller. Microprocessore dedicato al controllo di automatismi. Le sequenze di operazioni possono cambiare da un ciclo a quello successivo automaticamente e/o su comando proveniente dall’esterno.



PLCC (Computer)
Acronimo di Plastic Leaded CHIP Carrier.



PLEDM (Computer)
Acronimo di Phase-state Low Electron Drive Memory.



PLIP (Computer)
Acronimo di Parallel Line internet Protocol.



PLL (Computer)
Acronimo di Phase Locked Loop.



Plotter (Computer)
Tracciatore grafico. Dispositivo periferico di output, simile alla stampante, dotato di una o piu’ penne, che consente di ottenere su carta disegni e tracciati grafici tridimensionali di qualita’ anche a colori e soprattutto su grandi formati. In pratica un dispositivo di stampa per applicazioni professionali usato solitamente per il disegno tecnico in quanto può garantire una definizione di stampa molto elevata nonché la possibilità di utilizzare fogli di grandi formati. Si tratta di un apparato che realizza disegni spostando una o più penne su fogli di carta. È il dispositivo di output ideale per i sistemi CAD, dove è impiegato per la stampa di prospetti e progetti architettonici, meccanici, elettrici, mappe topografiche, curve geometriche ecc. Ne esistono di due tipi: il plotter piano, che muove la/e penne sia in direzione dell’asse x che dell’asse y, e quello a cilindro in cui la penna/e viene spostata solo in direzione dell’asse x mentre il movimento sull’asse y è dovuto allo spostamento della carta che viene trascinata su due cilindri. Nel settore grafico vengono utilizzati prevalentemente plotter fotografici, per la riproduzione di immagini composite, oppure plotter su pellicola o lastra, per l’incisione dei supporti di stampa (pellicola o lastra) in separazione fra le componenti di ciano, magenta, giallo, nero ed eventuali altri colori spot. Oggi viene anche molto utilizzato nell’ambito della grafica e della pubblicità grazie alle moderne tecnologie che consentono al plotter di stampare a colori e addirittura di ritagliare (plotter da taglio). Il nome deriva dal verbo inglese to plot nel senso di tracciare (un diagramma).



Plug (Computer)
Spina, presa di corrente.



Plug and play (Computer)
In inglese "connetti e usa" o meglio "inserisci la spina e vai" . Funzionalità, del sistema operativo, che riconosce automaticamente il nuovo hardware collegato al personal e lo configura in modo adeguato. In pratica un tipo di progettazione di software che rende più semplice la connessione di nuove periferiche o componenti hardware (come stampanti, scanner, fax) al computer, facendo in modo che i necessari aggiustamenti di configurazione fra il computer e l’altro apparecchio vengano compiuti automaticamente ovvero che si autoconfiguri automaticamente, essendo immediatamente operativo senza alcuna operazione da parte dell’utente. Alcuni prodotti come scanner e simili possono, in questo caso, essere collegati al computer e configurati senza bisogno di riavviare la macchina. Sui PC basati su DOS/Windows, tale tecnologia è stata introdotta con l’avvento di Windows 95. L’idea alla base del Plug & Play è quella già diffusa a livello di elettrodomestici casalinghi, che usiamo collegandoli direttamente alla rete elettrica dell’appartamento, sottoponendoli quindi al controllo del contatore e del salvavita, per fare solo due esempi, senza alcuna procedura speciale di "configurazione".



Plug-in (Computer)
In italiano traducibile con infilare, attaccare dentro. Definisce un micro-programma che va ad integrarsi ad un altro programma (detto principale) e che lo aiuta nel decifrare informazioni estese. In internet accessori software che integrano le funzioni dei browser aumentando le capacità dello stesso di visualizzare, sonorizzare o salvare files di formato speciale, lanciate attraverso la finestra del browser. In altri termini i plug-in permettono al browser di utilizzare applicazioni non altrimenti previste tra i file supportati. Molto utilizzati per riprodurre file audio e video. I plugin sono particolarmente utilizzati con i browser come Netscape e Internet Explorer, e permettono la fruizione di contenuti multimediali (suoni, animazioni, filmati) presenti sulle pagine Web. Si possono scaricare direttamente da Internet. Fra i più diffusi Shockwave della Macromedia, che permette di creare animazioni e pagine Web interattive, e Real Audio, che permette la trasmissione di audio e video in tempo reale, e ancora Acrobat Reader di Adobe e Flash Player di Macromedia. Ad esempio, il plug-in "Flash" consente la visualizzazione di file che presentano una sorta di animazione. Definisce anche il modulo software che estende le capacità di un altro software al quale si può combinare.



PM (Computer)
Acronimo di Phase Modulation.



PMA (Computer)
Acronimo di Photo Marketing Association. Definisce anche l’Aacronimo di Program Memory Array. In un CD Rom è la zona riservata alla memorizzazione delle informazioni riguardanti le varie sessioni registrate. Su un disco registrabile è un’area che contiene temporaneamente numeri di traccia e relativi punti di inizio e fine (ossia, il sommario della sessione) quando le tracce vengono scritte in una sessione non ancora chiusa. Una volta chiusa la sessione, queste stesse informazioni TOC vengono scritte nell’area lead-in della sessione.



PME (Computer)
Acronimo di Power Management Event.



PML (Computer)
Acronimo di Physical markup language. Il Pml, basato sul linguaggio Xml, consente la classificazione e la diffusione delle informazioni relative a prodotti/colli/pallet identificati con il codice Epc.



PML Server (Computer)
Server che risponde a richieste in linguaggio PML sulla base di codici EPC (Electronic Product Code). Gli archivi dei file PML sono manutenuti dai singoli produttori dei beni descritti.



PMM (Computer)
Acronimo di Post Memory Manager. Definisce anche l’acronimo di Power Management Mode.



PMMU (Computer)
Acronimo di Paged Memory Management Unit.



PMP (Computer)
Acronimo di Portable Media Player.



PMPO (Computer)
Acronimo di Power Maximum Peak Output.



PMT (Computer)
Acronimo di PhotoMultiplier Tube.
Tecnologia utilizzata dagli scanner a tamburo di tipo professionale.



PNG (Computer)
Acronimo di Portable Network Graphics. Formato di immagini, molto usato in Internet, che consente la compressione senza nessuna perdita di qualità (come nel JPEG). In pratica definisce un formato di grafica pixel che supporta immagini truecolor e che può venire utilizzato da qualsiasi programma. Ottimo per le sue capacità di compressione e streaming ma ancora poco diffuso. E’ stato sviluppato in anni recenti per fornire un sostituto del formato GIF ed è libero da vincoli di brevetto. E’ simile al GIF, in quanto è capace di immagazzinare immagini senza perdita di informazione, ed è più efficiente. Non ha molte delle limitazioni tecniche del GIF: può memorizzare immagini in colori reali (senza il limite dei 256 colori) ed ha un canale per la trasparenza (alpha).



PNI (Computer)
Piano Nazionale per l’Informatica. Piano, predisposto dal Ministero della Pubblica istruzione nel 1985, per introdurre l’informatica nella scuola secondaria superiore del nostro paese. La metodologia utilizzata era "a cascata", secondo la quale i primi docenti selezionati che ricevettero la patente di formatori, divennero automaticamente formatori di altri formatori e cosi’ via. Il linguaggio di programmazione scelto fu il Pascal. Derfinisce anche l’acronimo di "Prescott New Instructions".



PNM (Computer)
Acronimo di Portable Networks Protocol. Protocollo della RealAudio per la trasmissione di file audio/video.



PnP (Computer)
Acronimo di Plug and Play, si scrive "PnP". Definisce anche una tipologia di transistor bipolari.



POCSAG (Computer)
Acronimo di Post Office CodeStandardization Group".



Pocket computer (Computer)
Computer tascabile con capacità di integrazione multimediale elevata. Piccolissimo personal computer a batteria, fornito di tastira, memoria di massa e visore incorporato, di dimensioni molto ridotte che puo’ essere facilmente trasportato ed usato tenendolo su una mano. Il nome inglese suggerisce la possibilità di poterlo portare in tasca (pocket).



Pocket software (Computer)
Software "miniaturizzato" con applicazioni Word (Pocket Word) utilizzabile da HPC o palmtop.



Podcast (Computer)
Il termine podcasting nasce dalle parole iPod (il popolare riproduttore di mp3 di Apple) e broadcasting. Ormai è diventato l’acronimo di Personal On Demand Casting (Trasmissione Personale Su Richiesta). Benchè iPod sia probabilmente il player mp3 scelto da molti dei primi utilizzatori del podcasting, non è necessario utilizzarlo per usufruire di questo metodo di distribuzione di contenuti.



Podcasting (Computer)
E’ un neologismo basato sulla fusione di due parole: iPod (il popolare riproduttore di file audio MP3 di Apple) e broadcasting. Si tratta di un sistema in grado di scaricare in modo automatico documenti audio, video o testuali (in formato pdf) chiamati podcast, utilizzando un programma (’’client’’) generalmente gratuito chiamato aggregatore o feeder. Quindi, un podcast è un file audio, video o testuale, disponibile su Internet per tutti coloro che si abbonano ad una trasmissione periodica e scaricabile automaticamente da un apposito programma.



POF (Computer)
Acronimo di Plastic Optic Fiber.



POI (Computer)
Acronimo di Point Of Interconnection.



Point (Computer)
Utente speciale di una rete amatoriale (come Fidonet) al quale viene assegnato un numero di nodo proprio. Ha software generalmente uguale a quello delle BBS e ne condivide anche la strutturazione della base messaggi. Prende e invia la posta di rete tramite polling con la BBS (e il sysop) cui fa capo che viene detta boss. Un Point, salvo diversa specificazione nella policy di rete, ha facolta’ di inviare e ricevere matrix, di effettuare file request e file attach, e altro; in Italia i Point vengono inseriti in una lista formattata compilabile detta pointlist (ptlist).



Point-and-click (Computer)
Sinonimo dell’interfaccia dei collegamenti ipertestuali.



Point cast (Computer)
E’ il nome dell’omonimo servizio, antesignano dei servizi Push. Reso disponibile via Internet, aveva lo scopo di diffondere informazioni e news in rete (andamento della borsa, news dal mercato, informazioni meteo ecc.). Era strutturato come uno ScreenSaver e si collegava ad un server remoto dove prelevava le informazioni che l’utente aveva segnalato di proprio interesse. Una soluzione che anticipava di qualche anno la personalizzazione e la customizzazione dell’informazione. Fallì e chiuse forse proprio perché anticipò di troppo i tempi.



Point of sale (Computer)
Terminale posto presso gli esercizi convenzionati, collegato direttamente alle banche o alle società di servizi (es. Servizi Interbancari) che permette, attraverso l’utilizzo di carte magnetiche, di effettuare pagamenti.



Point to point (Computer)
Traducibile con punto a punto. Così viene definito un collegamento diretto tra due stazioni mediante una linea dedicata.



Point to point connection (Computer)
Connessione punto a punto, dicesi di una configurazione in cui è stabilita una connessione tra due, e soltanto due, installazioni terminali.



Pinting stick (Computer)
Dispositivo puntatore (trasduttore di forza) incorporato in vari PC portatili. Si tratta di un piccolo bastoncino posizionato sulla parte centrale della tastiera che, quando viene premuto con la punta delle dita, segnala al PC la direzione e la pressione con la quale l’utilizzatore lo sta premendo. Queste informazioni, tradotte opportunamente dal SW in dotazione, equivalgono al movimento del mouse.



Polani Giovanni (Computer)
Matematico ed ingegnere veneziano (1685-1761) che, nel libro "Miscellanea" pubblicato nel 1709, illustro’ i principi di costruzione di una macchina calcolatrice basata su pesi scorrevoli.



Poke (Computer)
Impostazione di una locazione di memoria.



Polarizzazione (Computer)
Si intende con questo termine il piano di oscillazione dell’onda elettromagnetica che trasporta il segnale TV (analogico o digitale che sia).



Poli (Computer)
In una funzione di trasferimento le radici che stanno al denominatore.



Policy (Computer)
Insieme di regole di comportamento per gli utenti di una rete. Le policy possono variare come estensione di validita’ in senso geografico e in senso logico, e possono essere concepite e strutturate verticalmente (gerarchia) o orizzontalmente. In sistemi come Fidonet, per esempio, le policy sono concepite essenzialmente per l’organizzazione e la regolamentazione delle conferenze echomail. In Fidonet espressamente, esiste una policy mondiale a cui devono attenersi le rispettive policy regionali, a cui devono attenersi le rispettive policy di conferenza. La policy regionale viene redatta e approvata in conformita’ con quella mondiale da un gruppo di coordinatori, tra cui il REC, mentre quelle di conferenza sono redatte dal moderatore. Da non prendere sottogamba, pena l’espulsione. Nei newsgroup italiani viene chiamato spesso manifesto.



Polifonia (Computer)
Per polifonia si intende il numero di voci o note eseguibili contemporaneamente dalla scheda audio: un generatore può produrre, per esempio, 32 o 64 note insieme, quindi avere una polifonia a 32 o 64 voc.



Polifonico (Computer)
Termine musicale che indica l’insieme di più voci contemporanee e indipendenti, come nell’armonia. Sugli strumenti musicali indica la capacità di generare più note contemporaneamente, (v. anche Monofonico).



Polimorfismo (Computer)
Meccanismo dei linguaggi per la programmazione orientata agli oggetti che consente ad un metodo di avere comportamenti differenti in base al tipo di dato dei propri parametri. In pratica proprietà delle funzioni che sono in grado di comportarsi in modo diverso a seconda del tipo di oggetto che viene fornito come argomento. Per esempio, una funzione di disegno, potrebbe essere usata sia per il tracciamento di una linea, che di un cerchio, oppure di un quadrato.



Pollice (Computer)
Vedi inch.



Polling (Computer)
Operazione sequenziale di test, tra master e slave, dello stato di più dispositivi effettuata per stabilire quello che richiede un servizio. Derfinisce anche la modalità per il controllo delle comunicazioni distribuite, in cui un sistema centrale interroga ciclicamente le diverse stazioni ad esso connesse, per verificare se hanno messaggi da trasmettere o richieste da evadere. In pratica richiesta di trasmettere. Tecnica che permette al destinatario di un fax, ad esempio, di richiederne una copia anche in assenza del mittente.



Polling loop (Computer)
Un ciclo che continua a controllare se è presente un segnale, finchè quel segnale non appare.



Pollution (Computer)
Base dati che raccoglie documenti sull’ambiente, sul suo inquinamento e sul controllo delle fonti inquinanti.



PON (Computer)
Acronimo di Passive Optical Network. Tipologia di reti di accesso a larga band a in fibra ottica basata su ripartitori passivi (non alimentati).



Ponte radio (Computer)
Collegamento radio fra parti delle infrastrutture di rete.



Ponticelli (Computer)
Vedi Jumper.



Pool (Computer)
Insieme di risorse.
Area di memoria comune a più programmi e disponibile per diverse prestazioni.



POP (Computer)
Acronimo di Post Office Protocol traducibile con protocollo per la gestione della posta elettronica. Standard di memorizzazione della posta sul server che fornisce il servizio di posta elettronica; definisce il protocollo che consente agli utenti di accedere alle caselle di posta (mailbox) per recuperare E - mail. Documentato nella RFC 1725. POP 3 è il protocollo più recente per la posta elettronica (RFC 1939). Definisce anche l’acronimo di "Point Of Presence", traducibile in punto di presenza, un sito che gestisce un insieme di apparati di telecomunicazioni, di solito linee affittate e router multi-protocollo. Punto di connessione a Internet costituito da il numero telefonico della rete urbana locale (diverso per ogni zona) a cui ci si può connettere per utilizzare i servizi internet offerti da un certo provider. Infatti dal momento che tanto più vicino è un POP a un utente, tanto minori sono i suoi costi di collegamento alla rete (perché a questa ci si connette tramite collegamento telefonico), i fornitori di accesso a Internet cercano di disporre sul territorio un maggior numero di POP per offrire ai loro clienti la possibilità di collegarsi al costo di una telefonata urbana.



POP3 (Computer)
Acronimo di Post Office Protocol 3. Protocollo che permette una gestione molto semplificata della propria casella postale, o mail box, sostituito ora (2000) dal più efficiente protocollo denominato IMAP4. Il server pop3 e’ il computer che amministra le caselle di posta elettronica, permettendo di leggere e scaricare la propria posta da un qualsiasi computer collegato a inernet. La gestione attraverso POP3 dà la possibilità di leggere i messaggi senza necessariamente essere online, con conseguente risparmio economico.



POP account (Computer)
Un account che consente di accedere alla propria posta anche passando per altri fornitori.



POP-Post Office Protocol (Computer)
Sistema con cui un server di posta elettronica raccoglie le e-mail e le scarica sul PC.


Popunder (Computer)
Finestra che si apre automaticamente al di sotto della pagina web che si sta visitando e che rimane invisibile finché non si chiudono tutte le altre pagine. Si tratta di un sistema utilizzato quasi sempre per messaggi pubblicitari.



Popup (Computer)
Così viene chiamato il menù "mobile" al quale si ha accesso cliccando con il tasto destro del mouse. In internet menù o finestra contestuale a scomparsa ad attivazione automatica o al click dell’utente su un particolare link. In pratica finestra che, solitamente mentre si sta navigando col browser, si apre all’improvviso. Può essere utile o fastidiosa. Abbonda nei siti porno e nei siti commerciali con messaggi pubblicitari a volte invasivi e fastidiosi. Può essere di diverse dimensioni e se ne può stabilire la frequenza di apertura. Spesso, ma non sempre (quando non lo fa gentilmente da sé poco dopo), si può chiudere cliccando la X che c’è seminascosta in un angolo.



Port (Computer)
Porto, dispositivo che separa il BUS dei dati della CPU da un periferico. E’ utilizzato per operazioni di I/O.



Port-scan (Computer)
Detti anche port scanner, sono i programmi usati dagli hacker per setacciare la Rete alla ricerca di computer che hanno delle porte (vedi) aperte e, quindi, possono accettare una inconsapevole connessione (intrusione).



Port-probe (Computer)
Vedere port-scan.



Porta (Computer)
La presa fisica all’interno della quale s’innesta il cavo di connessione alla rete. Si trova sulla scheda di rete e sul concentratore (hub). In pratica collegamento elettrico tramite il quale un computer riceve e trasmette dati da e verso un altro computer o dispositivo. I tre tipi di porte più comuni sono le porte seriali (COM), le porte parallele (LPT) e le porte USB (Universal Serial Bus). Le prime vengono utilizzate per le periferiche che ricevono le informazioni un bit alla volta mentre, le seconde, per quelle che ricevono le informazioni otto bit alla volta. Una porta seriale può ricevere o trasmettere dati alla velocità max di 115Kbit/s, una porta parallela standard, può arrivare a velocità di 115Kbyte/s. mentre, una porta USB, può raggiungere velocità di collegamento di oltre 60 MB/sec (vedi anche: ECP e EPP). (Internet/Rete) I computer collegati a Internet (o ad una Rete) accedono ai dati in transito tramite differenti canali, detti Porte, ciascuno dei quali è generalmente dedicato ad un specifico tipo di informazioni. Ad ogni Porta è associato un numero e un servizio. Le porte esistenti sono 65.535 (ma non tutte sono attualmente utilizzate). Gli indirizzi delle porte maggiormente utilizzate (e conosciute) sono: 21 per FTP, 23 per Telnet, 25 per SMTP (invio di posta), 80 per HTTP (le pagine Web), 110 per POP3 (ricezione della posta), 119 per NNTP (le news). In internet ciascun servizio su un server internet"ascolta" un numero di porta specifico su quel server. Per esempio, i server WEB ascoltano di solito la porta 80 mentre quelli FTP ascoltano la porta 21. Possono essere in parte controllate dal firewall, che controlla tutte quelle non di normale uso.



Porta a raggi infrarossi (Computer)
Porta di comunicazione senza cavi che utilizza i segnali a raggi infrarossi per l’invio dei dati seriali.



Porta di comunicazione (Computer)
Consente di collegare il computer al mondo estemo. Attraverso le porte di comunicazione avviene lo scambio dati fra l’elaboratore e i dispositivi periferici (stampante, modem, mouse, dispositivi speciali, ecc.). In genere le porte di comunicazione sono poste sul retro dell’elaboratore.



Porta giochi (Computer)
E’ una particolare porta di comunicazione che consente di interagire con l’elaboratore durante la fruizione di programmi di gioco, mediante l’utilizzo di dispositivi speciali come joystick, pulsantiere, ecc...



Porta logica (Computer)
Nome con il quale viene spesso indicata la funzione logica. Il nome porta logica deriva dal fatto che questi circuiti sono assimilabili a degli interruttori digitali.



Porta parallela (Computer)
Parallel port. Porta di comunicazione attraverso cui l’elaboratore invia e riceve le informazioni secondo le modalità della trasmissione parallela; alla porta parallela è in genere connessa la stampante. Viene chiamata anche Centronics ed è più veloce rispetto alle seriali. (es.: LPT). In alcuni casi è anche utilizzata per l’inserimento della chiave di protezione del software.



Porta seriale (Computer)
Serial port. II luogo, sul retro del computer, dove viene collegato fisicamente il modem. Viene definita anche porta di comunicazione. La porta seriale consente il traffico dei dati in entrambi i sensi fra periferica (es. modem) e computer. Serve appunto per fare comunicare il PC con dispositivi esterni: modem, mouse, stampanti seriali. Tutti i PC ne hanno almeno 2. Di solito vengono riconosciute dai sistemi Windows con il nome di COM1 e COM2. Più lente delle porte parallele.



Porta ZV (Computer)
Porta Zoomed Video, dedicata ai trasferimento di dati video ad alta velocità.



Portabilità (Computer)
Portability. La capacità di ricostruire documenti su stazioni di lavoro diverse fra loro. Possibilità di utilizzare il software su macchine di tipo diverso, tramite la sola ricompilazione. In pratica l’adattamento o modifica di un componente software, volto a consentirne l’uso in un ambiente di esecuzione diverso da quello originale, determinando la possibilità di trasferire e utilizzare documenti su stazioni di lavoro diverse fra loro.



Portale (Computer)
Termine abusato, ma particolarmente eloquente: un portale è tipicamente il luogo dove cominciano le navigazioni e dove vengono raccolti link a risorse esterne o interne. In pratica con il termine portale si indica un sito web di grande dimensione che si propone come punto di partenza, o come guida (tipo quelle turistiche), per raggiungere tanti altri siti, offrendo talvolta anche tanti altri servizi e risorse per gli utenti; come ad esempio notizie, aggiornamenti, servizi di posta elettronica gratuita, strumenti di ricerca, gruppi di discussione, motori di ricerca, possibilità di effettuare acquisti, ecc fino alle mappe, alle notizie di borsa, al software, alle barzellette e video divertenti, al meteo, alle prenotazioni di spettacoli ed eventi il tutto a volte seguendo e adattandosi la moda o alla richiesta del momento. Questo perchè tutti i portali hanno la necessità di mantenere alto il numero degli accessi per vendere al meglio gli spazi pubblicitari, per questa ragione il numero e il tipo dei servizi disponibili è in costante aumento e spesso vengono sfruttati i cookie per permettere ad ogni utente che si collega di accedere alle parti per lui più interessanti; la fidelizzazione degli utenti viene quindi ottenuta permettendo di personalizzare l’accesso, ognuno può così decidere quali parti nascondere e quali lasciare visibili. Un portale, per i motivi indicati, crea in genere comunità di utenti che usufruiscono dei servizi messi a disposizione. I portali possono essere "orizzontali", quando comprendono diverse tipologie di funzioni di tipo generico (Yahoo, Altavista, Virgilio, Kataweb, ecc. ), o "verticali", quando offrono servizi focalizzati su un’area specifica. The Mountain Zone è un esempio di portale verticale, interamente dedicato alla montagna e ai suoi sport. www.mountainzone.com.



Portale locale (Computer)
Tipo di portale caratterizzato dal fatto che pubblica contenuti relativi ad una ristretta area geografica, ad es. una città o una regione. Questo tipo di portale è noto anche con il nome di L-Portal.



Portale orizzontale (Computer)
Tipo di portale che pubblica contenuti su varie tematiche che interessano un grande numero di visitatori. Questo tipo di portale è molto generale e crea comunità con svariati interessi . I portali orizzontali sono anche detti O-Portal.



Portale verticale (Computer)
Portale specializzato su un unico argomento, es. sport, telefonini, programmazione, moda, ecc. e pertanto rivolto a una categoria di utenti maggiormente selezionata rispetto al portale generico (definito in tal caso, per contrapposizione, "orizzontale") Questo tipo di portale è noto anche con i nomi di Vortal e V-Portal.



Portamanto (Computer)
Passaggio da una nota alla successiva attraverso una variazione continua della frequenza.



Portante (Computer)
Segnale continuo a frequenzacostante, disponibile alla modulazione.



Porting (Computer)
Così viene definito lo spostamento di un programma o un sistema operativo da una piattaforma hardware ad un’altra.



Portrait (Computer)
Termine, normalmente riferito alle impostazioni di stampa, indicante che i documenti verranno stampati in verticale nel senso della lunghezza del foglio. Ovvero modalità di stampa di un documento che pone il lato meno lungo del foglio come base.



POS (Computer)
Acronimo di Point Of Sale. Punto di vendita collegato via rete telefonica a un sistema per la gestione delle transazioni di cassa. Si riferisce in particolare alla barriera casse dei supermercati dove i simboli a barre Ean/Ucc sono letti dallo scanner.



Positioning (Computer)
Detto anche Ranking o Posizionamento. È il processo con cui un motore di ricerca ordina i siti o le pagine Web presenti nel suo database, in modo che in una query i siti più rilevanti appaiano per primi.



Positive logic (Computer)
Logica Positiva in cui il livello di tensione più positivo rappresenta lo stato 1, il meno positivo lo stato 0.



POSIX (Computer)
Acronimo di Portable Operating Systems Interface for Computer environment. E’ una specifica per un insieme di chiamate di funzioni di base per la programmazione in C che tutte le buone implementazioni di Unix (compreso Linux) devono supportare per essere considerate valide e utili.



Posizionamento (Computer)
Attività volta ad ottenere una delle prime posizioni tra i risultati di un motore di ricerca in base ad una o più parole chiave. Le tecniche per ottenere ciò sono l’ottimizzazione del sito web, incremento della popolarità on line, indicizzazione sui motori di ricerca. L’ottenimento di un buon posizionamento da maggiore possibilità ad un sito Web di essere visitato. Spesso viene utilizzato anche il termine inglese Ranking.



