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J 78 TERMINI

Tutti i termini del Glossario che iniziano con la lettera J

J (Serigrafia)

Serigrafia - Oggettistica pubblicitaria

 

 

 


JPEG  (Serigrafia)
Acronimo di Joint (professional) Photographic Experts Group in italiano traducibile con commissione multiaziendale che sviluppa nuovi formati per le immagini. Col termine JPG o JPEG (pronunciato in italiano geipeg