Posizionamento siti (Computer)
Attività condotta per portare il sito nella prima pagina dei motori di ricerca.



Post (Computer)
Acronimo di Power On Self Test (auto-test all’accensione). Sono i programmi che, all’avviamento del computer, effettuano il controllo completo di tutti i componenti per verificare il corretto funzionamento come per esempio il controllo del corretto funzionamento della memoria RAM. Definisce anche, in internet, il concetto di notificare un evento particolare, tramite un handler o in generale; avverte che è avvenuto un evento di particolare interesse. Esprime inoltre il concetto di postare imbucare, spedire per posta (elettronica) un messaggio a un destinatario singolo o multiplo, o a un newsgroup. Infatti è detto "post" un singolo messaggio che viene inviato ad un newsgroup, ad un forum o a qualche altro gruppo di discussione.



Posta elettronica (Computer)
Detta anche electronic mail o ancora meglio E-mail. Rappresenta qualsiasi messaggio composto al computer e trasmesso via modem a un altro computer dove il destinatario potrà consultarlo. In pratica sistema di messaggeria elettronica e telematica per lo scambio di file di testo su Internet. La posta elettronica rappresenta la forma di comunicazione morfologicamente e quindi tecnologicamente più povera su Internet e perciò anche la meno costosa e la più diffusa, anche perché, attraverso una casella di email, si può accedere ad altri servizi, come ad esempio l’Ftp. Gli utenti che sono collegati in rete, possono con questo sistema inviare un messaggio a uno o più persone che risultano anch’esse collegate ad Internet. Un utente che riceve un messaggio, lo può leggere, stampare, cancellare o rispondere al mittente. Vedere anche E - mail.



Postare (Computer)
Inglese: to post. Dal latino: post = dopo (tempo successivo), dietro (luogo diverso). Per quanto possa muoversi fulmineo (come nella e-mail), l’invio postale è sempre differito (latino: post fero = pospongo, porto-metto dopo). Non è qualcosa che si vede dal vivo, bensì qualcosa che si riceve successivamente (anche solo dopo una frazione di secondo). Definisce anche il concetto di inviare una e-mail o pubblicare un articolo e soltanto mettere-aggiungere un messaggio dentro a un newsgroup, o anche una chat.



Poster (Computer)
L’utente che scrive e invia un post.



Posterizzazione (Computer)
Effetto speciale che consente di ridurre il numero di toni o colori di un’immagine a livelli di grigio o a 16,8 milioni di colori.



Postgresql (Computer)
E’ uno dei DataBase RDBMS più ricchi di funzionalità nel mondo dell’Open Source. Gira su di una vastissima gamma di sistemi operativi e di piattaforme hardware.



Posting (Computer)
Sottinteso: to a newsgroup. Articolo mandato a uno o piu’ dei gruppi di interesse di Usenet. In pratica l’inserimento di un messaggio in un newsgroup da parte di un utente e che viene subito trasferito sulle migliaia di calcolatori di Usenet in tutto il mondo.



Postmaster (Computer)
Persona o tecnico o a volte addirittura la macchina responsabile della gestione della posta elettronica presso un determinato sito assicurando cosi la consegna della posta. Se il postmaster è una persona il suo compito è anche quello di rispondere ai quesiti degli utenti.



PostScript (Computer)
Linguaggio di descrizione delle pagine, sviluppato dalla Adobe System, che impiega font vettoriali per l’impostazione dei caratteri e lascia che sia poi la stampante a trasformarli in punti. Sviluppato da Adobe Systems e supportato da numerosi software e stampanti. Esso è diventato uno standard di fatto per la produzione di documenti di stampa ad alta qualità. La maggior parte delle stampanti laser supporta direttamente questo linguaggio. Di ogni elemento della pagina vengono descritte le caratteristiche e la posizione rispetto agli altri oggetti. Esso è diventato uno standard di fatto per la produzione di documenti di stampa ad alta qualità. Rappresenta uno standard nel mondo editoriale ed è il più diffuso tra le stampanti laser. La modifica degli elementi costitutivi il testo non influisce sul risultato di stampa, dal momento che vengono cambiate solo le descrizioni. L’estensione utilizzata è .PS .



Potenziometro (Computer)
Resistenza variabile usata per controllare un segnale. Un tipico esempio di applicazione del potenziometro è la manopola del volume della radio.



POTS (Computer)
Acronimo di Plain Old Telephone Service. Linee telefonice analogiche tradizionali. In pratica il normale servizio telefonico su linea non ISDN. Differisce dai servizi cosiddetti non-POTS (ad es. l’ISDN) per utilizzare per l’accesso collegamenti analogici a banda limitata (4KHz).



POVRAY (Computer)
Acronimo di Persistence Of Vision RAYtracer.



Power amplifier (Computer)
Amplificatore in grado di fornire un certo quantitativo di potenza elettrica alternata su un carico. Viene usato sia per applicazioni audio sia per applicazioni radio.



Power fail option (Computer)
In italiano traducibile in protezione da caduta di alimentazione. Sistema di protezione, contro la mancanza di alimentazione elettrica, che consiste nel salvataggio automatico dei dati in una memoria di tipo non volatile. Ovvero hardware che salva automaticamente i contenuti dei registri della CPU in una memoria non volatile, quando viene a mancare la tensione di alimentazione, e li ripristina quando la tensione viene fornita di nuovo.



Power gain (Computer)
Un aumento di potenza del Segnale da un punto all’altro di un circuito. Viene usato per caratterizzare gli amplificatori di potenza (power amplifier).



Power good line (Computer)
Il segnale (collegamento elettrico) trasmesso dall’alimentatore alla scheda madre che indica che le tensioni in uscita sono stabilizzate e rientrano nel range stabilito. La CPU, quando riceve questo segnale, inizia la propria attività di elaborazione.



Power level (Computer)
Traducibile con livello di energia. La quantità di energia in Radio Frequenza (RF) irradiata da un readero da un Tag attivo. Più alto è il livello di energia, maggiore è la distanza trasmissiva. Strette norme governative regolano le potenze massime per evitare interferenze con altri dispositivi o danni agli esseri viventi.



Powerline (Computer)
(PLC o Power Line Communication) (Onde convogliate) Powerline è una tecnologia per la trasmissioni di voce o dati utilizzando la rete di alimentazione elettrica. Utilizzata da decenni per sistemi interfonici casalinghi e per la trasmissione dati in particolari ambiti (gestori linee elettriche, applicazioni in ambito ferroviario) ha conosciuto negli ultimi anni un considerevole sviluppo. Sono state infatti sviluppate soluzioni per utilizzare questa tecnologia per l’accesso a internet in alternativa ai tradizionali sistemi basati sull’uso del doppino telefonico come l’ADSL. Dal 2002 inoltre l’ENEL sta installando presso tutte le sue utenze contatori elettronici che utilizzano la linea di alimentazione per la telelettura e il telecontrollo degli stessi. Questo tipo di applicazione richiede però una banda passante molto ridotta ed è molto più semplice da implementare.



PowerPC (Computer)
Processore ad architettura RISC realizzato da un progetto congiunto di IBM, Motorola ed Apple. Il nome deriva dal progetto inizale di IBM Power (Performance Optimization With Enhanced RISC). Talvolta l’architettura PowerPC è abbreviata con la sigla PPC.



Power supply (Computer)
Alimentazione elettrica. E’ una sorgente di tensione e corrente continua.



Power transistor (Computer)
Transistor progettato per applicazioni di potenza a frequenze audio o radio.



Powwow (Computer)
Programma di chat.



PPC (Computer)
Acronimo di "Plasma Particle Cannon". Definisce anche l’Acronimo di "Power PC". E infine l’acronimo di Pay Per Click - servizio che prevede il pagamento per ogni click ricevuto sul banner (vedi presentazione servizio Keyword Advertisng).



PPGA (Computer)
Acronimo di Plastic Pin Grid Array.



PPI (Computer)
Acronimo di Pay per Inclusion. Servizio che implica l’inserimento a pagamento in un indice del motore di ricerca. Definisce anche l’acronimo di Pixel Per Inch. Pixel per pollice.




PPM (Computer)
Acronimo di Page Per Minute traducibile in pagine per minuto. Unità di misura più diffusa utilizzata per indicare la velocità di stampa delle stampanti. Essa rappresenta il numero di pagine stampate al minuto. Definisce anche l’ acronimo di "Portable PixMap".



PPP (Computer)
Acronimo di Point to Point Protocol. Protocollo che consente di effettuare il collegamento TCP/IP attraverso linea telefonica, si tratta di un’evoluzione dello SLIP. Definisce in sintesi uno schema per collegare il computer a Internet mediante linea telefonica. Il collegamento in rete avviene attraverso il trasporto di datagrammi multiprotocollo (protocol multiplexing), su connessione punto a punto. Un computer che si collega alla rete utilizzando il PPP, per tutta la durata della connessione è a tutti gli effetti parte integrante di Internet. Il PPP sta rimpiazzando il protocollo SLIP. Vedere anche LCP e NCP.



PPPOE (Computer)
Point-to-Point Protocol Over Ethernet. Protocollo da Punto a Punto oltre Ethernet.



PPR (Computer)
Acronimo di Partitioner Place and Route.



pps (Computer)
Estensione dei files creati da Microsoft Power Point.



PPTP (Computer)
Acronimo di Point to Point Tunneling Protocol. Protocollo di comunicazione per reti VPN sviluppato dalla Microsoft.



PPV (Computer)
Acronimo di Pay - Per - View. Servizio che permette all´utente di fruire, a pagamento, di singoli eventi - partite di calcio, film, ecc. trasmessi ad orari prestabiliti. Gli eventi non sono trasmessi "in chiaro" e solo l´utente che ha pagato per i particolari eventi è in grado di vederli.



PQ (Computer)
Acronimo di PowerQuest.



PRA (Computer)
Acronimo di Primary Rate Access. Primario collegamento ISDN composto da 30 canali telefonici B e 1 D, ciascuno a 64 Kbps.



PRAM (Computer)
Acronimo di Parameter Random Access Memory.



PRDMD (Computer)
Acronimo di "PRivate Directory Management Domain". Dominio di gestione directory privata, un dominio di directory che non viene fatto girare da un’autorità PTT.



Preamplificatore (Computer)
Sistema che amplifica un segnale portandolo al livello linea.



Preemptive (Computer)
Vedere multitasking.



Preferences (Computer)
Dette anche preferenze. Impostazioni personalizzabili indispensabili per adattare un software alle proprie esigenze di lavoro.



Preferiti (Computer)
Funzione disponibile nei browser per organizzare e memorizzare i siti WEB visitati di frequente. Definisce infatti un elenco di file di pagine Web utitizzati frequentemente. Microsoft Internet Explorer consente di creare e gestire un elenco di questo tipo e di riaccedere facilmente ai siti in esso contenuti.



Prefisso (Computer)
Negli indirizzi Internet, una parte del nome usata per identificare una categoria di sito. Uno dei prefissi più comuni è www, come in www.cocacola.com, per indicare un sito del World Wide Web.



Prefisso aziendale Gs1 (Computer)
Nei codici a barre il prefisso aziendale Gs1 è costituito dal Prefisso nazionale Gs1 e dal Codice proprietario del marchio.



Prefisso nazionale (Computer)
Nei codici a barre è preassegnato da Gs1 alle organizzazioni Gs1 nazionali di codifica. I prefissi di pertinenza di Indicod-Ecr sono quelli che vanno da 80 a 83.



Preset (Computer)
In italiano recedentemente impostati.
Insieme di regolazioni dei vari componenti di un sintetizzatore, gia’ memorizzato o memorizzabile. Di solito si riferisce ai suoni o alle impostazioni preparate dai programmatori della ditta costruttrice del prodotto.



Pressey sidney (Computer)
Psicologo dell’universita’ di Ohio (USA), pioniere dell’istruzione programmata, che nel 1924 ideo’ una macchina, capace di presentare e valutare automaticamente un test. Tale dispositivo, simile ad una macchina da scrivere, presentava materiale di informazione e dava allo studente una scelta di quattro possibili risposte. La macchina registrava il numero delle risposte esatte ed, in caso di errore, si bloccava fornendo un indizio per facilitare la ricerca della risposta esatta.



Preview (Computer)
Anteprima, anteprima di stampa.



PRI (Computer)
Acronimo di Primary Rate Interface. Accesso primario Usa Comprende 23 canali B e 1 canale D.



Prima forma normale (1FN) (Computer)
Prima fase del processo di normalizzazione di un database che stabilisce che ciascun campo di una tabella rappresenti informazioni semplici. Ad esempio, in una tabella Fatture non può esistere un campo Elenco righe fattura. Questa informazione deve essere rappresentata da un’altra tabella. La notazione della Prima forma normale è spesso indicata anche tramite la notazione inglese 1NF (First Normal Form).



Primary Defect List (Computer)
Così è definita la lista dei settori difettosi in un HD.



Primary Domain Controller (Computer)
In ambiente Windows, un server all’interno di un dominio che custodisce il database degli account utente e gestisce l’autenticazione e l’accesso alle risorse di rete.



Principio di Kerckhoffs (Computer)
In crittografia, il principio di Kerckhoffs (conosciuto anche come legge di Kerckhoffs), enunciato per la prima volta da Auguste Kerckhoffs alla fine del 1880, afferma che un crittosistema deve essere sicuro anche se il suo funzionamento è di pubblico dominio, con l’eccezione della chiave. È stato riformulato da Claude Shannon sotto la forma "il nemico conosce il sistema"; in questa forma è chiamato massima di Shannon. È un principio apprezzato da molti crittografi ed è in netto contrasto al principio della sicurezza tramite segretezza.



Print (Computer)
In ambiente DOS comando che invia un file alla stampante.



Print server (Computer)
Server specializzato nella gestione dei lavori di stampa in rete. Il server può essere un computer che condivide una stampante o un apposito dispositivo hardware collegato ad una stampante. Il termine può essere tradotto con Server di stampa.



Printer (Computer)
Stampante.



Priority (Computer)
Priorità, precedenza. Parametro che determina la priorità di interruzione di un dispositivo rispetto ad altri.



Privacy (Computer)
Privatezza, riservatezza. Latino: privatus = separato dallo stato (il contrario di publicus), di un solo individuo, particolare. Per estensione: l’uso, e le leggi relative, di non rendere accessibili alla collettività informazioni che riguardano un singolo.



Private exchange (Computer)
La diffusione di Internet e delle soluzioni applicative ad esso collegate sta cambiando progressivamente il modo di gestire gli approvigionamenti, le lavorazioni esterne e l’intero sistema dei terzisti e dei subfornitori da parte delle imprese. Uno dei modelli che si sta affermando maggiormente nell’ambito di queste nuove forme di gestione degli approvvigionamenti è quello dei private exchange. Si tratta di catene elettroniche chiuse, riservate ad un limitato numero di aderenti per lo scambio di beni e servizi, ma anche per la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti e materiali, riducendo sensibilmente il rischio di trasmettere informazioni utili alla concorrenza. In pratica, le imprese mettono in rete le relazioni con i propri fornitori, magari ampliandone il numero, ma mantenendo una gestione delle stesse in forma privata.



Private key (Computer)
Un file dati che viene assegnato a un singolo individuo ed è utilizzato nella decrittografazione di messaggi precedentemente crittografati attraverso l’impiego della chiave pubblica (public key).



Privilegi di accesso (Computer)
Autorizzazione ad accedere alle cartelle e a modificarle.



PRM (Computer)
Acronimo di Packet Radio Measurement.



PRML (Computer)
Acronimo di Partial Response Maximum Likehood.



PRMD (Computer)
Acronimo di PRivate Management Domain. Dominio di gestione privata, un dominio di gestione MHS fatto girare da un’organizzazione privata. Ogni PRMD deve contenere informazioni di routing per il proprio ADMD origine. In aggiunta a ciò, in base ad un accordo bilaterale, un PRMD può avere anche informazioni di routing MHS per altri ADMD e PRMD.



PRN (Computer)
Identificativo convenzionale di unita’ periferiche, si riferisce alla prima porta parallela. Definisce anche l’estensione del file di output della stampante su file.



Problem solving (Computer)
Soluzione di problemi. Tipologia di software che consente di utilizzare il computer come un potente strumento per la soluzione di problemi di qualsiasi tipo, mediante strategie di tipo "euristico".



Procedura (Computer)
Procedure. Generalmente indica l’insieme sequenziale delle azioni e dei percorsi da intraprendere per la soluzione di un problema.



Procedura guidata (Computer)
Si tratta di utilità che semplificano le procedure di esecuzione delle operazioni più complesse.



Processing (Computer)
Vedere elaborazione.



Processo (Computer)
Programma o parte di programma in esecuzione all’interno di un sistema operativo multitasking (vedi).



Processor (Computer)
Processore, sinonimo di CPU.



Processore (Computer)
Detto anche CPU (acronimo di “Central Processing Unit” ossia “unità Centrale di Elaborazione”) È il “cervello” del computer. Circuito elettronico che macina dati e li elabora consentendo di elaborare informazioni e dati in maniera algoritmica.



Processor interface (Computer)
Dispositivo che serve ad adattare i livelli di segnale tipici del processore ai circuiti esterni ad esso connessi, consentendone sia la corretta comunicazione sia l’adattamento delle eventuali diverse velocità di funzionamento.



Prodigy (Computer)
Servizio di collegamento e fornitura di nozioni on linee su Internet, attivo negli Stati Uniti.



Prodotto a peso fisso (Computer)
Un articolo commerciale prodotto sempre nella stessa versione predefinita (tipo, misura, peso, contenuto, modello, ecc).



Prodotto a peso variabile (Computer)
Un articolo commerciale prodotto sempre nella stessa versione predefinita (tipo, modello, imballaggio, ecc.) che può variare di peso/dimensione per sua natura ovvero essere venduto senza un peso/misura/lunghezza predefinita.



Produttori indipendenti (Computer)
Gli operatori di comunicazione europei che svolgono attivita’ di produzioni audiovisive e che non sono controllati da o collegati a soggetti destinatari di concessione, di licenza o di autorizzazione per la diffusione radiotelevisiva o che per un periodo di tre anni non destinino almeno il 90 per cento della propria produzione ad una sola emittente.



Profilo (Computer)
Così viene definito l’insieme delle impostazioni di un utente specifico. Utilizzando i profili è possibile, agli utenti di uno stesso computer, utilizzare le proprie impostazioni personalizzate quali, a esempio: la combinazione dei colori, screen saver, sfondi ecc.



Profondità di colore (Computer)
Grandezza che fornisce la misura del numero totale di sfumature di colore che è possibile impiegare in un’immagine espresso con un numero che indica i bit riservati a ogni punto. Per sapere quanti colori (sfumature) possono venir visualizzati è sufficiente calcolare 2 elevato al numero di bit; quindi un colore a 8 bit per pixel indica che si possono usare 256 colori diversi, 16 bit (high color) per pixel definiscono 65.536 colori, 24 bit (true color) per pixel definiscono 16,7 milioni di colori. Con 32 bit per pixel si possono invece definire 4 diverse scale di colori a 8 bit ciascuna, utili per il modello CMYK usato nella stampa.



Progettazione ad oggetti (Computer)
Metodologia di progettazione di un’applicazione software che fa uso dei principi fondamentali della programmazione ad oggetti, come l’astrazione, l’encapsulation, l’ereditarietà, ecc. E’ importante sottolineare che non necessariamente una progettazione ad oggetti sottintende una implementazione ad oggetti. La progettazione ad oggetti è detta anche Object Oriented Design.



Progetto (Computer)
Project. Insieme strutturato di risorse, contenuti e metodologie aventi lo scopo di risolvere un problema.



Progetto GNU (Computer)
vedi "GNU Project"



Program change (Computer)
In italiano cambio programma. Controllo Midi che seleziona i timbri dei moduli sonori (v. anche Bank Select)



Program counter (Computer)
Registro della CPU contenente l’indirizzo dell’istruzione corrente. Contatore di programma.



Program segment prefix (Computer)
Area di 256 BYTE abbinata ad un programma quando viene caricato per l’esecuzione. Contiene la command-line usata per attivare il programma stesso ed una serie di informazioni utili al DOS. La funzione 26h (INT 21h) è correlata.




Programma (Computer)
Dal greco: gramma = segno, carattere, scrittura; e pro = prima, dinanzi. Serie di istruzioni strutturate in modo tale da far eseguire ad un calcolatore le operazioni volute, nella sequenza ed al momento desiderato, per ottenere determinati risultati. Viene redatto in un linguaggio specifico in modo che il computer le possa leggere ed eseguire. I tipi di programmi per calcolatori possono essere divisi in: SW di sistema (che fa funzionare il calcolatore), SW di utilità (che facilitano la gestione del sistema) e SW applicativo (che permette di eseguire un lavoro, come ad esempio, i programmi per il trattamento dei testi oppure i fogli elettronici ecc.), SW gestionale (che si occupa della contabilità di un’azienda).



Programma 101 (Computer)
Primo computer da tavolo costruito nel 1967 dalla Olivetti di Ivrea.



Programma di comunicazione (Computer)
Un programma eseguito sul vostro personal computer che vi consente di chiamare altri computer e comunicare con loro. Questi tipi di programmi consentono al vostro computer di fingersi un terminale (ecco perche si par la anche di programmi di emulazione terminale).



Programma di compressione (Computer)
Software utilizzato per comprimere un file affinché occupi meno spazio e risulti più facile il trasferimento.



Programma di controllo (Computer)
Programma software, generalmente contenuto nel sistema operativo, che controlla un particolare dispositivo hardware (generalmente una periferica come una stampante o un mouse).



Programma di controllo per periferica (Computer)
Programma che controlla la comunicazione tra una periferica e il computer. Il file CONFIG.SYS contiene i programmi di controllo che vengono caricati da MS-DOS all’accensione del computer.



Programma didattico (Computer)
Tutorial program. Programma specifico, destinato all’uso in contesti didattici, per l’apprendimento di una materia o di parte di essa. I programmi di dattici possono essere drill & practice, tutorial, problem solving...



Programma di decompressione (Computer)
Software che decomprime file compressi rendendoli leggibili \ utilizzabili.



Programma dimostrativo (Computer)
Demonstration program. Anche Demo. Prototipo che ha lo scopo di dimostrare il funzionamento e le qualita’ di un sistema hardware o di un pacchetto applicativo.



Programma di utilità (Computer)
Utility program. Programma che non ha funzioni applicative ma che semplifica la gestione dell’hardware o del software.



Programma integrato (Computer)
Integrated program. Programma applicativo capace di gestire le funzioni di piu’ programmi specifici nei formati testo, tabella, data base, grafica e di trasferire dati da un ambiente all’altro in modo da ottenere un documento unico.



Programma interattivo (Computer)
Interactive program. Programma (es. videogioco) progettato per l’interazione con l’utente.



Programma lineare (Computer)
Linear program. Sequenza didattica costituita da un insieme di "frame", concatenati in successione logica, che offre un solo itinerario di apprendimento senza alcuna ramificazione. E’ tipico dell’istruzione programmata skinneriana.



Programma oggetto (Computer)
Object program. Il termine indica la traduzione, mediante un assemblatore o un compilatore, di un programma scritto in un linguaggio di alto livello, in un programma scritto in linguaggio macchina.



Programma per computer (Computer)
Serie di istruzioni che consentono ai computer di ottenere un determinato risultato.



Programma principale (Computer)
Main program. Parte principale di un programma che gestisce gli altri sottoprogrammi di cui l’insieme e’ composto.



Programma residente in memoria (Computer)
Terminate and Stay Resident Program. Programma che risiede nella memoria e che rimane attivo anche in co-presenza con un altro programma applicativo.



Programma sorgente (Computer)
Source program. Qualsiasi programma, scritto in un linguaggio di alto livello che, per essere eseguito dal computer, deve essere tradotto in un programma oggetto.



Programmable logic array (Computer)
Vedi PLA.



Programmable read only memory (Computer)
Vedi PROM.



Programmare (Computer)
Definire algoritmi tramite un linguaggio di programmazione in modo che una macchina (per esempio, un computer) possa svolgere un compito automaticamente.



Programmatore (Computer)
Chi svolge l’attività di programmazione. Ovvero persona in grado di ideare e tradurre algoritmi in un linguaggio di programmazione per realizzare programmi.



Programmazione (Computer)
Detta anche Programming. Attivita’ finalizzata a scrivere, mediante i linguaggi di programmazione, programmi eseguibili dal computer, allo scopo di svolgere operazioni utili o per risolvere problemi. Le fasi per la realizzazione di un programma sono: analisi del problema, stesura delle specifiche, definizione dell’algoritmo risolutore, codifica del programma mediante un linguaggio di programmazione, traduzione in linguaggio macchina, collaudo. Il risultato di questa attività è un programma, normalmente eseguito da un elaboratore.



Programmazione a eventi (Computer)
Tecnica di programmazione utilizzata con i linguaggi di tipo visuale.



Programmazione ad oggetti (Computer)
Espressione in genere utilizzata come sinonimo di Programmazione orientata agli oggetti. Modello di programmazione in base al quale un programma è definito tramite l’interazione di entità denominati oggetti. Nato nella seconda metà degli anni 70, è oggi il modello di programmazione più diffuso con diversi linguaggi di programmazione che lo supportano.



Programmazione dichiarativa (Computer)
Paradigma di programmazione secondo cui il programmatore dichiara il problema da risolvere ed i relativi vincoli, lasciando al sistema il compito di trovare una soluzione al problema. Sul paradigma della programmazione dichiarativa si basano linguaggi di programmazione come LISP e Prolog, utilizzati prevalentemente nell’ambito di progetti di Intelligenza Artificiale.



Programmazione funzionale (Computer)
Modello di programmazione nell’ambito del paradigma di programmazione dichiarativa, che propone il modello delle funzioni matematiche come modello di programmazione. Secondo questo modello un programma è una funzione matematica e pertanto è possibile dimostrare proprietà ed imporre vincoli sfruttando ragionamenti matematici. Esempi di linguaggi basati su questo modello sono il LISP e Miranda.



Programmazione imperativa (Computer)
Paradigma di programmazione che prevede l’indicazione di istruzioni da parte del programmatore tese a fornire la soluzione per un determinato problema. La programmazione imperativa è il modello tradizionale e più conosciuto della programmazione. Su di esso si basano i più noti linguaggi di programmazione: C, Pascal, Basic, ecc. La programmazione imperativa è anche nota sotto il nome di programmazione procedurale.



Programmazione logica (Computer)
Detta anche Logic programming. Modello di programmazione nell’ambito del paradigma di programmazione dichiarativa, non algoritmica, che propone il modello della logica matematica come modello di programmazione. Secondo questo modello un programma è una teoria logica (un insieme di proposizioni logiche) e l’esecuzione di un programma corrisponde ad una deduzione logica in cui i fatti ed i problemi da risolvere sono descritti appunto secondo rigorose procedure logiche. La soluzione del problema viene individuata elaborando le informazioni contenute nella base di conoscenza col metodo dell’inferenza (deduzione logica). La programmazione in logica viene utilizzata nell’intelligenza artificiale e nella realizzazione di sistemi esperti. Un classico esempio di linguaggio di programmazione logica è il Prolog.



Programmazione orientata agli oggetti (Computer)
Modello di programmazione in base al quale un programma è definito in base all’interazione e alle relazioni di entità denominati oggetti. Nato nella seconda metà degli anni 70, è oggi il modello di programmazione più diffuso con diversi linguaggi di programmazione che lo supportano. La programmazione orientata agli oggetti è nota anche come Object Oriented Programming (OOP). Proprietà Nella Programmazione ad oggetti, caratteristica di un oggetto rappresentata da una struttura dati associata all’oggetto stesso. Ad esempio, un oggetto che rappresenta un file può avere una proprietà FileName che indica il nome del file.



Programmazione strutturata (Computer)
Tecnica di programmazione nella quale il codice viene diviso in blocchi (funzioni o routine).



Programmazione Top-down (Computer)
Tecnica di programmazione nella quale, prima viene creato uno schema di massima sulle funzioni necessarie per realizzare il programma, e poi viene scritto il codice delle singole routine.



Programmi - dati (Computer)
I servizi di informazione costituiti da prodotti editoriali elettronici, trasmessi da reti radiotelevisive e diversi dai programmi radiotelevisivi, non prestati su richiesta individuale, incluse le pagine informative teletext e le pagine di dati.



Programmi originali autoprodotti (Computer)
I programmi realizzati in proprio dal fornitore di contenuti o dalla sua controllante o da sue controllate, ovvero in co-produzione con altro fornitore di contenuti.



Programmi televisivi e programmi radiofonici (Computer)
L’insieme, predisposto da un fornitore, dei contenuti unificati da un medesimo marchio editoriale e destinati alla fruizione del pubblico, rispettivamente, mediante la trasmissione televisiva o radiofonica con ogni mezzo; l’espressione «programmi», riportata senza specificazioni, si intende riferita a programmi sia televisivi che radiofonici. Non si considerano programmi televisivi le trasmissioni meramente ripetitive o consistenti in immagini fisse.



Progressive scan (Computer)
In italiano scansione progressiva. Il segnale video televisivo a cui siamo abituati è un segnale interlacciato. L’immagine video viene rappresentata quindi in due semiquadri, il primo formato dalle linee dispari il secondo da quelle pari. I normali televisori a tubo catodico lavorano solitamente in modalità interlacciata, visto che storicamente il segnale televisivo è nato in questo formato. Alla scansione interlacciata si contrappone la scansione progressiva, in cui l’immagine viene visualizzata a schermo non come successione di semiquadri ma di fotogrammi completi. La scansione progressiva è utilizzata da tempo dai monitor per utilizzo informatico. Un altro esempio di media progressivo è naturalmente la pellicola cinematografica. La scansione progressiva offre un’immagine più compatta e più dettagliata a parità di linee di scansione ma richiede evidentemente una frequenza di riga doppia rispetto alla scansione interlacciata. Per questo ed altri motivi, a causa dei limiti tecnologici degli anni che hanno visto la standardizzazione dei segnali televisivi, fu scelta la scansione interlacciata. La procedura con la quale si passa da una sequenza interlacciata a una progressiva prende il nome di deinterlacciamento. Un caso particolare è rappresentato dal DVD. Il DVD Video è stato progettato per lavorare in modalità interlacciata, perché la maggior parte delle televisioni del mondo funzionano solo in questo formato. Poiché però il 90% dei dischi DVD contiene materiale di origine cinematografica, si è pensato di permettere al lettore DVD di ricomporre l’immagine originale (vedi deinterlacer) ed inviarla in modalità progressiva in uscita, aumentando significativamente la risoluzione verticale dell’immagine.



Project processing (Computer)
Elaborazione delle informazioni e monitoraggio degli eventi che agevolano la realizzazione di grandi e complessi progetti.



Prolog (Computer)
Acronimo di PROgrammation LOGique o di PROgramming LOGic. Linguaggio di programmazione di alto livello orientato agli oggetti, particolarmente adatto alla programmazione logica per la soluzione di problemi posti dall’intelligenza artificiale e per la realizzazione di sistemi esperti. Concepito in Francia, nei primi anni settanta, da Robinson Colmerauer dell’universita’ di Marsiglia, e’ tra i piu’ potenti linguaggi di programmazione esistenti. Il Prolog e’ un linguaggio essenzialmente dichiarativo, non algoritmico. Nella programmazione il problema viene descritto in fatti e regole in modo rigoroso affinche’ il computer possa dedurre (inferire) la soluzione dalle proprie conoscenze. Non si danno, quindi, "istruzioni" (come negli altri linguaggi imperativi: Basic, Cobol, Fortran. ..), ma "enunciazioni" di fatti che il computer memorizza. Ad ogni interrogazione, da questi fatti noti, il computer puo’, mediante il "motore inferenziale" (algoritmo implementante la metodologia di soluzione dei problemi), dedurre fatti non noti o addirittura nuovi fatti. Per questo viene di norma utilizzato soprattutto nei programmi di intelligenza artificiale che tentano di simulare il funzionamento del cervello umano. Il Prolog e’ relativamente semplice tanto da poter essere utilizzato proficuamente anche dai bambini della scuola di base come strumento didattico per sviluppare semplici concetti di formalizzazione logica e per generare metodi di problem solving.



PROM (Computer)
Acronimo di Programmable Read Only Memory. Memoria a sola lettura e programmabile una sola volta dall’operatore e sulla quale è possibile scrivere una sola volta.



PROM programmer (Computer)
Programmatore di PROM, dispositivo capace di scrivere le informazioni su di una memoria PROM mediante impulsi elettrici.



Prompt (Computer)
In italiano pronto. Messaggio inviato all’utente per segnalare che il computer è pronto, richiede un intervento dell’utente o necessita di informazioni. Messaggio espresso con un simbolo che appare su di uno schermo (Nel sistema operativo DOS il prompt era rappresentato da: "C:\>) per segnalare appunto all’utente che è pronto per ricevere comandi.



Propagation delay (Computer)
Ritardo di propagazione, ritardo che accumula un segnale nell’attraversare un dispositivo logico.



Proporzionale (Computer)
Tipo di stampa in cui caratteri diversi hanno larghezze diverse. Tutte le riviste e i giornali sono stampati con caratteri proporzionali, per facilitarne la lettura. Al contrario, in un tipo a spaziatura uniforme, come in una macchina da scrivere di vecchio modello, tutti i caratteri hanno la stessa larghezza.



Proprietario del marchio (Computer)
Nel sistema dei codici a barre il proprietario del marchio è il responsabile per l’applicazione del codice Gs1 quindi chi effettivamente immette sul mercato un prodotto con il proprio nome o marchio e ne stabilisce quindi la confezione e l’etichettatura.



Proprietary (Computer)
Componenti software o hardware progettati da una casa costruttrice per l’utilizzo di un proprio prodotto.



Prospect (Computer)
Espressione utilizzata come abbreviazione di prospective buyer. Indica un soggetto non ancora cliente, potenzialmente interessato al prodotto o al servizio offerto.



Prospero (Computer)
Filesystem distribuito che permette di create viste multiple all’interno di un insieme di file distribuiti su internet.



Prossimità, sensore
Dispositivo che segnala la presenza di un oggetto e la segnala ad un altro dispositivo. Sensori di prossimità sono spesso utilizzati in linee di produzione per avvisare robot o per instradare oggetti su nastri trasportatori.



Protected mode (Computer)
Uno dei modi di funzionamento dei processori Intel 80286 e superiori. Gli indirizzi usati non corrispondono agli effettivi indirizzi fisici e la CPU può utilizzare diversi meccanismi di protezione per prevenire la distruzione reciproca di più programmi funzionanti in multitask. Vedi anche REAL MODE, VIRTUAL-86 MODE.



Protection Profile (Computer)
(Profilo di Protezione) Documento che descrive le caratteristiche di sicurezza di una classe di prodotti ICT.



Protezione (Computer)
Soluzione elaborata al fine di proteggere i programmi dall’esecuzione di copie non autorizzate oppure per limitare l’accesso ai soli utenti "regolari". Esistono due tipi di protezione: hardware (chiave), software. Nell’informatica la protezione consiste nel prevenire, attraverso opportuni controlli a tempo di esecuzione, che vengano eseguite operazioni illeggittime sugli oggetti di un sistema. I meccanismi di protezione vengono usati per due scopi distinti: - come prevenzione dagli errori dovuti ai guasti, e in questo caso si parla di tolleranza ai guasti; - come salvaguardia da condotte maliziose, per garantire principalmente la confidenzialità, l’integrità e la disponibilità delle informazioni, e in questo caso si parla di sicurezza informatica. Per le finalità della sicurezza informatica sono fondamentali sia le tecniche usate per la tolleranza ai guasti, sia tecniche aggiuntive come la crittografia e l’autenticazione.



Protezione di scrittura (Computer)
Metodo per proteggere i dischetti da cancellazioni accidentali.



Protocol (Computer)
Protocollo standard per la stampa e la gestione dei relativi processi basato sul protocollo IP. Tramite questo protocollo è possibile stampare su stampanti remote tramite Internet. Il protocollo è anche noto con il suo acronimo IPP.



Protocolli di trasmissione (Computer)
Linguaggi di controllo usati nella trasmissione dei dati, vedi protocollo.



Protocollo (Computer)
Detto anche protocol. Insieme di regole e convenzioni concordate che governano il formato e la temporizzazione dello scambio di messaggi per la comunicazione tra due unita’ situate allo stesso livello di due sistemi diversi e collegati con il minor numero di errori possibile. Definisce in pratica il formato standard in cui i dati devono essere trattati e il comportamento adottato da un computer nel momento in cui entra in comunicazione con un altro. Una sorta di Esperanto informatico che si esprime in generale con di una serie di segnali che significano "vai avanti", "ricevuto", "non ricevuto, "perfavore rispedire", "finito" e cosi via. In estrema sintesi regole che consentono a due calcolatori di scambiarsi messaggi attraverso una rete. Il protocollo più comune nel World Wide Web è HTTP. Altri esempi di protocollo sono: TCP/IP, FTP, SMTP, Gopher, Telnet ecc. Vi sono protocolli sincroni e asincroni. I protocolli standard di comunicazione sono definiti dall’OSI. In internet si usa il protocollo TCP\IP. Protocollo di accesso alla rete, anche protocollo di comunicazione. Assicura la cooperazione tra due nodi con capacita’ elaborative, liv.4-6 ISO/OSI. Protocollo di trasmissione, opera al livello 2-3 dell’OSI. Il termine protocollo indica la prima parte dell’URL completo di una risorsa.



Protocollo AAA (Computer)
In telematica, e in particolare nelle reti di telecomunicazione o di computer, un protocollo AAA è un protocollo che realizza le tre funzioni di autenticazione, controllo degli accessi e tracciamento del consumo delle risorse da parte degli utenti. L’espressione protocollo AAA non si riferisce dunque a un particolare protocollo ma a una famiglia di protocolli che offrono, anche in modi diversi, i servizi citati.



Protocollo di rete (Computer)
Nell’ambito delle telecomunicazioni, due o più macchine o host (computer, telefono, stampante, ecc...) possono comunicare tra loro rispettando norme che sono dette protocolli di rete. L’aderenza ai protocolli garantisce che due software in esecuzione su diverse macchine possano comunicare correttamente, anche se sono stati realizzati indipendentemente.



Protocollo di routing (Computer)
I protocolli di routing sono una serie di protocolli che permettono ai router di scambiare informazioni tra loro al fine di costruire delle tabelle di routing che permettano il corretto instradamento dei pacchetti. Tali protocolli sono diversi a seconda che si tratti di router all’interno di uno stesso sistema autonomo (IGP), Interior Gateway Protocol, oppure di router che collegano tra loro più sistemi autonomi EGP, Exterior Gateway Protocol. Per quanto riguarda la prima categoria i protocolli possono essere suddivisi in due classi principali: Distance Vector e Link State. Quelli distance vector ricevono e mandano informazioni riguardo i collegamenti solamente ai router adiacenti mentre i link state li mandano a tutti i router del proprio sistema autonomo.



Prova di posizione e contenuto (Computer)
Chiamate cianografiche o nei sistemi digitali ciano a colori (hardproof).



Prova di stampa (Computer)
La prova di stampa e’ utile al cromista e successivamente al cliente per valutare che le immagini siano fedeli all’originale o all’idea finale del prodotto. Si possono effettuare varie prove in base alla necessita’ di fedelta’ della prova stessa: la stampa dicitale e’ la piu’ veloce da ottenere e la meno costosa ma anche la meno fedele, ottima per la valutazione del prodotto in lavorazione. Alle volte non basta allo stampatore come riferimento colore se non e’ effettuata utilizzando i profili di calibrazione utilizzati dallo stesso stampatore. In alcuni casi si utilizzano ancora i cromalin e la prova di torchio, entrambi vengono effettuati con le pellicole di stampa.



Prove contrattuali (Computer)
Sono prove contrattuali quelle che vincolano le due parti del contratto sul risultato da ottenere. Normalmente vengono sottoposte al cliente per l’approvazione, spesso espressa sotto forma di firma.



Prove non contrattuali (Computer)
Sono prove rappresentative del prodotto che pero’ non sono obbligatoriamente eseguite secondo le Norme e Raccomandazioni delle lavorazioni grafiche oppure secondo le indicazioni dello Stampatore, per cui no se ne puo’ assicurare la copiabilita’ in macchina.



Provider (Computer)
Dal latino: pro-video = provvedo, procuro, vedo in luogo di. Azienda che fornisce servizi di accesso / connessione a Internet. Ovvero colui che provvede a fornire, a pagamento oppure a volte gratis; ma bisogna comunque pagare la compagnia telefonica con la quale ci si collega a lui, i servizi internet ma può anche trattarsi di un fornitore di altri servizi. Infatti per accedere alla rete bisogna essere abilitati presso il provider sottoscrivendo un contratto, anche gratuito, di connessione. Si utilizzano i dati di login per identificare l’utente sulla rete del provider, il quale fa da tramite per raggiungere Internet. Il provider si distingue in Access provider (se fornisce solo l’accesso) e in Service provider (se fornisce anche servizi aggiuntivi come la posta elettronica).



Provider di servizi (Computer)
Organizzazione che offre accesso a internet.



Proxy (Computer)
E’ un elaboratore situato presso un nodo Internet che permette di effettuare servizi di controllo e di ottimizzare il flusso degli utenti connessi. E’ in pratica un sistema di protezione della rete locale dall’accesso da parte di altri utenti Internet. Il server proxy funziona come una barriera di sicurezza tra la rete interna e Internet, impedendo ad altri utenti Internet di accedere alle informazioni riservate della rete interna. Il server inoltre riduce notevolmente il traffico in rete memorizzando localmente nella memoria cache i documenti utilizzati di frequente. Infatti descrive un’espediente studiato per velocizzare la navigazione di alcuni siti. Il server proxy tiene traccia su un grosso disco (cache) degli ultimi siti visitati dagli utenti di un provider in modo da poterli recuperare in locale invece che con l’attivazione di nuove connessioni. Quando qualcun altro cerca di raggiungerlo, il proxy risponde con i file memorizzati.



Proxy server (Computer)
Si tratta di un server che si interpone tra il computer di chi naviga e, ad esempio, una pagina Web. Il suo scopo è duplice: incrementare le prestazioni di navigazione e filtrare la navigazione. Per quanto riguarda il primo aspetto, un server configurato come proxy per l’accesso ad Internet controlla se la pagina richiesta è già stata vistata da qualcuno e, se non è cambiata nel frattempo, la ripropone senza doverla scaricare dal sito remoto. Un proxy può inoltre filtrare le richieste per impedire, ad esempio, ai dipendenti che hanno l’accesso ad Internet di visitare siti o aree particolari.



PRTSC (Computer)
Contrazione di PRinT SCreen. Nei personal computers IBM e compatibili, indica sulla tastiera il tasto "stampa schermo", utilizzato per ottenere l’hard copy delle videate sia di testo che di grafica.



PS (Computer)
Acronimo di Personal System.



PS2 (Computer)
Contrazione di PlayStation 2, è una console a 128-bit prodotta da Sony nel 2000. E’ diventata, in breve tempo, la macchina da gioco più popolare superando i 100 milioni di unità vendute. Definisce anche un tipo di connessione per il collegamento al computer di tastiere e mouse. Chiamata anche porta PS2. il suo uso permette di liberare una porta seriale.



PSDN (Computer)
Acronimo di Packet Switched Data Network.



PSD (Computer)
Tutti i dati creati con il programma di grafica pixel Photoshop, hanno come estensione .psd. Le grafiche di Photoshop consistono di pixels, salvano tutta l’informazione applicata riguardante l’ immagine (dati di notevoli dimensioni) e perdono in qualità se ingranditi. Definisce anche l’acronimo di "Power Spectral Density".



Pseudocodice (Computer)
Codice di programmazione scritto in un linguaggio intermedio tra un particolare linguaggio di programmazione e la normale lingua parlata.



Pseudoistruction (Computer)
Pseudoistruzione, istruzione in linguaggio assembly che fornisce comandi al programma assembler senza essere tradotta in linguaggio macchina.



Pseudoterminale (Computer)
Un terminale fittizio, Telnet lo utilizza per collegarsi ed eseguire i comandi.



PSK (Computer)
Acronimo di Phase Shift Keying".



PSP (Computer)
Acronimo di Program Segment Prefix".



PST (Computer)
Estensione del file creato da Outlook che contiene tutti i messaggi di posta elettronica (inviati e ricevuti), la rubrica e tutto ciò che viene inserito nel programma.



PSTN (Computer)
Acronimo di Public Switched Telephone Network. Sistema di telefonia basato sulla trasmissione di segnali analogici. Indica l’insieme costituito da un sistema di collegamenti telefonici. In pratica si tratta della linea telefonica tradizionalmente basata sulla trasmissione dei dati analogica.



PSU (Computer)
Acronimo di Power Supply Unit. L’alimentatore elettrico presente all’interno del computer



PSW (Computer)
Acronimo di Processor Status Word. Insieme di flags che con il contatore di programma definiscono lo stato corrente del processore.



PTC (Computer)
Tipo di resistore a coefficiente di temperatura positivo. Si contrappone a NTC.



PTI (Computer)
Acronimo di Payload Type Indicator.



PTP (Computer)
Acronimo di Parcel Transfer Protocol. Definisce anche l’acronimo di Peer To Peer.



PTSA (Computer)
Acronimo di Product Term Sharing Array.



PTY (Computer)
Acronimo di Program TYpe.



Public domain (Computer)
In italiano pubblico dominio. Tipo di licenza che concede all’utente qualsiasi libertà di utilizzo, compresa la copia, modifica, distribuzione, ecc. Un programma di pubblico dominio può addirittura essere rivenduto ad utenti ignari della sua gratuità. In altre parole, questi programmi possono essere utilizzati e scambiati senza necessità di autorizzazioni. Si dice di un programma scritto da appassionati che rinunciano a ogni diritto di rivalsa economica su chi lo usa, e anzi incoraggiano la distribuzione della propria opera. Per esempio, lo Stone Soup Group, una banda di matematici, ha scritto Fractint, un popolarissimo programma sui frattali (una famiglia di affascinanti forme matematiche). La documentazione del programma dice chiaramente: "Non vogliamo soldi. I soldi li abbiamo già. Vogliamo ammirazione". I programmi public domain sono liberamente distribuibili.



Pubblicazione elettronica (Computer)
Ogni tipo di documento che può essere memorizzato e consultato in formato elettronico.



Pubblico dominio (Computer)
Equivalente di freeware. L’espressione "pubblico dominio" caratterizza in generale beni - e in particolare informazioni - che non entrano nella proprietà di alcun soggetto individuato. In informatica è un programma assolutamente gratuito e utilizzabile da chiunque, senza alcun limite o obbligo. Un programma di pubblico dominio può addirittura essere rivenduto ad utenti ignari della sua gratuità. In altre parole, questi programmi non hanno autore (non sono coperti da copyright) e possono venire modificati o reinterpretati senza necessità di autorizzazioni.



Public key (Computer)
Un file dati assegnato a una specifica persona ma utilizzabile anche da altri per inviare messaggi crittografati a tale persona. Poiché le chiavi pubbliche non contengono i componenti necessari per decrittografare i messaggi, possono essere liberamente distribuite(vedi chiave).



Publishing (Computer)
Produzione di pubblicazioni tramite l’utilizzo di un elaboratore dati.



Puck (Computer)
Dispositivo di posizionamento, simile al mouse, utilizzato con le tavolette grafiche.



PUK (Computer)
Acronimo di Personal Unblocking Key.



Pull (Computer)
Tecnologia di diffusione delle informazioni in Internet che, al contrario di quella Push (vedi) permette la ricerca interattiva (bidirezionale) dei dati.



Pull down (Computer)
Equivalente di menu a discesa o a tendina.



Pulsante (Computer)
Elemento di una interfaccia grafica che consente all’utente di avviare una elaborazione o scegliere un’opzione. Talvolta è utilizzato il termine inglese Button.



Pulsante d’opzione (Computer)
Elemento di una interfaccia grafica che consente all’utente la selezione di un’unica voce da un insieme di elementi. Un pulsante di opzione si presenta spesso come un cerchio bianco con associata una descrizione. L’elemento selezionato contiene in genere un punto all’interno del cerchio. Esistono tuttavia altre modalità di rappresentazione. Sono spesso utilizzate le espressioni inglesi alternative Option button e Radio button. Sottomenu Menu visualizzato in corrispondenza della selezione di una voce di un altro menu. Nella realizzazione di menu complessi si organizzano le varie voci secondo un ordine gerarchico in sottomenu di diversi livelli.



Pulsanti (Computer)
Oggetti nelle pagine WEB su cui si può fare click per attivare un’azione; fra i vari tipi di pulsanti vi sono le caselle di selezione, i pulsanti di navigazione, i pulsanti di opzione.



Pulse (Computer)
Vedere impulsi.



Punch (Computer)
Perforare, registrare mediante perforazione.



Punch In / Out (Computer)
Tecnica di registrazione che consente di entrare ed uscire dal modo Rec in maniera automatica o manuale senza uscire mai dalla funzione di play.



Puntare (Computer)
Fornire l’indirizzo di una locazione di memoria.



Puntatore (Computer)
Variabile o registro che fornisce l’indirizzo di una locazione di memoria o di un’altra variabile. Informazione logica che fornisce la collocazione di un dato all’interno di un supporto per la memorizzazione di dati. Definisce anche un elemento direzionabile sullo schermo, normalmente rappresentato da una freccetta o altro simbolo, che si muove sullo schermo in sincronia con i movimenti del mouse. Definisce inoltre un indirizzo (URL) racchiuso nei dati per specificare la posizione dei dati in un altro record o file. Un collegamento ipertestuale è un esempio di puntatore.



Punti nodali (Computer)
I punti nodali servono in un programma di grafica vettoriale (per es. Corel Draw o Adobe Illustrator) a modificare delle curve.Con il supporto dei punti nodali le curve possono essere ricondotte alle forme desiderate.



Punti per pollice (Computer)
Vedere DPI.



Punto (Computer)
In inglese dot, è l’unità di misura della dimensione dei caratteri. Un punto corrisponde a 1/72 di pollice.



Punto a punto (Computer)
Linea che collega direttamente due terminali senza alcun passaggio intermedio.



Punto di accesso (Computer)
L’entità che gestisce l’accesso al mezzo nelle reti IEEE 802.11b con architettura ad infrastruttura.



Punto di vendita (Computer)
vedi PdV, P.V., P.O.P. (Point of Purchase). Punto terminale della filiera dove il prodotto viene offerto al consumatore finale. In pratica definisce il classico negozio. E’, infatti, un esercizio commerciale in cui si vende della merce di varia natura. Esistono vari tipi di negozio specializzati nella vendita di articoli di vario genere.



Push (Computer)
In italiano spinta. Tecnologia che consente l’invio di dati ed informazioni a un utente collegato a Internet, senza che l’utente stesso ne abbia fatto specifica richiesta. In pratica un metodo di diffondere i dati del Web in cui i siti, invece di aspettare che siano gli utenti a visitarli, mandano automaticamente le proprie pagine Web agli utenti che hanno fatto richiesta di questo servizio. Questo sistema consente di avere collegamenti diretti e preferenziali con alcuni fornitori di servizi (vedere webcasting e Information push).



Push down store (Computer)
Memoria con una organizzazione di tipo lifo.



Push model (Computer)
Vedi Webcasting.



Push - pull (Computer)
Amplificatore in Classe B che utilizza una coppia di elementi attivi per canale, un transistor amplifica la parte positiva del segnale, l’altro quella negativa. Il nome (spingere-tirare) deriva dall’analogia legata al flusso di corrente, uno dei transistor “spinge” la corrente attraverso il diffusore, l’altro la “tira”.



Push technology (Computer)
Un modo utilizzato sul Web per inviare informazioni da un sito senza che il destinatario lo visiti. Questo tipo di tecnologia permette di iscriversi a canali di informazione che inviano automaticamente sul vostro computer gli aggiornamenti. Vedere anche Canale.



PVC (Computer)
Acronimo di Permanent Virtual Channel.



PVI (Computer)
Acronimo di Photo Voltaic Isolator.



PVM (Computer)
Parallel Virtual Machines. Macchine parallele virtuali.



PVP (Computer)
Acronimo di Packet Video Protocol.



PWM (Computer)
Acronimo di Pulse Width Modulation. La modulazione PWM, o modulazione a larghezza di impulso, è in questo contesto una tecnica per la visualizzazione dell’immagine utilizzata nei display al plasma e DLP. Semplificando, un pixel di un certo livello di luminosità viene in realtà rappresentato attraverso una serie di impulsi luminosi intermittenti; a seconda della loro durata si simula un dato livello di luminosità. In pratica un pixel anzi di essere sempre acceso con un certo livello di intensità luminosa, si accende e si spegne con una frequenza opportuna. Sarà poi l’occhio (o meglio la persistenza sulla retina) a mediare questi impulsi creando l’illusione di un certo livello luminosità.



Pword (Computer)
Insieme di sei byte. Usata per memorizzare un indirizzo "far" nei +386 in protected-mode (un segmento selettore di 16-bit e un offset di 32-bit), o una variabile "real" in TurboPascal.



PXE (Computer)
Acronimo di Preboot eXecution Environment.



PXP (Computer)
Acronimo di Program modeling eXternal Process.



Python (Computer)
Python è un linguaggio di programmazione object oriented nato nel 1990 ad Amsterdam orientato agli oggetti sviluppato da Guido van Rossum come progetto Open Source. Le sue caratteristiche sono quelle di essere un linguaggio interpretato, interattivo, e Object Oriented. Il Python dispone di moduli, classi, eccezioni, un livello molto alto di tipi di dati dinamici, e scrittura dinamica. Lo si può usare su Unux, Windows, OS/2, Mac, Amiga, e altre piattaforme. Inoltre è usabile liberamente, ridistribuibile e usabile anche per fini commerciali. La programmazione scritta con Python risulta essere inoltre molto compatta e leggibile se paragonata a una equivalente scritta in C o C++. Python è stato usato fin dagli inizi, ed è usato tutt’ora, per la programmazione di Google: uno dei più importanti motori di ricerca.



 

 

P (Marketing e Pubblicità)

Marketing - Pubblicità - Cartellonistica





Pacco abbinato (Marketing e Pubblicità)
Detto anche randed deal o anche randed pack. Due o più confezioni dello stesso prodotto offerte insieme con una riduzione di prezzo.



Pack shot (Marketing e Pubblicità)
Immagine della confezione del prodotto presentato nell’annuncio.



Package (Marketing e Pubblicità)
Traducibile con inserto. L’insieme di tutti gli elementi che compongono un’offerta via direct mail o anche ogni elemento promozionale incluso in una spedizione di prodotto. Quest’ultimo può essere relativo a prodotti differenti o sostitutivi della stessa società o a prodotti e servizi di altre ditte.



Packaging (Marketing e Pubblicità)
Dall’inglese to pack imballare, impacchettare, in italiano imballaggio, imballo, confezione o studio della confezione. Attività volta allo studio, alla progettazione e alla realizzazione della confezione di un prodotto che lo protegga e lo vesta in modo appropriato, consentendogli di raggiungere il consumatore e comunicargli, insieme agli altri elementi del mix comunicazionale, di essere la giusta risposta ai suoi bisogni. Elemento di estrema importanza per la differenziazione e la personalizzazione del prodotto oltre che per la sua distribuzione fisica e la sua esposizione nei punti vendita. Il packaging consente una politica di marca, è indispensabile veicolo per la fornitura di alcuni servizi impliciti al consumatore quali l’informazione sul prodotto e una migliore possibilità di conservazione. È uno strumento per comunicare stimoli al consumatore sul punto vendita e per spingerlo all’acquisto. Definisce per estensione la veste esterna del prodotto come è presentata nel punto di vendita (busta stampata, scatola ecc.) e tutto l’insieme degli elementi e materiali usati per confezionare il prodotto (struttura, etichetta e imballaggio) usati per diffondere il prodotto, per proteggere merci da fattori fisici e atmosferici, per favorire il riconoscimento del prodotto da parte del consumatore e per rendere più semplici sia trasporti che gestione delle scorte. La progettazione dell’immagine della confezione è fondamentale, poiché il prodotto viene acquistato e consumato non solo per le sue caratteristiche intrinseche ma anche per le connotazioni valoriali e simboliche che gli sono state associate, e queste sono veicolate, in buona parte, proprio dalla confezione. Spesso la confezione è la prima responsabile di quella che viene definita attrazione d’acquisto. Il suo ruolo è andato aumentando con la diffusione del self-service perché uno strumento per comunicare stimoli al consumatore proprio sul punto di vendita e quindi la percezione dello stimolo può provocare immediatamente l’acquisto. La confezione del prodotto infatti non ha solo scopi tecnici, ma anche obiettivi di marketing e di immagine. E’ diventato un elemento non secondario del marketing mix, in quanto svolge la funzione di comunicare alla clientela la natura, la qualità e le caratteristiche del prodotto. Funge da elemento di richiamo per il consumatore, suscitando nelle sue rappresentazioni mentali sensazioni, suggestioni ed emozioni che condizionano inconsciamente, influenzano e inducono all’acquisto. Per questo esistono rischi connessi al cambiamento della confezione. Il packaging può essere, in estrema sintesi, distinto in tre parti: la struttura, l’etichetta, l’imballaggio esterno. Lo studio del packaging comprende lo studio dei materiali, analisi dei problemi propri della geometria piana e solida, analisi dei volumi e disegno delle superfici, studio delle forme, dei colori, del lettering, sia per la differenziazione e la personalizzazione del prodotto, sia per la sua distribuzione ed esposizione fisica nei punti vendita, sia per la sua utilizzazione pratica finale da parte del consumatore. La progettazione dell’immagine della confezione è fondamentale poiché il prodotto viene acquistato e consumato non solo per le sue caratteristiche intrinseche, ma anche per le connotazioni valoriali e simboliche che gli sono state aggregate e queste sono veicolate in buona parte proprio dalla confezione. L’80% dei consumatori orienta i propri acquisti esaminando il prodotto (confezionato) nel punto vendita. Il packaging è spesso l’unico elemento di distinzione tra prodotti altrimenti simili. Il packaging, secondo i desideri espressi dal consumatore deve: comunicare, proteggere il prodotto, salvaguardare l’identità del prodotto, attirare l’attenzione in pochi secondi, informare sul contenuto e la scadenza, possedere una convincente proposta d’acquisto, facilitare la vendita con un aspetto suggestivo e attinente al prodotto. Fasi della Metodologia progettuale : 1) analisi e apprendimento del briefing; 2) antropologica, glottologica, censimento delle immagini della concorrenza; 3) design del packaging, ricerca della forma, studio ergonomico, scelta dei materiali, studio del lettering, analisi dei colori, scelta di illustrazioni e fotografie, verifica della modularità e dell’effetto di accumulazione. Il packaging consente una politica di marca, è indispensabile veicolo per la fornitura di alcuni servizi impliciti al consumatore quali l’informazione sul prodotto e una migliore possibilità di conservazione. Il packaging può essere in alcuni casi anche veicolo di messaggi pubblicitari o di proposte di promozione.



Packaging test (Marketing e Pubblicità)
Analisi della funzionalità delle confezioni allo scopo di valutarne la rispondenza agli obiettivi di MKT.: praticità, peso, forma, colore ecc..



Packing (Marketing e Pubblicità)
Imballo, imballaggio, imballo per il trasporto. Termine utilizzato per indicare l’imballaggio esterno realizzato per contenere i prodotti durante il il trasporto e che, solitamente, al contrario del packaging, non appare al consumatore finale bensì al rivenditore. La realizzazione degli imballi è il risultato del rapporto tra funzionalità e costo di fabbricazione, connessi al valore della merce trasportata e alle necessarie precauzioni che essa richiede. Oltre alla protezione e alla conservazione del prodotto, il packing deve facilitare l’identificazione, il contenuto, la provenienza e riportare tutte le indicazioni di legge relative alla lavorazione e al trasporto.



Packshot (Marketing e Pubblicità)
Visualizzazione della confezione di un prodotto su un annuncio pubblicitario, un cartello o altro materiale per il punto di vendita. In uno spot, è un codino in cui viene esibito il prodotto pubblicizzato vestito della propria confezione.



Pad (Marketing e Pubblicità)
Termine americano per indicare il tampone di ovatta o di cotone idrofilo utilizzato in diverse tecniche grafiche per particolari effetti di sfumato, di texture, ecc.



Page facing summary (Marketing e Pubblicità)
Pagina di fronte al sommario.



Pagerank (Marketing e Pubblicità)
E’ un vero e proprio algoritmo creato da Google per misurare l’importanza di un sito o di una pagina web. E’ infatti un valore numerico che Google attribuisce ad ognuna delle pagine web conosciute dal motore di ricerca e tale algoritmo dà estrema importanza alla Link Popularity del sito. Il Page Rank è calcolato conteggiando, sia la quantità dei link esterni verso un determinato sito web, sia valutando la qualità (intesa come grado si pertinenza rispetto all’argomento trattato) degli stessi link, peraltro influiscono anche i link del sito preso in considerazione che ha verso siti esterni. Il nome del PageRank deriva dal fatto che e un sistema di "rank" progettato in parte da Larry Page, uno dei fondatori di Google.



Page shopping (Marketing e Pubblicità)
Pagina di pubblicità in cui sono presenti più aziende inserzioniste.


Page view (Marketing e Pubblicità)
Richiesta di una pagina Web che esprime anche il numero di volte in cui e stato potenzialmente visto l’annuncio in essa contenuto. ll Page View definisce appunto la visione della pagina e quando al suo interno è posizionato un annuncio, esprime anche il numero lordo di volte che un annuncio è stato potenzialmente visto da un utente.



Pagina (Marketing e Pubblicità)
Documento in linguaggio Html che contiene testo, immagini, suoni e altri oggetti. Una o più pagine formano un sito. Le pagine possono essere statiche o dinamiche. Solitamente un sito è composto da più pagine e quella di ingresso si chiama "home page" ed è la ’’vetrina’’ del sito, i cui accessi misurano il traffico diretto al sito. In tipografia descrive la facciata del foglio. Una delle due facce di ognuno dei fogli che costituiscono un libro, un quaderno, un opuscolo e simili.



Pagina al vivo (Marketing e Pubblicità)
La pagina intera, senza margine. Stampa che copre tutta la superficie del formato di una pagina.



Pagina bersaglio (Marketing e Pubblicità)
E’ la pagina di destinazione di un link ipertestuale di un banner o di un annuncio pubblicitario che può portare a una singola pagina o alla home page del sito promosso o gestito dell’azienda inserzionista.



Pagina doppia (Marketing e Pubblicità)
Detta anche paginone, due pagine una di fronte all’altra in cui la composizione è continua come si trattasse di un’unica pagina.



Pagina web (Marketing e Pubblicità)
Documento in linguaggio Html contenente testo, grafica, immagini, suoni, link, banner.



Paginone (Marketing e Pubblicità)
Detta anche pagina doppia indica due pagine affiancate in una rivista.


Paid link (Marketing e Pubblicità)
Link a pagamento. Testo pubblicitario inserito in una pagina web collegato ipertestualmente al sito della pagina dell’azienda committente.



Paint (Marketing e Pubblicità)
Termine con il quale viene a volte indicata la grafica di tipo raster.



PAL (Marketing e Pubblicità)
Acronimo di Phase Alternation by line. Standard televisivo a 625 righe adottato in Italia.



Palinsesto (Marketing e Pubblicità)
Programmazione, di solito settimanale, delle trasmissioni televisive e radiofoniche. Indica la posizione degli spazi pubblicitari ed è perciò fondamentale per la pianificazione dei mezzi.



Pallet (Marketing e Pubblicità)
Strutture di legno, cartone o plastica per depositare prodotti. Generalmente basamento di legno o di metallo (pedana di legno sostenuta da una struttura in ferro) destinato a sostenere merci confezionate per il trasporto o lo smistamento. Sono oggetti che si caratterizzano per la loro praticità; sono infatti strutturate con un un piano di carico rialzato tale da poter essere spostate con facilità da apposite macchine elevatrici: le merci vengono caricate in pila sui pallet, indi trasportate, scaricate e consegnate ai destinatari senza che siano più rimosse. La loro movimentazione viene effettuata mediante muletto, transpallet, carrelli elevatori, picchi di carico o gru. Sono prodotti in dimensioni normalizzate di dimensioni fisse (cm 80x120= Europallet, cm 60x80= Minipallet, cm 40x60= Quarto di pallet) secondo i volumi disponibili nei vari sistemi di trasporto (automezzi, container, navi, aerei, ecc.).



Pallettizzazione (Marketing e Pubblicità)
I singoli beni vengono di solito inscatolati e depositati sul pallet (raggruppamenti omogenei su specifiche piattaforme), per essere poi prelevati o trasportati. I vantaggi della pallettizzazione sono: stabilità e compattezza delle scorte, massima riduzione dello spazio utilizzato, possibilità di un rapido controllo visivo, possibilità di un rapido spostamento, mediante elevatori manuali o a corrente elettrica.



Pamphlet (Marketing e Pubblicità)
Opuscolo di poche pagine. Può essere un prodotto stampato su entrambi i lati di un unico foglio di carta, piegato in due metà in tre parti o in quattro (leaflet); oppure può essere costituito da un numero limitato di pagine ed impaginato come un libro (secondo le direttive dell’unesco, per essere considerato un pamphlet deve avere dalle 5 alle 48 pagine, senza contare la copertina). il contenuto è vario, a seconda delle necessità del marketing, e sono importanti perchè non costa tanto produrli e sono facili da distribuire ai clienti.



Pancia (Marketing e Pubblicità)
Asta curva che racchiude uno spazio all’interno di un carattere, ad es.: il rigonfiamento della P.



Panel (Marketing e Pubblicità)
Nelle ricerche empiriche e nelle indagini di mercato, il panel è il gruppo fisso di individui (famiglie, consumatori, esperti) che si prestano ad essere intervistate per una rilevazione di comportamenti, atteggiamenti, ecc. formando così oggetto di indagine statistica comportamentale. In pratica indagine continuative e periodiche sui consumi che esplora, rilevando dati e formando statistiche, famiglie, negozi o singoli consumatori. Il panel famiglie, ad esempio, si fonda di solito sui diari che le massaie aderenti compilano, e spediscono all’istituto con frequenza settimanale. Il panel negozi si fonda su rilevazioni mensili o bimestrali, compiute da un auditor, tendenti a verificare, per ciascun tipo, marca e confezione di prodotto due elementi base: le scorte al momento della rilevazione e gli acquisti del dettagliante nel periodo precedente la rilevazione.



Paniere di bisogni (Marketing e Pubblicità)
Indica l’insieme dei vantaggi / benefici da proporre al consumatore, che possono essere di natura economica (risparmio di costi / tempo) o di natura psicologica (senso di gratificazione, sicurezza di sé, senso di appartenenza ad un gruppo di riferimento, ecc.) e possono essere collegati ad elementi sia tangibili (resistenza del materiale, comodità d’uso, facile reperibilità, alte prestazioni, ecc.) che intangibili (immagine/notorietà della marca, esclusività del prodotto, ecc.). L’identificazione del paniere serve a definire la strategia di posizionamento e l’immagine che si vuole affermare.



Pannelli (Marketing e Pubblicità)
I pannelli, provvisori o permanenti, sono una utile soluzione per l’arredo di aree espositive ed interni con il proprio brand o con immagini ad hoc.



Panorama o paesaggio (Marketing e Pubblicità)
Pagina stampata in orizzontale, contrapposta a ritratto, pagina stampata con orientamento verticale.



Pantografia (Marketing e Pubblicità)
Tagliare o disegnare ricalcando da un disegno piccolo una sagoma grande.



Pantone (Marketing e Pubblicità)
Tabella commerciale delle gamme di colore creata dalla Pantone® e quasi praticamente ovunque adottata come standard. In pratica un sistema di codifica del colore ideato da Letraset e brevettato nel 1962. L’identificazione dei colori avviene attribuendo un codice numerico invece che con le percentuali dei componenti base, come CMYK. Conosciuto anche come PMS, acronimo di Pantone Matching System (sistema di corrispondenza Pantone). Permette la stampa di un singolo colore (al campione) senza dover stampare necessariamente in quadricromia. E’ composto da un catalogo di campioni in cui a ciascuno dei 500 colori presentati è assegnato un numero. I colori pantone sono raggruppati in librerie utilizzabili da tutti i principali programmi di grafica e di impaginazione. Un colore Pantone è anche definito come Spot color o tinta piatta.



Pantone Matching System (Marketing e Pubblicità)
Sistema di identificazione dei colori per la stampa, noto anche semplicemente come Pantone o PMS.Il sistema si basa su un catalogo di campioni di colori a ciascuno dei quali è assegnato un numero. Questo meccanismo assicura la massimafedeltà dei colori in fase di stampa. Il nome deriva dalla società che ha ideato e brevettato il sistema.



Pantone, scala pantone (Marketing e Pubblicità)
Campionario di colori internazionale usato per referenza nella definizione di un colore.



Paragrafi a linea (Marketing e Pubblicità)
Paragrafi senza rientro del capoverso, tutto il testo si trova sullo stesso allineamento.


Paragrafo (Marketing e Pubblicità)
Nell’editoria tradizionale il termine indica parte di un capitolo, in genere contrassegnato da un titolo; in DTP il termine indica, più frequentemente, un blocco di testo, composto da uno o più periodi, compreso tra due comandi di ritorno a capo. A ogni paragrafo, in un programma a style - sheet (vedi), sono attribuite caratteristiche tipografiche particolari.



Parole chiave (Marketing e Pubblicità)
E’ una parola o breve stringa di parole (solitamente formata da un minimo di 2 ad un massimo di 4) che viene utilizzata dagli utenti tramite i motori di ricerca per ricercare in rete determinati prodotti, servizi o oggetti di loro interesse. Per un buon inserimento sui motori, e in particolare per un buon posizionamento sui motori di ricerca è fondamentale la scelta delle giuste Parole Chiave.



Partenariato (Marketing e Pubblicità)
Diffusosi precedentemente in Francia ed ora anche in Italia, questo contratto non codificato consiste in una "associazione" tra imprese totalmente indipendenti, le quali s’impegnano a svolgere un’attività commerciale sotto una medesima insegna e con un’esclusiva territoriale. In pratica si tratta di un accordo raggiunto tra due o più soggetti che vengono identificati come "partner", cioè associati, in una determinata attività o nello sviluppo di un progetto comune. La collaborazione tra persone e organizzazioni che lavorano in uno stesso settore ma in Paesi diversi è spesso un pre-requisito per il finanziamento di progetti da parte dell’Unione Europea. Tale collaborazione rafforza infatti la coesione economica e sociale tra i diversi Stati membri e genera un più alto valore aggiunto delle diverse attività anche se soprattutto adottata nel settore dei servizi.



Partnership (Marketing e Pubblicità)
Termine utilizzato quando più persone o gruppi cooperano per il raggiungimento di uno stesso obiettivo comune. Ad esempio un gruppo di imprese associate nel fornire al cliente un pacchetto di servizi completo per le necessità della propria azienda. Un’altra forma di partnership è la comakership tra cliente e fornitore. Un’impresa con una pertnership molto accentuata si definisce impresa-rete.



Passaggio fluido (Marketing e Pubblicità)
Passaggio cromatico senza soluzione di continuità dal chiaro allo scuro o da un colore a un altro.



Passatoia (Marketing e Pubblicità)
Definisce un tappeto per pavimento con impresso il messaggio pubblicitario. Definisce anche l’adesiva per passatoia con messaggi pubblicitari oppure uno zona del pavimento sensibile al passaggio per comandare suoni, movimenti, ecc. in una esposizione.



Passed for the press (Marketing e Pubblicità)
Detto anche approvato per la stampa, cioè per la pubblicazione sugli organi di stampa.



Passepartout (Marketing e Pubblicità)
Di oeigine francese. Cornice di carta o cartone, amovibile, che viene posta su un’immagine grafica, fotografica o pittorica per: coprire parti non essenziali; cambiare il taglio visivo; proteggere il lavoro; incorniciare «in pulito» l’elaborato.



Paste - up (Marketing e Pubblicità)
vedi esecutivo



Patinata (Marketing e Pubblicità)
Tipo di carta spaciale con un particolare tipo di finitura superficiale con utilizzo di gesso che ne accentua la levigatezza e la lucentezza, vedi carta. Il termine è anche usato per ogni scritta inserita su un disegno.



Patronage (Marketing e Pubblicità)
Continuazione o ripetizione dell’acquisto.



Pattern (Marketing e Pubblicità)
Modello, campione o anche disegno, trama



Pay Off (Marketing e Pubblicità)
Breve frase che riassume e conclude un annuncio pubblicitario, una specie di firma che accompagna il marchio di un’azienda o di un prodotto in una campagna pubblicitaria e le rende riconducibili alla stessa strategia. In poche parole racchiude il significato del messaggio che si vuole trasmettere agli utenti ed in genere è l’elemento che identifica in modo continuativo l’azienda o il prodotto che si vuole far memorizzare al consumatore. il payoff è presente in quasi tutti gli annunci della campagna publicitaria ed è utilizzato e mantenuto nel tempo per dare continuità ad una campagna con annunci diversi, per dare l’idea chiave o associativa del prodotto, per esaltare una ricompensa, per facilitare il ricordo anche per mezzo di rime, allitterazioni, ritmi, diversificare il prodotto dalla concorrenza, attrarre, e a volte incuriosire richiedendo al lettore la conclusione del messaggio. Compare solitamente in basso a destra sotto il marchio. (ad es. Dove c’è Barilla c’è casa)



Pay per Click (Marketing e Pubblicità)
Pubblicità on-line, fatta per mezzo di inserzioni di spot pubblicitari nella sezione sei siti sponsorizzati. E’ la più recente modalità di pagamento per ottenere pubblicità sul web. Il servizio di norma prevede l’acquisto di un numero di click che è decrementato man mano che gli utenti cliccano su un link o un banner. Alcuni motori di ricerca stanno adottato questa strategia di vendita, richiedendo un tot per ogni click ottenuto. Infatti i circuiti di Pay per Click più efficienti sono quelli offerti dai principali Motori di ricerca che consentono la visualizzazione degli annunci nelle prime pagine degli esiti delle ricerche effettuate dagli utenti.



Pay per impression (Marketing e Pubblicità)
Servizio di sponsorizzazione di un sito web su siti esterni. Il pagamento è relazionato alle impression, cioè alle visualizzazioni dell’annuncio, e sono indipendenti dai click ricevuti dall’annuncio.



Pay per include (Marketing e Pubblicità)
Nel linguaggio dei motori di ricerca: pagare per farsi visitare dallo spider del motore di ricerca scelto. Anche alcune directory come Virgilio, hanno scelto la strada dell’inserimento a pagamento.



Pay per Inclusion (Marketing e Pubblicità)
Questo servizio implica l’inserimento su di un motore di ricerca a pagamento. Generalmente l’inserimento a pagamento offre determinate garanzie: prima di tutto la certezza di essere inseriti negli indici del motore di ricerca, in secondo luogo i tempi con cui avviene l’inserimento e infine l’aggiornamento continuo dei contenuti.


Pay per lead (Marketing e Pubblicità)
L’inserzionista paga un costo unitario per ogni contatto diretto con un visitatore che clicca sul banner e arrivando nella pagina bersaglio rilascia informazioni all’inserzionista (ad esempio riempiendo una form).



Pay per rank (Marketing e Pubblicità)
Modalita utilizzata dai motori di ricerca per listare i siti che hanno pagato un bid per essere nelle prime posizioni.



Pay per sale (Marketing e Pubblicità)
Modalità di acquisto e pagamento della pubblicità on line. L’inserzionista paga una tariffa unitaria per ogni vendita generata on line grazie alla visualizzazione dell’annuncio pubblicitario. Particolarmente diffuso nei programmi di affiliazione. (es. Amazon.com).



Pay per view (Marketing e Pubblicità)
La modalità di acquisto e pagamento della pubblicità on line più diffusa. L’inserzionista paga una tariffa unitaria per ogni visualizzazione del banner.



PDCA (Marketing e Pubblicità)
Acronimo di Plan Do Check Action. Suddivisione di un intervento di miglioramento in quattro macrofasi: pianificazione, realizzazione, verifica, azione (plan, do, check, action). Tali fasi nella concezione di Deming costituiscono un ciclo continuo, ripetibile a catena. Tra la fase di pianificazione e quella della realizzazione si inserisce il ciclo ADT.



PDF (Tipografia)
Acronimo di Portable Document Format. Un formato di file della Adobe Systems per la visualizzazione e la stampa di documenti contenenti testo e immagini, usato dal programma Acrobat. I file di questo tipo sono riconoscibili dall’estensione .pdf. Formato messo a punto da Acrobat per consentire che i documenti creati con svariate applicazioni possono essere aperti e letti anche da chi non possiede i software con i quali sono stati creati. E’ l’ideale per diffondere documenti conservando l’impostazione originale, senza doversi preoccupare dei programmi e delle piattaforme (Linux, Macintosh, Windows...) di destinazione. Per leggere un documento in .pdf bisogna avere il software Acrobat Reader, che si può scaricare gratuitamente dal sito di Adobe. (www.adobe.com).



PDL (Marketing e Pubblicità)
Acronimo di Page Description Language, linguaggio di descrizione della pagina. Linguaggio di programmazione che dispone di un insieme di funzioni e comandi per il disegno di testo e immagini grafiche sulla pagina, tipicamente di una stampante laser. Il file di testo contenente il PDL è generato da un programma di desk top publishing e viene elaborato da uno specifico interprete che pilota la stampante. Il PDL più conosciuto è il PostScript.



PdV - PV (Marketing e Pubblicità)
Vedere punto vendita.



Peack time (Marketing e Pubblicità)
Orario di massimo ascolto televisivo rappresentata dalla fascia di tempo in cui l’audience raggiunge i valori più alti.



Pedana (Marketing e Pubblicità)
Termine usato nella Grande Distribuzione per indicare un basamento in legno posizionato generalmente fra due gondole, per esporre prodotti.



Pedice (Marketing e Pubblicità)
Lettere, numeri o simboli in corpo più piccolo del testo poste sotto l’allineamento inferiore dell’occhio, ad es.: H2O.



Pee off label (Marketing e Pubblicità)
Etichetta autoadesiva che si stacca dal mailing e si applica al buono d’ordine.



Peek time (Marketing e Pubblicità)
Prime time, prima serata, fascia oraria televisiva o radiofonica di maggior ascolto in cui l’inserzione ha il prezzo più alto.



Peg board (Marketing e Pubblicità)
Nella grande distribuzione definisce il pannello murale traforato per esposizione di prodotti tramite appositi uncini.



Pellicola di cellulosa (Marketing e Pubblicità)
Pellicola plastica ricavata da pura polpa di legno che ne favorisce la trasparenza. Offre una barriera poco resistente al vapore acqueo. Spesso è ricoperta ed usata nelle confezioni di biscotti ecc.



Pellicolatura (Marketing e Pubblicità)
Applicazione di una pellicola trasparente e brillante ad un supporto cartaceo per proteggerne e migliorarne l’aspetto.



Penetrazione (Marketing e Pubblicità)
Grado di efficacia del messaggio pubblicitario in termini di impatto sul pubblico. Ovvero capacità di un veicolo di raggiungere il target. E’ espressa dal rapporto percentuale tra audience utile e audience totale del veicolo, ovvero la percentuale degli individui raggiunti da un messaggio pubblicitario rispetto al target totale.



Percezione (Marketing e Pubblicità)
La percezione è quel processo attraverso cui un individuo seleziona, organizza e interpreta stimoli e informazioni per ottenere una visione del mondo dotata di senso.



Performance (Marketing e Pubblicità)
Termine generico che designa un risultato di notevole rilievo conseguito da un’azienda o da altra organizzazione nell’arco di un certo periodo di tempo. La locuzione può essere riferita a diversi oggetti: quota di mercato, costi, personale, produttività, responsabilità gestionale, risultati in genere.



Permission based (Marketing e Pubblicità)
Termine inglese per indicare l’azione di un navigatore che, iscrivendosi ad una mailing list o ad una newsletter, concede il permesso al proprietario di un sito Internet di inviare materiale informativo o pubblicitario nella propria casella di posta elettronica.



Permission marketing (Marketing e Pubblicità)
Il permission marketing è più una filosofia di comunicazione che una tecnica di marketing. Consiste nel richiedere e ottenere in anticipo, dai consumatori che si vogliono raggiungere, il permesso di inviare loro informazioni sul prodotto o servizio che si vuole vendere. Infatte indica una politica di marketing che opera solo previa esplicita permesso da parte del consumatore di ricevere comunicazioni commerciali. Il permission marketing è definito dal suo ideatore, Seth Godin, una strategia di marketing che ha l’obiettivo di ottenere dal consumatore il permesso di comunicare con lui. Avere il suo permesso garantisce che il consumatore presti maggiore attenzione al nostro messaggio. Tipico esempio sono le "Opt-in" email, quelle email, cioè, che sono state "Opted in", cioè accettate in anticipo compilando un modulo con cui si dà l’OK a riceverle e a ricevere futuri messaggi. E’ una tecnica tipica dell’Emarketing, opposta al cosiddetto "Interruption Marketing", in cui la comunicazione pubblicitaria ci interrompe da ciò che stiamo facendo: esempi tipici sono i banner e, ancor più, le finestre "pop up" su Internet e, nella vita di tutti i giorni, gli spot TV che interrompono i film.



Personality promotion (Marketing e Pubblicità)
Promozione attuata direttamente da personaggi caratteristici ed esclusivi del prodotto. Definisce infatti una tecnica che usa un personaggio simbolo della campagna promozionale chiamato a premiare direttamente i consumatori. Il personaggio simbolo può andare dal target o attenderlo nei luoghi che frequenta (punti vendita, locali pubblici, piazze, ecc.). Le personality promotions sono sempre supportate da una forte comunicazione, mirata a costruire il personaggio e a diffonderne la popolarità. Tali personaggi possono essere utilizzati anche per la campagna pubblicitaria di supporto.



Personalizzazione (Marketing e Pubblicità)
Adattamento di materiale pubblicitario standard ad una marca o ad un prodotto. Definisce anche l’individualizzazione dei pezzi di direct mail per mezzo dell’inserimento del nome o di altre informazioni personali del destinatario.



Personalizzazione di massa (Marketing e Pubblicità)
Processo consistente nello sviluppo, produzione e distribuzione di beni e servizi caratterizzati da un grado di varietà che consente l’adattamento alle esigenze dei singoli consumatori, anche all’interno di un mercato di massa. Tale varietà può essere ottenuta intervenendo nell’ultima fase del processo produttivo, oppure modificando alcuni componenti accessori o il packaging, mentre si produce, su larga scala, e quindi con costi contenuti, un prodotto standardizzato. Un esempio classico è la personalizzazione delle automobili; la varietà è ottenuta modificando ad esempio gli accessori interni o il colore della carrozzeria.



Perspex (Marketing e Pubblicità)
vedi metacrilato



Persuasive copywriting (Marketing e Pubblicità)
Attività di realizzazione contenuti per pagine web diretta all’incremento del fattore di conversione visitatori-utenti, ovvero a indurre all’interazione i visitatori del sito web (richiesta informazioni, acquisto di un prodotto, iscrizione al sito web, ecc.).



Peso (Marketing e Pubblicità)
Spessore delle aste dei caratteri in un particolare font, indicativo del fatto che un font è chiaro, normale o neretto. Vedi forza delle aste, carattere.



Pezzo di coda (Marketing e Pubblicità)
Design alla fine della sezione di un capitolo.



Photoshop (Marketing e Pubblicità)
E’ il formato nativo dell’applicazione Photoshop di Adobe. E’ utilissimo perché incorpora molte informazioni di lavoro. Però i file Photoshop possono raggiungere dimensioni molto grandi.



Pi font (Marketing e Pubblicità)
Font composto esclusivamente di simboli, simboli matematici, pittogrammi, logo, ecc.



Pianificazione di marketing (Marketing e Pubblicità)
Processo normalizzato che si concretizza in piani atti al raggiungimento di determinati obiettivi di mercato. In particolare con pianificazione di marketing si intende quella parte della pianificazione aziendale che si riferisce direttamente al rapporto impresa / mercato. Tuttavia è assai difficile trovare un confine fra la pianificazione di marketing e la pianificazione aziendale essendo le due intimamente compenetrate sicché ogni definizione è comunque una forzatura.



Pianificazione di un nuovo prodotto (Marketing e Pubblicità)
Strategia rivolta a lanciare sul mercato un prodotto innovativo; la fattibilità viene verificata in collaborazione dal project manager e dal product manager per minimizzare gli eventuali rischi. Le fasi della pianificazione del nuovo prodotto possono essere distinte come segue: ideazione del prodotto, verifica delle potenzialità di sviluppo, produzione di alcuni prototipi, produzione su vasta scala e commercializzazione.



Pianificazione mezzi (Marketing e Pubblicità)
Scelta e programmazione dei mezzi sui quali articolare una campagna pubblicitaria per rendere ottimale il numero delle esposizioni al messaggio da parte del maggior numero possibile di potenziali acquirenti. Serve cioè a stabilire quanti individui raggiungere (copertura) e quante volte in un determinato periodo di tempo (frequenza).



Piano di comunicazione (Marketing e Pubblicità)
Modello per impostare l’attività di comunicazione di una organizzazione e realizzare la pianificazione strategica degli interventi chiarendo obiettivi, politica, strategia e azioni del progetto di comunicazione.



Piano di marketing (Marketing e Pubblicità)
Definizione del processo di attuazione dell’attività di marketing che comprende la definizione degli obiettivi (fatturato, quote di mercato, notorietà dell’azienda), delle strategie ovvero delle azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati e degli strumenti idonei del marketing mix.



Piano media (Marketing e Pubblicità)
L’individuazione dei mezzi e la pianificazione dei modi più idonei in cui utilizzarli durante una campagna pubblicitaria



Piano promozionale (Marketing e Pubblicità)
Attività preparatoria delle sales promotions, si inserisce nel piano di marketing ed è coerente con i suoi obiettivi generali annuali. La strategia prevede gli obiettivi, le tecniche promozionali, la creatività e il controllo. Si sviluppa sui vari target coinvolti: consumatori, trade, forza vendita.



Piano tecnico (Marketing e Pubblicità)
Documento indispensabile da allegare alla domanda di autorizzazione che si deve inoltrare al Ministero delle Finanze ogni qual volta si attiva una attività promozionale. Nel piano tecnico l’azienda promotrice deve spiegare chiaramente e sinteticamente come intende svolgere la promozione: la durata, la meccanica, la copertura, la scadenza, i prodotti coinvolti, i beneficiari ed i premi messi in palio ed il loro eventuale valore.



Piantana (Marketing e Pubblicità)
Supporto a stelo utilizzato per inserire messaggi pubblicitari in posizione elevata



Pica (Marketing e Pubblicità)
La misura tipografica duodecimale dei paesi anglo-americani è il Pica derivante dalla misura inglese, il “pollice” (2,54 cm) la misura legale confermata ufficialmente per l’Impero Britannico nel 1824. Dal pollice si ricava la “Pica”, corrispondente alla sua 6a parte (4,234 mm); dalla Pica si ricava il “punto pica”, corrispondente alla sua 12a parte. Il punto tipografico risulta, quindi, la 72a parte del “pollice” inglese pari a 0,351 mm, pertanto leggermente più piccolo del punto Didot, la riga tipografica, che viene anche chiamata Pica, corrisponde sempre a 12 punti cioè a 4,217 mm, ossia una misura vicina, ma non esattamente uguale, ad un sesto di pollice. Il sistema Pica viene tuttora utilizzato nei paesi anglo-americani e nei software d’impaginazione dei Computers dove è il sistema predefinito, il sistema Didot è attualmente sempre meno utilizzato dai progettisti grafici che oramai utilizzano il mezzo informatico, ma sempre preferito dai tipografi europei.



Picking (Marketing e Pubblicità)
È il prelievo frazionato di unità di carico di livello inferiore da unità di carico di livello superiore (es. prelievo di colli da pallet, di pezzi da scatole). Rappresenta uno dei costi maggiori dell’attività di magazzinaggio. Può essere svolto da operatori di magazzino che si recano tramite carrelli commissionatori alle postazioni di prelievo o dalla movimentazione dei materiali tramite sistemi automatici alle postazioni fisse degli operatori di magazzino. Per risolvere il picking, e quindi il problema di gestione di magazzino derivante dal fatto che i clienti richiedono merci diverse ed in diverse quantità creando un pesante lavoro per il personale, bisogna creare una mappatura dei beni presenti in magazzino.



Piè di pagina, footer (Marketing e Pubblicità)
Linea di testo nella parte inferiore di una pagina che può includere il numero della pagina, il titolo, il nome dell’autore; note a piè di pagina.



Piede, foot (Marketing e Pubblicità)
La parte inferiore di una pagina; margine di piede, margine a fondo pagina.



Piedino (Marketing e Pubblicità)
Squadretta applicata sul retro di un cartello per tenerlo in piedi.



Piega (Marketing e Pubblicità)
Risultato della piegatura di un foglio (carta, plastica, metallo) o anche uno degli strati di carta di un cartonato.



Piega a caldo (Marketing e Pubblicità)
Mediante un filo caldo si fa indebolire la parte che si vuole piegare.



Piega a freddo (Marketing e Pubblicità)
Detta anche cordonatura. Con una battuta di fustella si incide con pressione una parte del materiale che si vuole piegare.



Piegatura (Marketing e Pubblicità)
Operazione di allestimento con la quale ogni foglio stampato disteso di ciascuna segnatura viene trasformato in un fascicolo. Vedi allestimento, segnatura.



Pieghevole (Marketing e Pubblicità)
Depliant



Piggy - back (Marketing e Pubblicità)
Letteralmente "Sulle spalle". Offerta d’acquisto con promozione che prevede sconti particolari sul prodotto portante, generalmente più noto, se il dettagliante acquista certe quantità di altri prodotti generalmente meno noti o di recente introduzione sul mercato. Gli obiettivi tendono a favorire l’acquisto di prodotti nuovi o poco conosciuti, gli acquisti di gamma e una razionalizzazione delle composizioni di vendita. La veicolazione viene affidata alle informazioni
attraverso sales folder.



Pigmento (Marketing e Pubblicità)
Materiale colorante, sostanza cromogena, colore chimico; se organico: è largamente impiegato nella preparazione di inchiostri trasparenti per la stampa litografica; se inorganico: è generalmente opaco ed è ottenuto da materiali di base che comprendono metalli.



Pipetta (Marketing e Pubblicità)
Tubetto contagocce per dosare esattamente il colore o il medium.



Piramide (Marketing e Pubblicità)
Esposizione da terra in cui i prodotti sono sovrapposti gli uni agli altri fino a formare una piramide.



Pitch (Marketing e Pubblicità)
Il numero di caratteri per pollice prodotto da una stampante; 10 pitch, ad esempio, corrispondono a dieci caratteri per pollice.



Pitch-spot (Marketing e Pubblicità)
Annuncio radiofonico o breve filmato televisivo di alto livello.



Pittogramma (Marketing e Pubblicità)
Elemento di una scrittura pittografica che rappresenta un oggetto, un’idea elementare. Insieme agli ideogrammi i pittogrammi sono generalmente utilizzati per comunicazione tra popoli che parlano lingue diverse.



Pittorico (Marketing e Pubblicità)
Dicesi dell’effetto prodotto da particolari programmi grafici che imitano, spesso con impressionante realismo, tecniche grafiche e pittoriche basate su pastelli, carboncino, acquerello, ecc. Vedi anche Fotorealistico



Pixel (Marketing e Pubblicità)
In latino: pictum è participio passato di pingo-pingere = dipingere, ricamare, ornare (al passato remoto fa: pinxi). Parola che fa effetto sul neofita, sostituibile con il più semplice puntino. Contrazione di "PICture ELement", traducibile con elemento dell’immagine o un "punto immagine", descrive il più piccolo elemento visibile di una grafica raster che consta di punti (a differenza di grafiche vettoriali che sono costituite da vettori). Formati di grafica pixel sono, tra gli altri, .gif, .bmp, .jpg o .png.. Questo termine indicaanche ciascuno dei numerosissimi punti luminosi che composti insieme sullo schermo di un monitor visualizzano le immagini e che, se ingrandite di molto, mostrano appunto questi quadratini (pixel) di cui è composto. E’ l’unità di misura, sia in verticale che in orizzontale, della risoluzione delle immagini e dei monitor (es. 800x600 o 1024x768). E’, in pratica, la più piccola area di uno schermo che può essere visualizzata, stampata o indirizzata con un proprio indipendente valore di tonalità’ di grigio o di colore e della quale sia possibile controllare luminosità e colore in modo indipendente. (Informazione grafica elementare). Nei programmi di grafica è possibile definire le dimensioni delle immagini indicando larghezza e altezza espresse in pixel: maggiore è il numero di pixel più definita risulterà l’immagine. In un’immagine monocromatica ogni pixel ha la sua luminosità, da 0 per il nero a 255 per il bianco, mentre in un’immagine a colori ogni pixel ha luminosità e colore rappresentati da tre valori: uno per il rosso, uno per il blu ed uno per il verde. Quando e’ indirizzato con un byte si hanno 256 tonalita’, quando e’ indirizzato con 3 byte, si ottiene una tavolozza di oltre 16 milioni di colori (si parla allora di "True Color").



Placebo (Marketing e Pubblicità)
Sostanza che viene somministrata come un farmaco ma che non ha nessun effetto reale. Principalmente, viene usato nella sperimentazione di nuovi farmaci, come elemento "neutro" di confronto, ed inolttre, nelle terapie nelle quali è sufficiente un condizionamento psicologico.



Plafond (Marketing e Pubblicità)
Termine francese per budget.



Plancia (Marketing e Pubblicità)
Utilizzato per affissioni di poster o manifesti e realizzato in materiale metallico o altro.



Planner (Marketing e Pubblicità)
Nelle agenzie, rappresenta la figura che elabora in chiave strategica, in concerto con l’account, il brief del cliente.



Planning (Marketing e Pubblicità)
L’azione del pianificare. Documento che espone gli obiettivi aziendali di marketing.



Planning design (Marketing e Pubblicità)
La progettazione e la ricerca di base.



Plastificazione (Marketing e Pubblicità)
Rivestimento a caldo mono-bifacciale di carta, cartone, pannelli, tramite una pellicola di materiale plastico trasparente, anche colorata.



Play back (Marketing e Pubblicità)
Suoni o voci registrate in precedenza e ritrasmesse in sincrono con l’immagine.



Plexiglas (Marketing e Pubblicità)
vedi metacrilato



Plot (Marketing e Pubblicità)
Intreccio di una campagna, trama della storia in un telecomunicato pubblicitario.



Plotter (Marketing e Pubblicità)
Dispositivo collegato al computer che traccia linee su un foglio di carta o altro supporto piano muovendo una o più penne e quindi a un solo o a più colori. Il plotter è un dispositivo vettore, in antitesi al dispositivo raster (vedi) come una stampante a matrice di punti o laser (vedi).



Plug (Marketing e Pubblicità)
Annuncio pubblicitario, specialmente radiofonico. Emissione assiduamente ripetuta dello stesso messaggio pubblicitario. Definisce anche un breve allusione o menzione pubblicitaria o anche citazione gratuita, a scopi pubblicitari, di un prodotto in un programma non pubblicitario.



Plug-in (Marketing e Pubblicità)
Programmi da scaricare e installare come parte integrante del browser che permettono la visualizzazione di file realizzati in formati particolari. Tra i più noti ed utilizzati: Acrobat Reader di Adobe, Flash Player di Macromedia, Real Player di Real Network e Shockwave di Macromedia.



Plus (Marketing e Pubblicità)
Termine latino adottato dalla lingua inglese. Vantaggi di un’azione o di un prodotto rispetto ad altri. Nel linguaggio marketing indica le caratteristiche specifiche, i vantaggi o le qualità che distinguono un prodotto da tutti gli altri prodotti simili, quel quid che un certo prodotto ha in più rispetto ad un tipo precedente o ad un similare della concorrenza, può essere riferito alle caratteristiche funzionali o estetiche o qualitative del prodotto stesso.



Point of purchase advertaising (Marketing e Pubblicità)
Pubblicità sul punto di acquisto (P.O.P.A.); in Italia: pubblicità sul punto vendita (P.P.V.)



Pole topper (Marketing e Pubblicità)
Espositore di notevoli dimensioni roteante con scritta pubblicitaria o sagomato del prodotto ruotante posto sulla cima.



Policarbonato (Marketing e Pubblicità)
Materiale plastico ad alta resistenza, non assorbe acqua. Simile al carton plast è più rigido, non fustellabile, trasparente e colorato. Per uso esclusivo di standistica e pannellatura di interni; particolarmente costoso.



Policy (Marketing e Pubblicità)
Insieme di regole definite da un’entità, a cui altri si devono attenere. In riferimento alla “policy” dei motori di ricerca, si tratta una serie di indicazioni e regole da seguire per effettuare correttamente la richiesta di registrazione nei loro archivi.



Poliestere (Marketing e Pubblicità)
Composto plastico facilmente riducibile in filati. Utilizzato nella realizzazione di fibre tessili e nei telai da serigrafia. Noto anche con il nome industriale di Dacron



Polimero (Marketing e Pubblicità)
Composto naturale e sintetico dall’alto peso molecolare risultato di una reazione chimica in cui monomeri si legano fra loro formando macromolecole il cui peso è un multiplo del peso della sostanza originaria. Esistono sia polimeri naturali come il caucciu`, la cellulosa, sia polimeri sintetici come quelli costituenti le materie plastiche, i plastomeri, e le materie di gomma, gli elastomeri.



Polipropilene (Marketing e Pubblicità)
Materia plastica piana, colorata, anche a effetto microonda. Uno dei composti plastici più usati. In forma di foglio può essere piegato più volte senza pericolo di rottura.



Polistirene (Marketing e Pubblicità)
Materiale plastico chiaro, incolore, usato per stampare frontali di insegne, vassoi, componenti di espositori, ecc.



Politipi (Marketing e Pubblicità)
Caratteri in cui più lettere sono unite, come ph, ff, fi, ffi, ecc.



Poliuretano (Marketing e Pubblicità)
Espanso; esiste in varie composizioni: schiuma che può essere iniettata in sagome oppure in pannelli già formati, utilizzati per isolamenti termici ed acustici.



Polivinile Acetato di (Marketing e Pubblicità)
Polimero vinilico utilizzato per trattamento superfici e per adesivi.



P.O.P. - P.O.S. (Marketing e Pubblicità)
Vedere punto di vendita.



P.O.P.A. (Marketing e Pubblicità)
Forma abbreviata di point of purchase advertising.



P.O.P. Advertising - P.O.S. Advertising (Marketing e Pubblicità)
vedi pubblicità punto vendita. Acronimo che sta “point of purchase”, ovvero punto d’acquisto, inteso in senso più ampio anche come luogo di comunicazione e promozione delle vendite.



POP point of purchase (Marketing e Pubblicità)
Vuol dire punto d’acquisto. Indica l’insieme degli elementi visivi che all’interno di un punto vendita servono ad attirare l’attenzione del visitatore. Esposizioni preferenziali e supporti comunicazionali e visivi sono utilizzati per creare all’interno dell’area espositiva dei poli di attrazione, caratterizzati da una maggiore visibilità e forza comunicativa (anche grazie alla particolare localizzazione e illuminazione) e quindi in grado di incrementare la rotazione dei prodotti e il cross-selling. Oggi si parla spesso di punti di permanenza, dal momento che i punti vendita si stanno arricchendo di aree preferenziali che mirano ad aumentare la permanenza del visitatore nel negozio: bar, ristoranti, angoli ricreativi e eventi ludici.



POP - UP (Marketing e Pubblicità)
Espositore o parte di esso che si autocompone automaticamente all’apertura. In internet piccola finestra del browser che si apre automaticamente o al click dell’utente su un particolare link; sovrapposta al sito visitato contiene messaggi di varia natura e spesso comunicazioni pubblicitarie. Può essere di diverse dimensioni e se ne può stabilire la frequenza di apertura. Le pop up sono considerate da alcuni un’ottimo modo per catturare l’attenzione dei visitatori tanto che viene spesso usata spesso s volentieri come forma di pubblicità. Per altri rappresenta una forma di comunicazione piuttosto intrusiva perché permette di stabilire la frequenza della sua apertura indipendentemente dalla volontà dell’utente che stà visitando il sito; e per questo va utilizzata per veicolare il messaggio pubblicitario con molta cautela.



POP UP auto close (Marketing e Pubblicità)
Piccola finestra, contenente un annuncio o un comunicato, che si chiude automaticamente quando l’intera pubblicita è stata scaricata.



Popunder banner (Marketing e Pubblicità)
Finestra che si apre automaticamente al di sotto della pagina web che si sta visitando e che rimane invisibile finché non si chiudono tutte le altre pagine. Si tratta di un sistema utilizzato quasi sempre per messaggi pubblicitari.



Porgiresto (Marketing e Pubblicità)
Vaschetta in plastica o metallo personalizzata con marchio e/o messaggio pubblicitario posta accanto alla cassa.



Porosità (Marketing e Pubblicità)
Permeabilità di un materiale a elementi liquidi o gassosi.



Porta (Marketing e Pubblicità)
Canale attraverso il quale viene eseguita la trasmissione dei dati, vedi anche porta seriale.



Porta depliants (Marketing e Pubblicità)
Pannello con alloggiamenti destinati a contenere pieghevoli o volantini per documentazione di un prodotto o servizio



Portafoglio prodotti (Marketing e Pubblicità)
Rappresenta l’insieme dei prodotti o servizi offerti da una azienda. L’analisi del portafoglio è una tecnica di valutazione utilizzata per la definizione della strategia di prodotto. Consiste nell’individuare le relazioni tra i prodotti presenti in portafoglio, sulla base delle risorse generate e assorbite. In particolare, questa tecnica si fonda sulla teoria del ciclo di vita del prodotto. I prodotti "maturi" generano più risorse rispetto a quelle assorbite. Il flusso netto serve a "finanziare" i prodotti in fase di lancio, che assorbono più risorse (investimenti legati al lancio) di quante ne generano (le vendite all’inizio sono limitate). Queste valutazioni consentono di definire un corretto bilanciamento del portafoglio in termini di redditività.



Portale (Marketing e Pubblicità)
Termine abusato, ma particolarmente eloquente: un portale è tipicamente il luogo dove cominciano le navigazioni e dove vengono raccolti link a risorse esterne o interne. In pratica con il termine portale si indica un sito web di grande dimensione che si propone come punto di partenza, o come guida (tipo quelle turistiche), per raggiungere tanti altri siti, offrendo talvolta anche tanti altri servizi e risorse per gli utenti; come ad esempio notizie, aggiornamenti, servizi di posta elettronica gratuita, strumenti di ricerca, gruppi di discussione, motori di ricerca, possibilità di effettuare acquisti, ecc fino alle mappe, alle notizie di borsa, al software, alle barzellette e video divertenti, al meteo, alle prenotazioni di spettacoli ed eventi il tutto a volte seguendo e adattandosi la moda o alla richiesta del momento. Questo perchè tutti i portali hanno la necessità di mantenere alto il numero degli accessi per vendere al meglio gli spazi pubblicitari, per questa ragione il numero e il tipo dei servizi disponibili è in costante aumento e spesso vengono sfruttati i cookie per permettere ad ogni utente che si collega di accedere alle parti per lui più interessanti; la fidelizzazione degli utenti viene quindi ottenuta permettendo di personalizzare l’accesso, ognuno può così decidere quali parti nascondere e quali lasciare visibili. Un portale, per i motivi indicati, crea in genere comunità di utenti che usufruiscono dei servizi messi a disposizione. I portali possono essere "orizzontali", quando comprendono diverse tipologie di funzioni di tipo generico (Yahoo, Altavista, Virgilio, Kataweb, ecc. ), o "verticali", quando offrono servizi focalizzati su un’area specifica. The Mountain Zone è un esempio di portale verticale, interamente dedicato alla montagna e ai suoi sport. www.mountainzone.com



Portali di settore (Marketing e Pubblicità)
I portali di settore, anche chiamati portali verticali di settore o vortals, sono portali dedicati a un determinato settore merceologico o prodotto/servizio. Raccolgono i siti degli operatori legati a un’area di prodotti o servizi, informazioni utili per gli operatori e luoghi d’incontro virtuali. Non di rado infatti intorno a questi portali ci sono vere e proprie community. Un portale dedicato al mondo dei motori di ricerca, per esempio, oltre a raccogliere i link ai siti degli operatori e alle associazioni di settore, avra’ anche una sezione di news ed eventi ed un forum per gli addetti ai lavori.



Portali verticali (Marketing e Pubblicità)
Anche chiamati portali di settore o vortals, sono portali dedicati a un determinato settore merceologico o prodotto/servizio. Raccolgono i siti degli operatori legati a quella particolare area di prodotti o servizi, informazioni utili per gli operatori e luoghi d’incontro virtuali. Spesso intorno a questi portali nascono vere e proprie community.



Porta poster (Marketing e Pubblicità)
Cornice per manifesti e ingrandimenti di annunci pubblicitari.



Portfolio (Marketing e Pubblicità)
Pubblicazione, anche a fogli mobili, generalmente di prestigio, destinata ad una categoria di persone qualificate, per la presentazione di una nuova attività commerciale, di una fusione aziendale, di un nuovo prodotto, di una campagna promozionale o pubblicitaria, ecc.; è anche la raccolta relativa alle performance di un agenzia di pubblicità o di un professionista, (in questo caso è utilizzato anche il termine "book") alle sue passate esperienze, alla consistenza per numero e qualità della sua clientela. Esiste infatti anche l’accezione di portfolio clienti che corrisponde all’elenco dei clienti di un’agenzia con relative campagne. Invece per le aziende produttrici si parla di portfolio in particolare a proposito della documentazione di cui essi si servono (tramite agenti e rappresentanti) per rendere note le azioni pubblicitarie imminenti allo scopo di stimolare ordini e prenotazioni.



Pos (Marketing e Pubblicità)
Acronimo di Point of sale. Terminale di punto di vendita programmabile per svolgere funzioni di cassa.



Positioning (Marketing e Pubblicità)
Posizionamento. Significa scegliere di collocare un prodotto o un servizio in un certo luogo nella mente del consumatore attraverso la comunicazione pubblicitaria. Riguarda sia la sfera emotiva sia quella concreta relativa alla qualità e al prezzo. È prioritario rispetto alla formulazione della strategia. Influenzerà il taglio della comunicazione dagli obiettivi al target, dal vantaggio da proporre al tono e allo stile.



Positive option (Marketing e Pubblicità)
Metodo di distribuzione di prodotti o servizi che include le stesse tecniche della negative option, ma richiede ogni volta un ordine specifico da parte del socio o abbonato. Di solito è più costosa e meno prevedibile della negative option.



Posizionamento (Marketing e Pubblicità)
Modalità con cui l’azienda desidera che il cliente percepisca il proprio prodotto rispetto agli altri beni che soddisfano gli stessi bisogni, sia con riferimento alla propria offerta competitiva che riguardo ai prodotti o servizi offerti dalla concorrenza. In pratica il posizionamento di un prodotto sul mercato in relazione al consumo e alla comunicazione, viene utilizzato per differenziare il proprio prodotto rispetto agli altri, per poterlo collocare in un’area il più possibile libera dalla concorrenza; ma anche l’immagine che il consumatore si fa di una marca rispetto a quelle concorrenti. Rilevare costantemente il posizionamento raggiunto permette di agire in modo mirato e di non perdere punti nel gradimento dei propri interlocutori.



Posizionamento (Marketing e Pubblicità)
In internet per “posizionamento” si intende la possibilità di figurare con il proprio sito, ai primi posti dei risultati delle ricerche effettuate dagli utenti sui motori di ricerca. Alcune indagini su un campione di navigatori internet, hanno evidenziato come gli utilizzatori dei motori di ricerca raramente vanno a sfogliare i risultati nelle pagine successive alla prima o alla seconda. Questo significa che sono pochissimi gli utenti che visualizzano i siti oltre il ventesimo posto: per cui, figurare ad esempio al 25° posto, è come essere al 1.000° posto e quindi equivale a non esserci affatto!



Posizionamento competitivo (Marketing e Pubblicità)
Lo sviluppo della competitività richiede una chiara decisione rispetto al posizionamento del marchio e dell’impresa, cioè quale spazio occupare nella mente del consumatore, rispetto ai competitors. Consiste nell’individuazione dei benefici/vantaggi derivanti dalla fruizione del prodotto che rendono unico, agli occhi del consumatore, il prodotto dell’impresa rispetto a quello dei concorrenti. Questi benefici possono essere tangibili, se legati alle caratteristiche materiali/prestazioni del prodotto o intangibili, se legati alle condizioni di erogazione del prodotto, al prezzo o all’immagine del prodotto (ad esempio, il senso di sicurezza che il consumatore associa ad una marca piuttosto che ad un’altra). Il posizionamento è comunque un concetto relativo, perché dipende dalle aspettative e dalle percezioni di un determinato target di consumatori, la cui valutazione può variare da azienda ad azienda. L’analisi del posizionamento richiede il ricorso a varie tecniche statistiche, che consistono nel rilevare ed elaborare con varie metodologie i giudizi e le preferenze di un campione di acquirenti potenziali rappresentativo dell’universo.



Posizionamento nei motori di ricerca (Marketing e Pubblicità)
Il posizionamento sui motori di ricerca consiste nella registrazione di tutte le pagine di un sito web sulla maggior parte dei motori di ricerca nazionali e internazionali, e soprattutto nelle tecniche necessarie per garantire al sito in oggetto posizioni predominanti, con le parole chiave prescelte, rispetto alla concorrenza (in breve: primissime posizioni nei motori di ricerca per le chiavi specifiche) questo per garantire un maggior traffico verso il sito. Il posizionamento avviene individuando delle "keyword" (parole chiave), scelte in linea con i contenuti del sito, che rappresentano al meglio i concetti ed i contenuti dello stesso, per consentire lo svolgimento di tutte quelle "attività di SEO" (ovvero di ottimizzazione per i motori di ricerca) che possono portare il sito tra i primi risultati sui search engine, nelle directory, nei portali verticali e dovunque il navigatore vada cercando contenuti e servizi corrispondenti a quelli offerti dal cliente del sito posizionato. Per garantire ciò bisogna avere una profonda conoscenza dei motori di ricerca e degli algoritmi da loro utilizzati.



Posizione di rigore (Marketing e Pubblicità)
Collocazione prefissata all’interno di un periodico o di un quotidiano. Ha un costo superiore alla posizione libera a discrezione dell’editore.



Post produzione (Marketing e Pubblicità)
Fase della lavorazione di un programma registrato, ovvero non realizzato in diretta, nel quale viene assemblato il girato già selezionato, i contributi filmati già montati, i titoli e la grafica.



Posta massiva (Marketing e Pubblicità)
Posta Massiva è il nuovo prodotto di Poste Italiane, dedicato alla clientela business, che permette di spedire grandi quantitativi di corrispondenza. Per poter accedere a questo servizio è necessario rispettare delle condizioni tecniche che ne assicurano la qualità. Entrato in funzione il 15 settembre 2006, il Poligrafico Roggero & Tortia è stato il primo operatore in Italia ad offrire ai suoi clienti, tramite lo sviluppo tempestivo di software ad hoc, l’utilizzo di questo servizio.



Poster (Marketing e Pubblicità)
Manifesto di dimensioni standard composto per affissioni esterne, convenzionalmente di grandi dimensioni (m 6x3 o più) e di norma affisso su tabelloni collocati in luoghi di transito pubblico, all’interno del punto vendita o in speciali aree degli stand fieristici. Utilizzati per la promozione sia di prodotto ma anche istituzionale, sfrutta il “visual” ed un testo breve ma accattivante. Termine usato impropriamente anche per definire manifesti di dimensioni inferiori, utilizzati in interni e per indicare il cartellone pubblicitario in masonite o in vetroresina.



PostScript (Marketing e Pubblicità)
Linguaggio di descrizione della pagina, PDL, introdotto dalla Adobe e diventato standard in tutti gli ambienti. Vedi PDL.



Post test (Marketing e Pubblicità)
Sondaggio in cui si controlla a posteriori il successo di una campagna pubblicitaria. Consiste nel sondaggio dell’impatto e dell’efficacia di una campagna pubblicitaria (o di un’ esposizione nel punto vendita) sul pubblico target, rispetto agli obiettivi perseguiti (ad. es.incremento delle vendite, aumento della conoscenza del brand, fidelizzazione ..). L’aspetto più difficile è determinare quanta parte degli effetti riscontrati, ad esempio l’aumento delle vendite, siano attribuibili alla campagna stessa.



Posta Elettronica (Marketing e Pubblicità)
Sistema di messaggeria elettronica e telematica per lo scambio di file testo, immagini, file dati, ecc.



Potere d’acquisto (Marketing e Pubblicità)
Indica la capacità da parte di un individuo (e di un navigatore Internet nello specifico) di compiere acquisti di prodotti o servizi, riferita ad un preciso gruppo di individui, in un preciso lasso di tempo. Questa capacità dipende da due variabili: il reddito degli individui e i prezzi dei beni o dei servizi venduti.



PPM (Marketing e Pubblicità)
E’ l’acronimo di Pre-Production Meeting. Incontro tra chi idea la campagna e chi dovrà materialmente realizzarla. Ad esempio è l’incontro / riunione fra casa di produzione TV o fotografo, agenzia di pubblicità e cliente per definire ogni dettaglio prima di procedere alla realizzazione di uno spot TV o di un servizio fotografico.



P.P.V. (Marketing e Pubblicità)
Abbreviazione di pubblicità punto vendita, in inglese P.O.P.A., pubblicità sul punto di acquisto.



Precision e mail marketing (Marketing e Pubblicità)
Comunicare con precisione in relazione agli interessi espressi dal destinatario.



Preferred position (Marketing e Pubblicità)
Posizione ambita.



P.R. (Marketing e Pubblicità)
Public relations, pubbliche relazioni. E’ l’attività di comunicazione svolta allo scopo di predisporre positivamente l’ambiente circostante nei confronti dell’azienda e dei suoi prodotti e servizi. Fra le azioni di PR: articoli redazionali, citazioni da parte di mass media, partecipazione ad iniziative di richiamo, incontri con opinion leader, etc… Per estensione, con il termine PR si definiscono anche i professionisti del settore.



Pragmatica (Marketing e Pubblicità)
La Pragmatica è una disciplina della linguistica che si occupa dell’uso della lingua come azione. Non si occupa della lingua intesa come sistema di segni, ma osserva come e per quali scopi la lingua viene utilizzata. Più in specifico si occupa di come il contesto influisca sull’interpretazione dei significati. In questo caso il termine contesto è sinonimo della parola situazione, in quanto potrebbe riferirsi a qualsiasi fattore extralinguistico, tra cui sociale, ambientale e psicologico. Nella teoria di Jakobson la lingua assume la funzione espressiva o emotiva (emittente), esortativa o conativa (ricevente), informativa o referenziale (contesto), poetica o estetica (messaggio), metalinguistica (codice), fàtica o di contatto (canale).



Premio (Marketing e Pubblicità)
Detto anche premium. Articolo dato in omaggio. E’ una forma di promozione che premia la fedeltà all’acquisto (acquisti ripetuti nel tempo di un prodotto o di una marca) o la quantità di prodotto acquistata oppure serve a valorizzare un certo prodotto o ancora a lanciare un nuovo prodotto, come induzione all’acquisto o alla prova.



Premium (Marketing e Pubblicità)
Detto anche premio. Un articolo offerto ad un compratore, di solito gratis o a prezzo nominale, come un’induzione all’acquisto o all’ottenimento in prova di un prodotto o servizio offerto via ordine postale.



Premium price (Marketing e Pubblicità)
Strategia di marketing che consiste nel tenere più alto il prezzo del prodotto per darne un’immagine di qualità superiore.



Presentativo (Marketing e Pubblicità)
Disegno prospettico di un progetto, maggiormente definito rispetto ad uno schizzo.



Presentazione (Marketing e Pubblicità)
Riunione in cui l’agenzia presenta al cliente la campagna creata. Con questo termine si indica anche l’azione con la quale un’agenzia mostra a un potenziale cliente i propri lavori.



Presentazione power point (Marketing e Pubblicità)
Una presentazione Power Point è costituita da una sequenza di diapositive ciascuna delle quali può contenere testo, immagini, animazioni, suoni o filmati. Una presentazione Power Point può essere visualizzata sullo schermo di un computer oppure può essere stampata su carta, su lucidi o su diapositive da 35 mm. Utile per presentare nuovi prodotti, promuovere iniziative, illustrare il Gruppo e le sue funzioni.



Press release (Marketing e Pubblicità)
Comunicato stampa.



Pressione competitiva (Marketing e Pubblicità)
La pressione competitiva dipende dall’intensità delle forze competitive che agiscono in un certo mercato. Le forze competitive, nel modello di Porter, sono 5: i concorrenti diretti, indiretti e potenziali; i clienti e i fornitori.



Prestazioni operative (Marketing e Pubblicità)
Le prestazioni operative sono il risultato delle Operations rispetto alla formazione del valore e al raggiungimento dei vantaggi competitivi. In quanto misurabili rientrano nella definizione degli obiettivi e nel sistema di controllo dell’impresa. Sono raggruppabili in tre aree: costo, qualità (interna ed esterna) e tempo (che include la flessibilità). Tradizionalmente esistono dei vincoli fra le prestazioni, ovvero dei trade off, che rendono difficilmente compatibili, ad esempio, bassi costi e alta qualità, o qualità e velocità di consegna. Tali trade off limitano quindi il range delle strategie di produzione possibili e quindi, anche delle strategie di business, rimarcando la dicotomia fra strategia di bassi costi e strategia di differenziazione.



Pretest (Marketing e Pubblicità)
Sondaggio che si effettua prima del lancio della campagna pubblicitaria o di una esposizione nel punto di vendita per verificarne la comprensione e il gradimento. In genere un numero limitato di materiali pubblicitari realizzati a livello di campione vengono collocati nei punti di vendita prescelti, prima di dar corso all’ordine per la totalità dei materiali necessari alla realizzazione della campagna vera e propria



Previsione della domanda (Marketing e Pubblicità)
Stima della domanda di mercato, o potenziale di vendite, di un prodotto, avendo definito alcune leve di marketing (prezzo, distribuzione, ecc.). E’ una componente del budget.



Prezzo (Marketing e Pubblicità)
Una delle variabili del marketing mix. È il sacrificio economico che l’acquirente deve sostenere per ottenere il beneficio dell’uso e del consumo di un bene.



Price cutter (Marketing e Pubblicità)
vedi taglio dei prezzi



Price setter (Marketing e Pubblicità)
Un’impresa che, grazie al forte potere contrattuale (ad esempio, perché gode di una quota di mercato significativa nel proprio segmento di mercato), stabilisce i prezzi dei propri prodotti.



Price taker (Marketing e Pubblicità)
Quando un’impresa ha un’influenza scarsa o nulla sulla domanda e sull’offerta del settore e, di conseguenza, subisce i prezzi che spunta sui prodotti.



Pricer maker (Marketing e Pubblicità)
E’ un termine che indica solitamente un’azienda produttrice di beni collocati sul mercato che sceglie di imporre il prezzo dei propri beni, indipendentemente dall’andamento del mercato in cui opera e non curante della concorrenza. I motivi di questa scelta possono essere diversi: vanno da una posizione dominante sul mercato dei propri prodotti all’alta qualità di questi.



Pricer taker (Marketing e Pubblicità)
Termine che indica un’azienda che accetta, nell’atto di collocare un proprio prodotto sul mercato, di adottare il prezzo medio rilevato, indipendentemente dai costi di produzione e dagli eventuali margini che se ne possono ottenere. Solitamente accade quando un’azienda, giovane, non ha alcuna capacità di influenzare il mercato presso il quale si sta affacciando.



Pricing (Marketing e Pubblicità)
E’ la gestione dei prezzi di vendita. Ovvero il processo attraverso il quale si determina il prezzo di un prodotto o un servizio. Dipende dagli obiettivi che si intende perseguire (redditività o penetrazione), dalle stime sulla domanda potenziale raggiungibile e sull’andamento della domanda del mercato, dalle valutazioni sui costi diretti ed indiretti associati al prodotto. Un corretto pricing deve mantenere il prezzo di vendita coerente con il formato e il posizionamento degli articoli e garantire una marginalità in linea con gli obbiettivi della merceologia.



Prima romana (Marketing e Pubblicità)
O seconda di copertina. Spazio a tariffa maggiorata.



Prime bozze (Marketing e Pubblicità)
Bozze del testo ancora incolonnato, a salame; seconde bozze: bozze del testo impaginato.



Prime appeal (Marketing e Pubblicità)
Parte della comunicazione (visiva o verbale) che costituisce il primo elemento di richiamo di un messaggio pubblicitario.



Prime time (Marketing e Pubblicità)
Tempo principale, prima serata, il tempo di maggior ascolto. Fascia di tempo in cui l’audience media di una stazione televisiva o radiofonica raggiunge i valori più alti.



Primo impianto (Marketing e Pubblicità)
Trattativa svolta fra azienda produttrice di beni e catena distributiva per l’inserimento di una nuova referenza nella gamma di vendita. Prende in considerazione prezzo, logistica, rotazione, posizionamento, supporti di marketing.



Primo prezzo (Marketing e Pubblicità)
Prodotto con il prezzo più basso fra quelli della stessa tipologia disponibili in un punto vendita.



Prismatico (Marketing e Pubblicità)
PVC particolari, adesivo e non, che sulla propria superficie rinfrange la luce. Di colorazioni varie, il più caratteristico è quello con colorazione argentea; utilizzato per display di cosmesi, natalizie con effetti scenici.



Private Exchange (Marketing e Pubblicità)
La diffusione di Internet e delle soluzioni applicative ad esso collegate sta cambiando progressivamente il modo di gestire gli approvigionamenti, le lavorazioni esterne e l’intero sistema dei terzisti e dei subfornitori da parte delle imprese. Uno dei modelli che si sta affermando maggiormente nell’ambito di queste nuove forme di gestione degli approvvigionamenti è quello dei private exchange. Si tratta di catene elettroniche chiuse, riservate ad un limitato numero di aderenti per lo scambio di beni e servizi, ma anche per la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti e materiali, riducendo sensibilmente il rischio di trasmettere informazioni utili alla concorrenza. In pratica, le imprese mettono in rete le relazioni con i propri fornitori, magari ampliandone il numero, ma mantenendo una gestione delle stesse in forma privata.



Private label (Marketing e Pubblicità)
Letteralmente etichetta privata; indica marchio privato conferito da una catena distributiva a prodotti fatti realizzare e venduti dalla stessa. Es. pomodori pelati con la marca del supermercato.



Problem solving (Marketing e Pubblicità)
Tecnica di focalizzazione su modalità da attuare per la soluzione di uno specifico problema. Ovvero l’insieme dei metodi e delle tecniche di risoluzione dei problemi che si manifestano nel corso della gestione, applicati ai processi decisionali aziendali.



Procurement (Marketing e Pubblicità)
In italiano traducibile con approvvigionamento. L’insieme delle attività effettuate per procurarsi prodotti e servizi e materiali occorrenti per la realizzazione delle attività.



Prodotti maturi - saturi - declinanti (Marketing e Pubblicità)
Prima che i prodotti diventino obsoleti, dopo la fase di espansione del ciclo di vita del prodotto, occorre allestire una strategia emergente di rilancio del prodotto, allo scopo di allungare la durata del ciclo.



Prodotto (Marketing e Pubblicità)
Oggetto fisico che soddisfa una esigenza del consumatore. È un’entità individuabile con prestazioni proprie, costituita da attributi fisici, di servizio e psicologici. E’ composto da un nucleo centrale e da elementi accessori (immagine, “convenience”, etc.). “Convenience” nel gergo comune significa convenienza, ma nel significato commerciale (marketing) significa la capacità di un prodotto di svolgere una funzione base; tale capacità è aumentata aggiungendo prestazioni (servizi) o migliorando il packaging.



Prodotto a peso fisso (Marketing e Pubblicità)
Un articolo commerciale prodotto sempre nella stessa versione predefinita (tipo, misura, peso, contenuto, modello, ecc).



Prodotto a peso variabile (Marketing e Pubblicità)
Un articolo commerciale prodotto sempre nella stessa versione predefinita (tipo, modello, imballaggio, ecc.) che può variare di peso / dimensione per sua natura ovvero essere venduto senza un peso /misura / lunghezza predefinita.



Prodotto civetta (Marketing e Pubblicità)
Articolo di marca, leader nella categoria di prodotti, o comunque molto noto, venduto al dettaglio, all’interno delle campagne promozionali debitamente pubblicizzate, ad un prezzo molto conveniente e talvolta anche a livelli inferiori al costo d’acquisto al fine di attrarre presso il punto vendita un più ampio numero di consumatori possibile e generare interesse allo scopo di avvicinare il consumatore ad una marca o ad una linea di prodotti, oppure per indurre il consumatore ad un atteggiamento favorevole nei confronti di un determinato punto vendita. Generalmente però l’obiettivo principale è quello di trainare l’acquisto di altri prodotti che compongono l’assortimento, venduti ad un prezzo tale da garantire alti margini al distributore tali da compensare l’eventuale perdita sul prodotto civetta.



Prodotto di marca (Marketing e Pubblicità)
Termine usato per definire i prodotti delle aziende leader e più conosciute.



Prodotto di nicchia (Marketing e Pubblicità)
Prodotti specifici per tipologia di produzione e di consumo, con andamento di vendita limitato ma costante.



Prodotto premium price (Marketing e Pubblicità)
Prodotto di qualità e prezzo superiori ai prodotti concorrenti



Product advertising (Marketing e Pubblicità)
Pubblicità relativa unicamente al prodotto priva di accenni all’azienda produttrice.



Product identifier (Marketing e Pubblicità)
Targhetta prodotto



Product image (Marketing e Pubblicità)
Immagine del prodotto intesa come reputazione, è costituita dal complesso delle proprietà e delle caratteristiche che vengono attribuite dai consumatori a quel prodotto, questa attribuzione può essere fortemente influenzata attraverso la pubblicità.



Product Life Cycle (Marketing e Pubblicità)
Ciclo di vita del prodotto, secondo le teorie di marketing si divide in quattro fasi: lancio, sviluppo, maturità e declino. Le promozioni possono supportare strategicamente ognuna delle fasi.



Product manager (Marketing e Pubblicità)
Professionista che si occupa di stabilire le strategie per un prodotto specifico e che ha il compito di seguirne integralmente le sorti. In pratica il responsabile commerciale e promozionale di un prodotto o di una linea di prodotti nell’ambito di un’azienda; gergalmente «l’uomo prodotto», figura nata negli anni ‘30 negli U.S.A., è colui che si identifica con il prodotto che gli viene affidato, che lo alleva, lo nutre, lo fa crescere, lo irrobustisce con tutti i mezzi, con tutte le tecniche che il mondo economico moderno gli mette a disposizione e lo lascia morire al momento opportuno. Infatti il Product manager è colui che fissa l’accesso ad un mercato attraverso l’analisi delle esigenze del target ed il monitoraggio delle tendenze di mercato, sceglie gli strumenti più idonei per la divulgazione del prodotto (pubblicità, direct marketing, RP, eventi, promozioni, sponsorizzazioni).



Product mix (Marketing e Pubblicità)
Insieme di prodotti / servizi immessi da un’azienda sul mercato. Si intende in pratica dell’insieme di prodotti e linee di prodotti (gamma) presentati da un’impresa al mercato. Il product mix è caratterizzato da ampiezza (numero di linee), lunghezza (numero totale dei prodotti che ne fanno parte), profondità (numero di prodotti offerti all’interno di una stessa linea).



Product oriented (Marketing e Pubblicità)
Si riferisce all’impresa che opera mettendo in primo piano il prodotto, realizzato in base alle caratteristiche peculiari dei propri impianti, invece di seguire le richieste specifiche del mercato. È l’opposto di market oriented.



Product switching (Marketing e Pubblicità)
Detto del consumatore che entra in un punto di vendita per acquistare un prodotto e procede invece all’acquisto di un altro.



Product test (Marketing e Pubblicità)
Vedi anche test di prodotto. Tipo di ricerca volta a verificare le modalità di fruizione di un prodotto ed a stilare una scala di preferenze tra varie marche concorrenti, sulla base di fattori prefissati.



Product Tie - In (Marketing e Pubblicità)
Forma di pubblicità clandestina: in un programma televisivo viene inquadrato, al di là delle necessità di narrazione o informazione, un prodotto; come contropartita l’emittente riceve una gratuita fornitura di quel prodotto o altra forma di compenso. La pubblicità clandestina è vietata (ex artt. 1 e 10.4 Direttiva 89/552/CEE).




Produzione (Marketing e Pubblicità)
In pubblicità, costituisce la realizzazione di materiali necessari all’esecuzione di una campagna, partendo dal bozzetto fino al prodotto finito.



Produzione di massa (Marketing e Pubblicità)
Nella produzione di massa, che oggi riguarda solo alcuni settori, le imprese puntano a produrre e a vendere grandi volumi. I prodotti personalizzati e la segmentazione del mercato vengono soppiantati dall’affermazione di un unico prodotto standard, tendenzialmente uniforme su tutto il mercato. In questi casi, non ci sono molte "difese" rispetto alla concorrenza: il produttore più efficiente (in genere quello che conta sui volumi maggiori) ha costi inferiori agli altri e dunque può praticare prezzi più bassi, riducendo le quote di mercato di tutti gli altri. La produzione di massa si accompagna in effetti, quasi sempre, ad una marcata concentrazione dell’offerta.



Produzione snella (Marketing e Pubblicità)
I sistemi produttivi snelli sono stati storicamente progettati e realizzati in imprese giapponesi ed americane, caratterizzate da alti volumi con lavorazioni di serie. Per produzione snella si intende un insieme integrato di innovazioni in grado di produrre significativi cambiamenti nei modi di operare delle imprese e nei risultati che esse ottengono. Le innovazioni riguardano: cambiamento delle relazioni interne all’impresa, cambiamento delle relazioni esterne con clienti e fornitori, cambiamento dei flussi produttivi ed informativi, ricerca della qualità totale all’interno e verso i clienti. La piccola e media impresa italiana ha spesso caratteristiche peculiari, radicabili nel contesto locale, a cui i concetti e i metodi alla base della Produzione Snella devono essere adattati per essere vantaggiosamente utilizzati.



Profilazione (Marketing e Pubblicità)
Analisi sintetica di un mercato, di un segmento o di un consumatore tipo, fatta utilizzando parametri socio-economici o psicologici.



Profile
L’insieme delle caratteristiche culturali, sociali, economiche, psicologiche, di comportamento del consumatore del prodotto, del target group che deve ricevere il messaggio.



Profilo (Marketing e Pubblicità)
Bordo del lineare, dello scaffale o dell’espositore di prodotti. Può contenere i prezzi, le caratteristiche descrittive del prodotto, o anche dei fustellati elastici a bandiera. Indica anche il concetto di definizione e descrizione della tipologia di un’azienda, di un mercato, del consumatore.



Profondità di assortimento (Marketing e Pubblicità)
La profondità dell’assortimento corrisponde al numero di varianti referenze atte a soddisfare uno stesso bisogno / mercato.



Profondità d’occhio (Marketing e Pubblicità)
pazio interno di un carattere, per es.: lo spazio all’interno della lettera «O».



Progettazione interattiva (Marketing e Pubblicità)
Progettazione del prodotto al quale partecipa anche il consumatore, grazie agli strumenti informatici, potendo definire le caratteristiche del prodotto stesso. Consente di realizzare un prodotto "su misura". Vedi 121(one-to-one) marketing e relationship marketing.



Programma (Marketing e Pubblicità)
E’ un insieme articolato, coerente e coordinato di progetti, generalmente riferibili a un’area specifica e realizzato in periodi medio-lunghi (mesi e anni). La valutazione ha molto a che fare con i programmi, che per complessità e onerosità necesitano di vari interventi valutativi. Un piano sociale regionale è un programma; una relazione che riepiloghi gli obiettivi annuali di un servizio è un programma.



Programma di affiliazione (Marketing e Pubblicità)
Un programma di affiliazione e’ un accordo applicato al Web che viene stretto tra un affiliante, generalmente il titolare di un sito di e-commerce o di offerta di servizi, ed uno o piu affiliati - anch’essi con un proprio sito web o curatori di una newsletter. L’accordo consiste nel consentire all’affiliato di "rivendere", attraverso il proprio sito, i prodotti o i servizi dell’affiliante, ricavando una commissione per i risultati effettivamente raggiunti, come il traffico generato su un sito, l’iscrizione ad una newsletter, la vendita di un prodotto o servizio.



Programma di trasformazione, postprocessore (Marketing e Pubblicità)
Programma che esegue la trasformazione di un set di comandi di formattazione in un altro, normalmente da comandi di formattazione ad alto livello in comandi a livello inferiore, per esempio passaggio di un testo da Word a Write.



Programmista (Marketing e Pubblicità)
Il programmista è una figura professionale specifica della produzione televisiva che si occupa della realizzazione di un programma televisivo (dai testi alle riprese, al montaggio).



Progress (Marketing e Pubblicità)
Mansione di controllo della progressione dei lavori, per rispettare i tempi di consegna, anche con l’utilizzo di mezzi informatici. In pubblicità: scadenziario settimanale per la distribuzione dei compiti operativi e si fa il punto sullo stato d’avanzamento dei lavori.



Prograssiva (Marketing e Pubblicità)
Prove su carta del fotolito. Mostrano la sequenza progressiva di colore di stampa ed il risultato finale dopo l’applicazione di ogni colore aggiunto.




Progressive (Marketing e Pubblicità)
Serie di bozze a colori che presentano i quattro colori di selezione e il loro progressivo sovrapporsi fino a formare l’immagine completa. Servono per verificare la qualità della selezione e i colori di selezione da utilizzare (non sempre magenta e cyan sono le tinte ottimali per la riproduzione; fermo restando il rosso, il giallo, il blu e il nero possono essere utilizzate gamme particolari di questi colori per ottenere il risultato voluto). Esse costituiscono il campione di stampa che il tipografo deve riprodurre regolando opportunamente il flusso di ogni colore sulla macchina.



Promessa (Marketing e Pubblicità)
E’ quanto la pubblicità promette ed il prodotto deve mantenere.



Promo (Marketing e Pubblicità)
E’ l’abbreviazione di promotional, cioè promozionale; indica il valore esclusivamente pubblicitario di un prodotto, di uno spot o di una particolare iniziativa.



Promo - spot (Marketing e Pubblicità)
Annuncio radiofonico o filmato televisivo promozionale.



Promoter (Marketing e Pubblicità)
Progettista di attività promozionali, organizza e gestisce i lanci promozionali e li presenta sul punto vendita, anche mediante animazioni. Ovvero figura professionale addestrata per la promozione e la vendita di specifici prodotti in brevi periodi nei punti vendita della Grande Distribuzione. Si occupa anche dei rapporti con i media per garantire una maggiore penetrazione del messaggio promozionale. Sono infatti persone preparate per comunicare direttamente al target i benefici della sales promotion. La loro attività si esplicita nel contatto personale col pubblico obiettivo della campagna promozionale.



Promotion (Marketing e Pubblicità)
Detto anche promo. Azione promozionale, l’insieme dei metodi per stimolare le vendite.



Promotion benefit (Marketing e Pubblicità)
Consiste nel vantaggio diretto espresso dalla promozione. La natura del beneficio è variabile, può essere un regalo, un prodotto in prova, uno sconto, la partecipazione ad un concorso. Dal promotion benefit deriva l’efficacia della promozione. Rispetto all’advertising benefit, il promotion benefit è un vantaggio individuale o comunque d’interesse concreto per l’individuo.



Promotion marketing (Marketing e Pubblicità)
Gestione strategica delle sales promotions all’interno del marketing mix.



Promozionali (Marketing e Pubblicità)
Articoli in offerta per un brevissimo periodo nell’ambito di un’operazione promozionale. Nel periodo al di fuori della promozione possono fare parte dell’assortimento permanente o stagionale, oppure far parte dell’offerta merceologica nel solo periodo di durata della promozione.



Promozione (Marketing e Pubblicità)
In inglese promotion. Elemento del marketing mix che «attraverso l’utilizzo di tecniche proprie, muove all’azione offrendo un beneficio aggiunto al bene o al servizio»(D.M. Masi). In senso lato non è sinonimo né di pubblicità, né di vendita promozionale. Per promozione si intendono tutte quelle attività e quelli strumenti in grado di trasmettere i messaggi e comunicare l’immagine aziendale. La pubblicità, le vendite promozionali, etc. sono strumenti della promozione. In pratica sono le iniziative che aggiungono temporaneamente un valore economico alle merci; sono volte ad incidere direttamente, e a breve-brevissimo termine, sul comportamento del consumatore (sconti, omaggi, offerte 3X2, gadget, ecc.).



Promozione delle vendite (Marketing e Pubblicità)
Insieme di attività che, utilizzando tecniche proprie, conferiscono un valore addizionale e provvisorio al prodotto o servizio per facilitarne la vendita e/o stimolarne l’acquisto. Si esplica in un periodo di tempo contenuto. Un esempio di promozione è costituito dai concorsi a premi o dal 3X2 (cut price). La promozione si caratterizza per avere un obiettivo di breve periodo, ossia stimolare le vendite nel periodo dell’offerta, senza tuttavia aumentare la fedeltà dei clienti. Spesso, finita la promozione, le vendite diminuiscono. Ha quindi un effetto effimero. Inoltre, le riduzioni di prezzo periodiche danneggiano l’immagine della marca, possono contrastare con il posizionamento competitivo del prodotto, influenzando le percezioni e i giudizi dei consumatori sulla marca. Il considerare la promozione vendite come uno strumento di marketing di pari dignità degli altri è cosa relativamente recente e ancora vi è una certa confusione tra gli operatori aziendali riguardo alle sue possibilità, ai suoi limiti e soprattutto alle caratteristiche professionali richieste per sviluppare concretizzare azioni efficaci e in sintonia con le strategie complessive di approccio al mercato. Il numero elevato di tecniche utilizzabili e la loro notevole differenziazione non ha consentito finora di accentrare in un unico fornitore, come ad esempio è avvenuto in pubblicità, tutte le attività connesse con la promozione vendite. Le agenzie di sales promotion sono poche e solo da pochi anni si sono date un’associazione l’Asp.



Promozione siti web (Marketing e Pubblicità)
Per promozione di un sito web si intendono tutte le attività rivolte a far confluire visitatori sul sito. Queste attività possono essere sviluppate sul web (campagne banner, sposorizzazioni, ecc.), o attraverso la posta elettronica, oppure mediante azioni off-line come ad esempio l’emissione di comunicati stampa.



Proof (Marketing e Pubblicità)
Prova, bozza di stampa. Vedi bozza e seconda bozza, correttore di bozze.



Proofreader’s mark (Marketing e Pubblicità)
Segni del correttore sulle bozze per indicare i cambiamenti che il tipografo deve apportare.



Proofreading (Marketing e Pubblicità)
Questo termine indica solitamente l’ultimo controllo che viene effettuato su di un testo prima che questo venga pubblicato, con l’obiettivo di trovare e identificare gli eventuali refusi ed errori di formattazione.



Propaganda (Marketing e Pubblicità)
Attività di persuasione e manipolazione dei movimenti e regimi totalitari, attraverso la scuola, il controllo dei mezzi di comunicazione di massa, il ricorso ad elementi fortemente simbolici.



Prospect (Marketing e Pubblicità)
Espressione usata come abbreviazione di prospective buyer traducibile con un "non ancora cliente" ovvero un cliente potenziale. Utilizzato sia per il consumatore finale sia per gli intermediari commerciali. Indica in sintesi la persona o l’azienda presumibilmente interessata a un determinato prodotto o servizio offerto che però non ha precedentemente effettuato alcun acquisto. In genere con questo termine si indica chi ha già mostrato interesse per il prodotto (inviando un coupon, telefonando ecc.).



Prospect target (Marketing e Pubblicità)
Espressione utilizzata come abbreviazione di prospective buyer. Indica un "non ancora cliente", ovvero chi potrebbe essere potenzialmente interessato al prodotto o al servizio venduto.



Prosumer (Marketing e Pubblicità)
Termine coniato negli anni ’80 da Alvin Toffler, indica un cambiamento del ruolo e delle attività del consumatore tipo (Consumer) di informazioni e servizi. Le nuove tecnologie (internet ne è l’esempio principe) rendendo più facile produrre informazioni e servizi a basso costo, aprono la strada a un numero elevatissimo di nuovi produttori di servizi e informazioni. Il paradosso è che, lo stesso "Consumer" di informazioni e servizi, può e diventa "Producer": quindi "Prosumer". Ne sono classici esempi le BBS negli anni 80 e inizi 90, le attuali Comunità Virtuali su Internet, le Mailing List, i Forum, dove il consumatore può produrre, trasformare, riprodurre informazioni e/o servizi. Si veda anche interattività.



Prosumership (Marketing e Pubblicità)
Il cliente, da “consumer” è diventato anche “prosumer”, in quanto condiziona la produzione anteponendo alla medesima le sue esigenze personali. La produzione “personalizzata” si sta estendendo anche ai beni semidurevoli e non durevoli, ed include la personalizzazione di servizi complementari al prodotto. La proattività, come anticipazione dei bisogni, avviene su due fronti: a monte da parte dell’impresa, a valle da parte del consumatore/cliente.



Prosuming (Marketing e Pubblicità)
Neologismo introdotto da Toffler nel 1980 che deriva dalla fusione dei termini producing e consuming e indica la stretta interazione tra chi produce e chi consuma. Nello specifico del contesto culturale indica il ruolo dello spettatore come parte attiva in un processo di erogazione e consumo di un determinato prodotto artistico (es. spettacolo dal vivo), come attore del processo di "creazione del valore".



Protezione interna (Marketing e Pubblicità)
Termine riferito a materiali o parti usati per sostenere, posizionare o imballare un prodotto in un contenitore.



Protocollo (Marketing e Pubblicità)
Insieme di regole, sistema standard per la definizione e il controllo della comunicazione dei dati.



Prototipo (Marketing e Pubblicità)
Modello originale della realizzazione di un progetto, tridimensionale, per controllarne la funzionalità e apportare correzioni prima della produzione. O anche Prototipo la prima versione di un prodotto progettato da un’impresa.




Prova colore (Marketing e Pubblicità)
Prova di torchio o prova cromalin prima della stampa.


Prova di acquisto (Marketing e Pubblicità)
Talloncino unito al prodotto per provarne l’acquisto.



Prova di avviamento macchina, prova di stampa (Marketing e Pubblicità)
Foglio ottenuto dalla macchina da stampa o serigrafia per il controllo della fedeltà dei colori.



Prova digitale (Marketing e Pubblicità)
Foglio di prova prodotto direttamente da informazioni memorizzate senza l’utilizzo di pellicole.



Prova di torchio (Marketing e Pubblicità)
Prove di stampa su carta con macchina che utilizza inchiostro e supporti come per il lavoro vero e proprio.



Provider (Marketing e Pubblicità)
Fornitore di servizi di rete Internet, chiamato anche network provider o service provider. È generalmente collegato ad una linea telefonica speciale chiamata T-1.



Psicografia o psycografia (Marketing e Pubblicità)
Tecnica di analisi del mercato, o di un insieme di individui, che utilizza parametri psicologici per la sua segmentazione. Ovvero studio delle caratteristiche della personalità del consumatore, vengono utilizzate per segmentare il mercato, definire il target group, definire le strategie di comunicazione, posizionare il prodotto, scegliere i veicoli ed i mezzi pubblicitari più idonei alla comunicazione.



P.T.O. (Marketing e Pubblicità)
Acronimo di Pubblicità Tramite Oggetto. Termini utilizzati frequentemente in questo settore sono: Premium - oggetto premio (di qualche valore). In - Pack - promozioni con abbinamento di oggetto. Gift - omaggio promozionale. Gadget - oggetto promozionale (di basso valore). Sampling - campionamento a scopo promozionale.



Public affaire (Marketing e Pubblicità)
Insieme delle attività di relazioni con le istituzioni. Il settore dei public affairs si occupa di rappresentare interessi e punti di vista di un’impresa o di un’organizzazione nei confronti di governi, ministeri, municipi, organismi pubblici ecc… Nel settore rientra anche il compito di gestire le relazioni con le associazioni industriali o altre organizzazioni che rappresentano settori specializzati del commercio, della produzione e dei servizi.



Public relation (Marketing e Pubblicità)
letteralmente "relazioni pubbliche", ovvero attività di comunicazione dell’impresa, attuata di solito con l’ausilio di professionisti specializzati, tendente, attraverso contatti con persone di una qualche influenza, a ottenere un ambiente positivamente predisposto all’impresa e ai suoi prodotti. Gli obiettivi più comuni delle PR sono l’ottenimento di articoli redazionali e di citazioni nei mass media, la partecipazione dell’impresa a iniziative importanti, gli incontri con opinion leader e con i rappresentanti delle istituzioni nonché‚ tutte le forme di cortesia tendenti ad attribuire all’impresa connotati di gradevolezza e correttezza.



Pubblicazione periodica (Marketing e Pubblicità)
La distribuzione di materiale stampato di formato e argomenti costanti distribuito ad intervalli regolari.



Pubblicista (Marketing e Pubblicità)
Chi collabora in modo saltuario con i propri articoli a quotidiani e periodici. È erroneo utilizzarlo per indicare il pubblicitario.



Pubblicità (Marketing e Pubblicità)
E’ l’attività aziendale diretta a far conoscere l’esistenza o ad incrementare il consumo e l’uso di un bene o un servizio. Le aziende fanno attività pubblicitaria principalmente (ma non solo) attraverso i mezzi di comunicazione di massa: giornali e stampa in generale, radio, televisione, cinema, affissione (esterna e dinamica), internet... Oggetto della pubblicità è di solito il prodotto, ma può essere anche il marchio e/o l’azienda stessa committente, o una linea o una categoria merceologica.



Pubblicità classica (Marketing e Pubblicità)
Pubblicità che utilizza la stampa, la radio, la televisione, il cinema, le affissioni e altre forme esterne. Sinonimo è above the line o media advertising.



Pubblicità commerciale (Marketing e Pubblicità)
Forma di comunicazione impersonale, diffusa attraverso qualsiasi mezzo, da soggetti economici per influenzare, a proprio favore, gli atteggiamenti e le scelte riguardanti il consumo dei beni e l’utilizzazione dei servizi e la costruzione dell’immagine dei soggetti stessi.



Pubblicità contestuale (Marketing e Pubblicità)
Anche definita, in inglese, content-based advertising. Questa forma di pubblicità presenta un messaggio promozionale in base al contenuto della pagina sul quale questo appare. Si tratta di un nuovo approccio che tende ad essere meno invasivo. Google (AdSense), Overture (Content Match) e Sprinks (ContentSprinks) hanno sviluppato software che, sfruttando sofisticati algoritmi, sono in grado di analizzare le parole chiave presenti all’interno di una pagina Web (e la loro rilevanza), per proporre, di conseguenza, il messaggio pubblicitario più appropriato al contesto.



Pubblicità dinamica (Marketing e Pubblicità)
Manifesti e locandine esposti sui mezzi di trasporto pubblico o alle stazioni di fermata. In pratica pubblicità veicolata sui mezzi di trasporto pubblico/privato, urbani ed extraurbani; può essere sia esterna sia interna alle vetture. La sua funzionalità è data da una elevata dinamicità che rende il marchio/prodotto “mobile”, presente sul territorio con una soluzione moderna, curiosa e non invasiva.



Pubblicità esterna (Marketing e Pubblicità)
Attività e mezzi della pubblicità effettuata in spazi aperti (affissione, installazione...).



Pubblicità istituzionale (Marketing e Pubblicità)
Area di attività della funzione relazioni esterne Si distingue dalla pubblicità di prodotti / servizi per il fatto di riferirsi all’organizzazione in quanto tale.



Pubblicità non commerciale (Marketing e Pubblicità)
Pubblicità non profit. Le forme di utilizzazione delle tecnica pubblicitaria esulano dall’ambito commerciale.



Pubblicità politica (Marketing e Pubblicità)
E’ essenzialmente la pubblicità dei partiti e dei movimenti politici.



Pubblicità pubblica (Marketing e Pubblicità)
Rivolta ad attribuire trasparenza all’attività della Pubblica Amministrazione, a consentire al cittadino di utilizzare meglio l’apparato dello Stato o i servizi pubblici, a sensibilizzarlo su problematiche socialmente rilevanti ed a stimolare un processo di crescita civile e sociale.



Pubblicita punto vendita (Marketing e Pubblicità)
Detta anche P.O.P. - P.O.S. Advertising. Qualunque forma di comunicazione effettuata nei luoghi preposti alla vendita di beni e/o servizi.



Pubblicita’ radiotelevisiva (Marketing e Pubblicità)
Ogni forma di messaggio televisivo o radiofonico trasmesso a pagamento o dietro altro compenso da un’impresa pubblica o privata nell’ambito di un’attivita’ commerciale, industriale, artigianale o di una libera professione, allo scopo di promuovere la fornitura, dietro compenso, di beni o servizi, compresi i beni immobili, i diritti e le obbligazioni.



Pubblicità redazionale (Marketing e Pubblicità)
Pubblicità redatta sotto forma di notizia o servizio di informazione giornalistica che compare a pagamento su quotidiani e riviste, contraddistinta ed evidenziata da opportuna impaginazione e grafica.



Pubblicità religiosa (Marketing e Pubblicità)
Utilizzazione delle tecniche pubblicitarie da parte di soggetti religiosi per conseguire finalità di natura direttamente o indirettamente religiosa.



Pubblicità sociale (Marketing e Pubblicità)
Forma di comunicazione persuasoria volta a creare e ad ampliare l’area di consenso su tematiche di interesse generale, e a favorire comportamenti conseguenti, promossa da soggetti pubblici e privati senza scopo di profitto, nell’interesse collettivo. Si propone di svolgere una funzione didattico-pedagogica presso il pubblico.



Pubblicità subliminale (Marketing e Pubblicità)
Messaggi che colpiscono i consumatori al di sotto della soglia di coscienza, memorizzati solo dal subcosciente. In pratica messaggi che il consumatore percepisce a livello inconscio.



Pubblicitario (Marketing e Pubblicità)
Addetto alla pubblicità, tecnico della comunicazione nei diversi settori della pubblicità.



Pubblicity (Marketing e Pubblicità)
Pubblicità istituzionale, parla dell’azienda nel suo complesso, nella sua configurazione di gruppo, nella sua realtà economica e di marketing. Ha come contenuto l’impresa stessa piuttosto che i suoi prodotti o servizi. In editoria insieme di attività volte a far sì che i mezzi di comunicazione parlino di un’azienda,senza che essa ne risulti ufficialmente la fonte; in sintesi pubblicità veicolata gratuitamente a livello redazionale. Può essere istituzionale o di prodotto. Indica anche la pubblicità veicolata dal prodotto stesso attraverso il suo packaging esposto sul punto vendita.



Public affair (Marketing e Pubblicità)
Attività di comunicazione riferita alla gestione di istanze politico-sociali.



Public relation (Marketing e Pubblicità)
Relazioni pubbliche; devono estendere la loro azione nei confronti di tutti i punti di contatto dell’azienda con il mondo circostante; la loro funzione è quella di creare o di modificare l’immagine di un personaggio o di un’azienda o di un ente, oppure di un servizio o di un prodotto, attraverso una comunicazione creata ad hoc, che, a seconda dei casi, dovrà andare verso l’interno o verso l’esterno cerso l’interno o verso l’esterno dell’azienda.



Pubblico (Marketing e Pubblicità)
Gruppo di persone con caratteristiche comuni verso il quale viene indirizzata un’azione di comunicazion. Più specificatamente sono tutti coloro che fruiscono direttamente o indirettamente degli effetti dell’atto creatore. Si trova nel polo opposto del sistema culturale rispetto ai creatori, ma il loro rapporto è biunivoco e inscindibile. Non esiste creazione senza pubblico, ne si può pensare ad un pubblico senza una creazione che lo giustifichi. Il termine pubblico deve intendersi nella sua accezione più ampia. Hirschman in "Aesthetics, Ideologies and the limits of the marketing Concept" afferma che il prodotto artistico contiene già in se la sua ragione d’essere e che non deve per forza soddisfare altri bisogni se non quelli dell’autogratificazione del creatore. In tale ottica egli individua tre segmenti di pubblico ai quali il creatore si rivolge: egli stesso, il suo gruppo o ambiente di riferimento (altri artisti, i critici, gli esperti, etc.), il pubblico di massa. Tutti e tre i segmenti possono essere qualificati come pubblico e dunque ogni creazione ha sempre un pubblico che la sorregge.



Pubbligrafia (Marketing e Pubblicità)
Classificazione entipologica degli stampati.



Pubbliredazionale (Marketing e Pubblicità)
Articolo promozionale su aziende, prodotti o servizi di taglio redazionale, redatto dal committente o dall’agenzia di pubblicità e pubblicato da una testata. È a pagamento. Generalmente riporta una nota che ne dichiara il contenuto pubblicitario.



Publisher (Marketing e Pubblicità)
Editore, da non confondere con editor (vedi).



Publishing (Marketing e Pubblicità)
Attività editoriali.



Pull (Marketing e Pubblicità)
Letteralmente significa tirare. Nel marketing identifica una precisa strategia dell’azienda volta ad attirare sempre più consumatori sul punto di vendita. La pubblicità è la leva principale di tale strategia. Il il contrario di push. In internet si riferisce alla tecnologia per cui si forniscono informazioni all’utente dietro sua esplicita richiesta. La navigazione Web e’ basata essenzialmente sul pull: chi naviga individua ciò che lo interessa e lo preleva.



Punta a taglio (Marketing e Pubblicità)
Accessorio a forma di lancia, molto affilato, che inserito nel compasso permette di tagliare in tondo.



Puntini guida (Marketing e Pubblicità)
Gruppo di segni (puntini, punti, quadratini, lineette..) usato per guidare l’occhio da una parte all’altra della pagina.



Punto (Marketing e Pubblicità)
Sottomultiplo della riga tipografica: 12 punti equivalgono a una riga, sia in sistema Pica che Cicero o Didot. In stampa è l’unità di misura pari a un millesimo di pollice.



Punto didot (Marketing e Pubblicità)
Unità di misura tipografica europea, stabilita dal fonditore di carattere francese Firmin A. Didot nel 1775. Un punto didot misura 0,3759 mm.; la riga tipografica (cicero, dal nome di un carattere tipografico usato in Italia nella seconda metà del Quattrocento) è formata da 12 punti didot e misura 4,512 mm. Il punto pica, unità di misura anglosassone, misura 0,35 mm., 1/72 di pollice; la riga pica 4,217 mm.



Punto pica (Marketing e Pubblicità)
Unità di misura tipografica anglosassone, misura 0,35 mm., 1/72 di pollice; la riga pica , formata da 12 punti, misura 4,217 mm.



Punto di pareggio (Marketing e Pubblicità)
Detto anche break -- event point. Livello di attività in cui i costi totali (fissi + variabili) pareggiano i ricavi e l’azienda opera in completa autosufficienza economica



Punto di vendita (Marketing e Pubblicità)
vedi PdV, P.V., P.O.P. (Point of Purchase). Punto terminale della filiera dove il prodotto viene offerto al consumatore finale. In pratica definisce il classico negozio. E’, infatti, un esercizio commerciale in cui si vende della merce di varia natura. Esistono vari tipi di negozio specializzati nella vendita di articoli di vario genere.



Punto di vendita (Marketing e Pubblicità)
Punto terminale della filiera dove il prodotto viene offerto al consumatore finale.



P.O.S. (Point of Sale) (Marketing e Pubblicità)
Luogo di vendita di beni e /o servizi: negozi tradizionali, distribuzione a libero servizio, grossisti, ecc.



Pull (Marketing e Pubblicità)
Tirare. Indica una precisa azione di comunicazione volta a tirare il maggior numero di consumatori sul punto vendita.



Pulling (Marketing e Pubblicità)
omunicazione in cui l’impresa “attira” il cliente verso i propri prodotti e servizi grazie all’uso di strumenti pubblicitari.



Punzonatura (Marketing e Pubblicità)
Stampa di un marchio o di una scritta, a rilievo, a secco, senza colore



Purchase mix (Marketing e Pubblicità)
Vomplesso di cause che determinano le scelte da parte del consumatore: packaging, punto vendita ecc.



Push (Marketing e Pubblicità)
Letteralmente significa spingere. Nel marketing, in particolare, identifica una precisa strategia dell’azienda volta a spingere il proprio prodotto attraverso i canali distributivi. La forza vendita è la leva principale utilizzata per attuare questo tipo di azione. E’ il contrario di una strategia cosiddetta di pull. In internet si riferisce alla tecnologia per cui si inviano informazioni ai computer degli utenti senza una loro richiesta esplicita.



Push and pull (Marketing e Pubblicità)
etteralmente «spingere e tirare», così è definita l’azione combinata della pubblicità con mezzi classici e delle promozioni: la pubblicità classica tira il consumatore verso il prodotto e la promozione nel punto vendita spinge il prodotto verso il consumatore. Piu dettagliatamente strategia o politica tipica del manufacturing e del marketing. Sono interventi di stimolo rispettivamente a valle o a monte del processo produttivo. Per quanto riguarda il processo distributivo sono interventi promozionali a monte (sugli intermediari) oppure a valle (sul compratore). Con la locuzione “pull” i fattori di impulso (trazione) avvengono a valle del processo produttivo/distributivo, con l’espressione “push” i fattori di impulso (spinta) avvengono a monte del processo produttivo.



Push / Pull (Marketing e Pubblicità)
Questi due termini (in antitesi l’un l’altro) indicano due diverse modalità di usufruire dell’informazione da parte degli utenti/clienti. Nel mondo classico della comunicazione (quella delle televisioni, dei giornali, della pubblicità tradizionale e della comunicazione d’impresa), l’atto comunicativo è sempre stato in modalità "push", ovvero, l’entità erogatrice dell’informazione, prima sceglie l’informazione, poi la spinge verso l’usufruitore. Con l’avvento di Internet le cose cambiano. La modalità di usufruizione dell’informazione è invertita. La comunicazione non è più spinta dall’alto, ma scelta dal basso: é "pull". L’erogatore decide sempre cosa produrre, ma sarà l’usfruitore a scegliere cosa "consumare", quando e come. Di fronte a ciò, tutte le regole classiche del mondo della comunicazione e dell’informazione, saltano, per lasciare spazio a nuovi principi e regole.



Pushing (Marketing e Pubblicità)
Comunicazione in cui l’impresa “spinge” le informazioni, la pubblicità e gli altri contenuti verso il cliente senza che questi debba direttamente visitare il sito Web per ottenerle.



Push technology (Marketing e Pubblicità)
Tecnologia che invia dati ad un ricevente senza che questi ne abbia fatto richiesta. Tecnologie push sono ad esempio l’e-mail, che si riceve anche se non richiesta, ma anche la televisione. Internet è invece una tecnologia "pull", in quanto il browser apre una pagina solo se è stato digitato l’indirizzo.



P.V. (Marketing e Pubblicità)
Abbreviazione di punto vendita.



P.V.C. (Marketing e Pubblicità)
Pellicola di plastica morbida trasparente o colorata, adesiva o non, utilizzata per larghissimi scopi: adesiva, rivestimento, accoppiamento, ecc.



P (Grafica d’Arte)

Grafica d’Arte - Pittura e Tecniche artistiche






Pianta o planimetria (Grafica d’Arte)
Rappresentazione grafica in piano di una città, un territorio, un edificio. Esistono vari generi di piante: topografica, prospettica, fantastica, a volo d’uccello...



Paesaggio (Grafica d’Arte)
Dipinto che ha come soggetto uno scenario naturale.



Palette (Grafica d’Arte)
Tavolozza di colore. Indica oggi anche la quantità e qualità dei colori in un’immagine digitale.



Pancromatica (Grafica d’Arte)
Si dice dell’emulsione sensibile alla luce rossa, verde e blu che permette la registrazione dei toni di grigio, quasi con la stessa luminosità relativa dell’occhio umano.



Panel (Grafica d’Arte)
Tipo di cartoncino fotografico del formato mm 330x203. il panel grande presenta invece un formato di mm 450x280.



Papirografia (Grafica d’Arte)
Si indica così il procedimento fotomeccanico utile a stampare un’immagine chiaroscuro su di una superficie bicromatata.



Pastelli (Grafica d’Arte)
In arte, sono i pigmenti in polvere, mescolati con una piccola quantità di gomma arabica usato come agglomerante e riprodotti in forma di bastoncini. Il termine generalmente può indicare i colori tenui e luminosi.



Pastello (Grafica d’Arte)
Tecnica di disegno, per certi aspetti simile alla pittura, che si avvale di bastoncini costituiti da un impasto di colore in polvere con agglutinanti. Il pastello viene eseguito generalmente su carta appositamente preparata con collante ricco di polvere di argilla, pomice o vetro, oppure su carta felpata, per favorire l’adesione del colore, friabilissimo. Questa tecnica consente di ottenere notevoli effetti di immediatezza e di freschezza e una soffice fusione di toni, ma presenta problemi di conservazione, poiché il colore può facilmente sbavare o staccarsi dalla superficie; da ciò il ricorso all’uso di fissativi, che però alterano i toni cromatici.



Pellicola (Grafica d’Arte)
Emulsione fotografica stesa su un supporto di plastica trasparente e flessibile. La pellicola a colori persenta la particolarità sulla struttura pellicolare di avere tre strati sensibili distesi sovrapposti, ciascuno con uno dei tre colori fondamentali.



Pellicolaggio (Grafica d’Arte)
Procedimento consistente nel distaccare una pellicola di gelatina o di collodio dal suo supporto per trasportarla su un supporto diverso.



Pigmento (Grafica d’Arte)
In arte indica quella particolare sostanza colorante, vegetale, animale o minerale utile a preparare il colore col quale si può dipingere, una volta mescolato con vari leganti e con solventi quali olio di semi o rosso d’uovo.



Pirografia  (Grafica d’Arte) 
Disegno eseguito sulla carta con una punta rovente. vedi p. Tecnica / Impressionismo



Pixel (Grafica d’Arte)
Da picture element, elemento immagine. È l’unità di misura della risoluzione di monitor e unità fotografiche digitali e l’elemento minimo che compone un’immagine digitale.



Planografia (Grafica d’Arte)
Incisione in piano, su pietra litografica o su zinco.



Plastilina (Grafica d’Arte)
Materiale plastico, di vari colori, composto di zinco, zolfo, cadmio, cera ed olio; si utilizza per modellare.



Platinotipia (Grafica d’Arte)
Tipo di stampa con carta ai sali di platino, risalente al 1873 circa, che si basa sulla proprietà dei sali di ferro di passare dallo stato ferrico a quello ferroso per esposizione alla luce.



Playertipia (Grafica d’Arte)
Procedimento di stampa che si utilizza nella riproduzione fotografica diretta delle incisioni.



Plein air (Grafica d’Arte)
Si usa indicare la pittura all’aria aperta, tale modo di dire risale all’ottocento.



Pochet (Grafica d’Arte)
Tipo di cartoncino fotografico del formato mm 70x35.



Policromo (Grafica d’Arte)
Costituito di vari colori.



Polimaterico (Grafica d’Arte)
Insieme di materiali diversi presenti in un unico oggetto.



Polittico (Grafica d’Arte)
Dipinto o rilievo formato da più pannelli incernierati tra loro.



Portfolio (Grafica d’Arte)
Cartella in cui sono raccolte fotografie scelte e organizzate generalmente dallo stesso autore. Indica anche l’edizione limitata di un gruppo di immagini selezionate da un gallerista o da un editore d’arte conservate un una cartella.



Positivo (Grafica d’Arte)
Immagine fotografica, generalmente ne indica la stampa.



Posthumous (Grafica d’Arte)
Fotografia stampata da negativo originale dopo la morte dell’autore.



Procedimento a colori additivo (Grafica d’Arte)
Procedimento risalente al 1861; è la stampa di un negativo a colori su materiale fotografico mediante tre esposizioni separate attraverso filtri di selezione rosso, verde e blu (colori primari additivi). la stampa a colori additiva si può ottenere anche facendo tre esposizioni separate con negativi di selezione attraverso un filtro rosso, uno verde e uno blu. ogni negativo è un’immagine in b/n di uno dei tre colori primari dell’originale.



Procedimento a colori sottrattivo (Grafica d’Arte)
Stampa di un negativo a colori su materiale fotografico mediante una singola esposizione a luce bianca equilibrata attraverso una combinazione di filtri compensatori ciano, magenta e giallo (colori primari sottrattivi) oppure con filtri per la stampa a colori.



Procedimento ai sali di ferro (Grafica d’Arte)
Procedimento basato sulla proprietà di alcuni sali ferrici di essere ridotti a sali ferrosi per azione della luce.



Procedimento al carbone (Grafica d’Arte)
Tale procedimento di stampa brevettato nel 1855, consisteva nel mescolare particelle di carbone con gelatina e bicromato di potassio. In pratica la carta veniva ricoperta con l’emulsione e asciugata; successivamente, dopo l’esposizione attraverso il negativo, si scioglievano in acqua le parti non impressionate, ottenendo cosi un’immagine con chiaroscuri proporzionali alla densità e alla trasparenza del negativo. I mezzi toni non erano resi in maniera soddisfacente e nel 1864 si brevettò un procedimento di trasporto (transfert) su carta al carbone, acquistabile in commercio in tre diverse gradazioni di contrasto e in tre differenti colori, nera, seppia e bruno-rossastra, che doveva essere sensibilizzata in soluzione di bicromato di potassio. una volta asciugato, il foglio era esposto a contatto con un negativo e quindi immerso nell’acqua insieme ad un foglio di carta bianca, poi, quando i fogli erano ben umidi, venivano fatti asciugare e poi di nuovo immersi in acqua calda. La gelatina che non era stata esposta si dissolveva, permettendo così al fotografo di togliere il supporto di carta e conservare invece la superficie esposta; poiché l’immagine era rovesciata di lato, solitamente si eseguiva un secondo transfert.



Procedimento al ferroprussiato (Grafica d’Arte)
Vedi cianotipo.



Procedimento alabastrino (Grafica d’Arte)
In associazione con la tecnica del collodio umido. serve alla produzione di positivi su vetro, direttamente dal negativo.



Procedimento alla colla di pesce (Grafica d’Arte)
Procedimento fotomeccanico utilizzato per la stampa di immagini retinate su superfici di rame e zinco. la colla di pesce, ben filtrata, sola o in soluzione di albumina, va sensibilizzata con bicromato di potassio e poi stesa sulla superficie metallica del supporto. dopo la stampa si sviluppa in acqua semplice, infine la lastra può essere posta in morsura in acqua forte oppure in soluzione di cloruro ferrico.



Procedimento alla gomma bicromatata (Grafica d’Arte)
Si basa sulla proprietà della gomma arabica, in presenza di bicromato di potassio, di modificare la propria idrosolubilità se esposta per qualche tempo alla luce;. quanto più forte è l’azione della luce sulla gomma bicromatata tanto meno facilmente questa si scioglie.



Procedimento all’albumina (Grafica d’Arte)
Ideato da Niépce nel 1848, fu utilizzato per la preparazione di lastre fotografiche negative su vetro; tale procedimento si basa su alcune proprietà dell’albumina - sostanza proteica costituente fondamentale delle cellule e di altri tessuti vegetali - . L’albumina per l’utilizzazione in fotografia viene estratta dal bianco d’uovo. Usata prima come mezzo per il mantenimento dei sali d’argento nella fabbricazione di negativi su lastra di vetro e poi nella fabbricazione di carta albuminata, secondo la tecnica inventata da Blanquart-Evrard nel 1850: si ricopriva la carta con bianco d’uovo nel quale erano sciolti bromuro di potassio e acido acetico. una volta asciutta la carta veniva agitata leggermente sulla superficie di una soluzione di nitrato d’argento, poi di nuovo asciugata. la carta sensibilizzata era messa a contatto con il negativo in un telaio di vetro, ed esposta alla luce del sole per diversi minuti, talvolta anche per ore, finché appariva un’immagine; successivamente la stampa veniva messa in una soluzione di cloruro d’oro che le dava una sfumatura di un marrone intenso, fissata in iposolfito di sodio, lavata completamente e asciugata.



Procedimento all’asfalto (Grafica d’Arte)
Vedi bitume di giudea.



Procedimento alle polveri (Grafica d’Arte)
Variante di quello alla gomma bicromatata, che viene cosparsa di polvere colorata finissima.



Procedimento all’inchiostro grasso (Grafica d’Arte)
Vedi fotocollografia e oleotipia.



Procedimento all’inchiostro (Grafica d’Arte)
O anche detto alla gomma bicromatata, immersa in soluzione di pirogallolo, poi di solfato ferroso. si ottiene così un’immagine di inchiostro al pirogallato di ferro.



Procedimento all’uranio (Grafica d’Arte)
I sali di uranio sono fotosensibili e vengono talvolta utilizzati per la produzione di emulsioni fotografiche, con composti come sali d’oro, d’argento, di rame o di ferro per ottenere stampe policrome.



Procedimento bayard (Grafica d’Arte)
Dal nome di H. Bayard che nel 1839 mise a punto un procedimento per ottenere immagini positive stabili e di buona qualità su carta, questo procedimento consisteva nell’immergere la carta in soluzione di cloruro alcalino e nitrato d’argento. l’annerimento si otteneva per prolungata esposizione alla luce. per poterla impiegare occorreva immergere la carta in soluzione di ioduro di potassio, esporla umida, infine lavarla e fissarla.



Procedimento colas (Grafica d’Arte)
Procedimento positivo ai sali di ferro, utilizzato per la stampa di disegni ed immagini prevalentemente al tratto.



Procedimento crystoleum (Grafica d’Arte)
Procedimento di fotominiatura ad olio su pellicola preventivamente incollata su una lastra di vetro convessa.



Procedimento diazotipico (Grafica d’Arte)
Procedimento per ottenere stampe positive di vari colori su carta, seta e tessuti.



Procedimento fresson (Grafica d’Arte)
Vedi carta al carbone.



Procedimento goopil (Grafica d’Arte)
Metodo di fotoincisione basato sulla elettrodeposizione di rame su un’immagine alla gelatina bicromatata.



Procedimento joly (Grafica d’Arte)
Vedi negativo a colori per addizione.



Procedimento pellet (Grafica d’Arte)
Procedimento auto-positivo che da luogo ad un’immagine bianca su fondo blu.



Procedimento sanger sheperd (Grafica d’Arte)
Procedimento di stampa a tre colori.



Procedimento transferrotipico (Grafica d’Arte)
Consiste nella realizzazione di un positivo al collodio cloruro su una superficie appositamente preparata, per poi trasportare la pellicola su di un supporto definitivo.



Procedimento van dyke (Grafica d’Arte)
Vedi callitipo.



Profondità di colore (Grafica d’Arte)
In fotografia è la quantità di sfumature di grigio o di colore presenti in un’immagine digitale.



Progress photograph (Grafica d’Arte)
Serie di fotografie scattate ad intervalli prefissati dallo stesso punto di ripresa per documentare le fasi di un fenomeno o di un’attività. ad esempio le fasi di costruzione di un edificio.



Prospettiva (Grafica d’Arte)
Rappresentazione a disegno di una figura o un oggetto tridimensionale su di un piano bidimensionale, da un certo punto di vista, in modo che osservandola si riceve la stessa impressione che la figura reale dà all’occhio. La formulazione scientifica dei principi mediante i quali si è pervenuti alla illusione diprofondità, risale al quattrocento. La prospettiva aerea invece è definita anche atmosferica o dei colori, ed è la rappresentazione artificiale delle alterazioni di colore che si manifestano nell’apparenza degli oggetti lontani per causa della torbidezza dell’aria. Tipica quella di Leonardo e quella tipica cinese.



Prova d’artista (Grafica d’Arte)
Esemplare che l’artista stampa precedentemente e in aggiunta alla tiratura definitiva.



Provenienza (Grafica d’Arte)
Precedenti proprietari delle opere o delle lastre. Alcune stampe presentano al recto o al verso timbri o firme di collezionisti che le hanno possedute nel passato.



Provino a contatto (Grafica d’Arte)
Stampe positive di negativi posti a contatto, e non per ingrandimento, sulla carta fotosensibile.



Puntasecca (Grafica d’Arte)
Tecnica di incisione calcografica detta anche punta immediata, o punta a rame nudo. E’ il procedimento più semplice dell’incisione in metallo. Il disegno si ottiene graffiando con più o meno forza, la lastra di rame nudo con una punta di acciaio o una scheggetta di pietra preziosa , diversa dal bulino, che viene usata dall’incisore come se fosse una matita. Nello scavare il solco, la punta, a differenza del bulino, non ne asporta il metallo, ma solleva i bordi del segno, dando origine a due rialzi detti "barbe", ai quali è dovuto lo speciale aspetto del procedimento. Nella tiratura, infatti, oltre a riempire il segno inciso, l’inchiostro è anche trattenuto dalle barbe, dando al segno un’apparenza vellutata, morbida ed ombrata creano così un effetto di morbidezza e indeterminatezza del segno che rende la puntasecca particolarmente riconoscibile.



Punzonatura (Grafica d’Arte)
Ha la stessa funzione della biffatura, ma anziché i graffi, si ricorre ad un punzone sui quattro angoli della lastra. (è biffatura).



Punzone (Grafica d’Arte)
E’ una punta d’acciaio conica che viene battuta sulla lastra (ci si avvale anche dell’uso di un martelletto). Variazioni della forma del cono e della forza usata per battere incideranno segni di diverse grandezze e profondità che, nell’insieme, in stampa, daranno luogo a varie tonalità. Anche per questa tecnica, ai fini della nitidezza del segno, si usa asportare le "barbe" con un raschietto. Lo strumento da il nome anche alla tecnica usata per la realizzazione della matrice.



 

P (Legale amministrativo)

Legale amministrativo - E commerce

 



PAC (Legale amministrativo)
Acronimo di Politica agricola comune. Rientra nella sfera di competenza esclusiva della Comunità e persegue gli obiettivi di assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori europei e un tenore di vita equo agli agricoltori, mediante l’organizzazione comune dei mercati agricoli e il rispetto dei principi seguenti: unicità dei prezzi, solidarietà finanziaria e preferenza comunitaria. La Commissione - nella comunicazione "Agenda 2000" (luglio 1997) - ha individuato quali obiettivi prioritari: la sicurezza dei prodotti alimentari, la difesa dell’ambiente e la promozione di un’agricoltura sostenibile.



Paesi Membri UE (Legale amministrativo)
Attualmente i Paesi membri dell’ UE sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.



Pagamento (Legale amministrativo)
Versamento monetario da parte di un creditore ad una azienda a fronte di obblighi legati ad accordi contrattuali.



Paradosso (Legale amministrativo)
Dall’unione di tue parole greche par (oltre) e doxa (opinione) indica un’affermazione, raggiunta tramite un ragionamento logico apparentemente privo di errori, che contraddice il senso comune. La definizione di paradosso che fornisce il filosofo inglese Mark Sainsbury, uno dei maggiori esperti contemporanei di logica, filosofica e filosofia analitica (Mark Sainsbury _Paradoxes_ CUP, 1995) è "Conclusione apparentemente inaccettabile, che deriva da premesse apparentemente accettabili per mezzo di un ragionamento apparentemente accettabile". Al filosofo greco Zenone di Elea ( 450 a.c. ?) si devono i primi paradossi, alcuni ancora oggi molto famosi quali quello di Achille e la tartaruga o quello della Freccia che furono risolti solo nel XVII secolo in seguito allo sviluppo del calcolo infinitesimale, che finalmente permise ai matematici di trattare i cambiamenti infinitesimi in maniera distinta e diversa dallo zero.



Parametri urbanistici (Legale amministrativo)
Criteri che regolano l’utilizzazione delle aree e l’edificazione delle varie zone del territorio comunale, stabiliti in relazione agli usi del suolo ecc…



Parlamento europeo (PE) (Legale amministrativo)
"Il Parlamento europeo ha il compito di esaminare le proposte della Commissione ed è associato col Consiglio al processo legislativo secondo modalità differenti (procedura di codecisione, di cooperazione ...); esercita un potere di controllo sulle attività dell’Unione attraverso l’investitura della Commissione europea (e facoltà di censurare quest’ultima), nonché attraverso interrogazioni scritte od orali che può rivolgere alla Commissione e al Consiglio; condivide il potere di bilancio col Consiglio votando il bilancio annuale e controllandone l’esecuzione. "



Partita doppia (Legale amministrativo)
Sistema di gestione della contabilità ove per ogni accadimento aziendale vengono effettuate due registrazioni, una positiva ed una negativa. Più specificatamente tecnica (o metodo di rilevazione) contabile basata sul principio per cui ogni transazione viene registrata contemporaneamente in due conti diversi con segno algebrico opposto (dare = "+" e avere = "-"). Nella contabilità tenuta manualmente ogni transazione veniva dapprima inserita nel " libro giornale" o in un altro libro contabile destinato alla prima registrazione e quindi inserita nei conti appropriati del "libro mastro". Oggi con i moderni sistemi contabili informatizzati le transazioni spesso sono completamente automatizzate. Ad es. all’entrata della merce a magazzino il sistema è in grado di fare le scritture contabili (provvisorie) senza nessun intervento manuale dell’operatore.



Part time (Legale amministrativo)
Tipologia di lavoro che investe solo una parte del canonico orario di lavoro che è di 8 ore al giorno. Un tipico parttime è di 4 o 6 ore di lavoro.



Passivo (Legale amministrativo)
Sezione dello stato patrimoniale del bilancio di esercizio di un’azienda che riporta le passività (debiti finanziari e commerciali, fondi rischio e di rettifica, etc.) e le poste del patrimonio netto (capitale sociale, riserve, risultato di esercizio) da questa detenute alla chiusura del periodo di riferimento.



Piani urbanistici attuativi di iniziativa pubblica o privata (Legale amministrativo)
Sono strumenti urbanistici di dettaglio approvati dal comune in attuazione del regolamento urbanistico. Possono essere sia di iniziativa pubblica che privata.



Piano dell’edilizia economica e popolare (Legale amministrativo)
Strumento di pianificazione che contempla le aree del territorio destinate agli interventi di edilizia sociale.



Piano di un edificio (Legale amministrativo)
E’ lo spazio di un edificio, racchiuso o meno da pareti perimetrali, limitato da un pavimento e da un soffitto che può essere orizzontale, inclinato o curvo.



Piano strutturale (Legale amministrativo)
E’ uno strumento di regolamentazione del territorio, nel quale si definiscono regole, indirizzi e parametri per la redazione degli strumenti gestionali. Di lunga durata, tale piano richiede per essere varato il consenso di altre amministrazioni.



Piccole e Medie Imprese (Legale amministrativo)
Secondo la nuova definizione UE, sono le aziende con immobilizzi tecnici netti a bilancio non superiori a 75 milioni di Euro e con un massimo di 500 dipendenti (dati da riferire all’ultimo bilancio approvato prima della realizzazione del progetto). Le P.M.I. non devono a loro volta essere detenute, per più di un terzo, da società non rientranti nei limiti di cui sopra (questo vincolo non sussiste per le imprese ubicate nei territori obiettivo C.E.E. 1, 2, 5b e per le società il cui scopo è la promozione dell’attività delle P.M.I.). Alcuni particolari settori, coerentemente con le politiche della U.E., sono sottoposti a limitazioni operative ovvero esclusi dall’operatività in questione.



PIL (Legale amministrativo)
Il risultato finale dell’attività di produzione delle unità produttrici residenti. Corrisponde alla produzione totale di beni e servizi dell’economia, diminuita dei consumi intermedi e aumentata dell’IVA e delle imposte indirette sulle importazioni, al netto dei servizi di intermediazione finanziaria indirettamente misurati.



PMA (Legale amministrativo)
Paesi Meno Avanzati: Afghanistan, Angola, Bangladesh, Benin, Bhutan, Burkina Faso, Burundi, Cambogia, Capo Verde, Comore, Gibuti, Eritrea, Etiopia, Gambia, Guinea, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Haiti, Isole Salomone, Kiribati, Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Maldive, Mali, Mauritania, Mozambico, Myanmar, Nepal, Niger, Uganda, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Democratica Popolare Lao, Repubblica Unita di Tanzania, Ruanda, Samoa, Sao Tomé e Principe, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Ciad, Togo, Tuvalu, Vanuatu, Yemen e Zambia.



PMI (Legale amministrativo)
Acronimo di piccole e medie imprese. Secondo la definizione comunitaria (UE) contenuta nella “Raccomandazione 96/280/Ce del 1996” si definiscono: piccole e medie imprese (PMI) quelle che occupano meno di 250 dipendenti, sono indipendenti o quasi del tutto indipendenti, hanno un fatturato annuo non superiore a 40 milioni di euro, oppure un capitale investito non superiore a 27 milioni di euro piccole imprese quelle che occupano meno di 50 dipendenti, sono indipendenti o quasi del tutto indipendenti, hanno un fatturato annuo non superiore a 7 milioni di euro e un capitale investito non superiore a 5 milioni di euro microimprese quelle che occupano meno di 10 dipendenti. Per le imprese di piccole e medie dimensioni i problemi da risolvere riguardano la disponibilità di risorse finanziarie adeguate, la realizzazione e lo sviluppo dell’idea imprenditoriale, l’utilizzo di sistemi organizzativi e produttivi più evoluti, l’accesso al marketing e alla pubblicità. Forme di cooperazione tra le piccole e medie imprese permettono di finanziare i beni strumentali e di produrre e commercializzare in comune mediante accordi (consorzi e partnership di varia intensità).



PNL (Prodotto Nazionale Lordo) (Legale amministrativo)
Definisce il valore dei beni / servizi prodotti in un determinato Paese in un mese, incluso l’ammortamento di capitale



Porto assegnato (Legale amministrativo)
Clausola del contratto di compravendita che assegna al destinatario l’onere del pagamento delle spese di trasporto al vettore.



Porto franco (Legale amministrativo)
Clausola del contratto di compravendita che esonera il destinatario dal pagamento delle spese di trasporto al vettore.



Prodotti a denominazione di origine (Legale amministrativo)
Prodotti agroalimentari in cui il rapporto che li lega al territorio e/o alla tradizione è regolamentato da una norma ben precisa e si distinguono per un marchio e un logo specifici, riconosciuti a livello europeo e nazionale (DOP, IGP, STG, DOC, DOCG, IGT, Prodotto nella montagna).



Prescrizione (Legale amministrativo)
È detta prescrizione estintiva la modalità attraverso la quale, trascorso il periodo di tempo stabilito, si estingue e si perde un diritto soggettivo. I termini di prescrizione sono stabiliti dalla legge per ciascun atto o azione.



Produzione biologica (Legale amministrativo)
Sistema agrario di produzione che utilizza metodi di produzione "biologici"; v. sezione "Classificazioni" voce "Metodi di produzione".



Produzione integrata (Legale amministrativo)
Sistema agrario di produzione che utilizza metodi di produzione "integrati"; v. sezione "Classificazioni" voce "Metodi di produzione".



Produzione sottoposta a disciplinare (Legale amministrativo)
Sistema agrario di produzione che utilizza metodi di produzione "sottoposti a disciplinare"; v. sezione "Classificazioni" voce "Metodi di produzione".



Produzione vegetale (Legale amministrativo)
Produzione di Cereali, Ortive, Piante industriali, Altri seminativi, Vite, Olivo, Agrumi, Fruttiferi, Altre coltivazioni legnose, Altre coltivazioni .



Produzione zootecnica (Legale amministrativo)
Produzione di carne e di altri prodotti di origine animale (latte, uova, miele ecc).



Protocollo di Kyoto (Legale amministrativo)
Convenzione stipulata, nell’ambito delle Nazioni Unite, nel 1997 a Kyoto, in Giappone, per limitare le emissioni dei principali gas inquinanti. Con la adesione della Russia nel 2006 il trattato è diventato operativo avendo raggiunto le due condizioni richieste: il numero minimo di paesi aderenti e la frazione di inquinanti della produzione totale minima richiesta. All’inizio del 2007 sono circa 170 I paesi aderenti. Mancano però gli Stati Uniti che, da soli rappresentano il 36% delle emissioni totali di gas inquinanti. Anche l’Australia non ha ancora aderito.




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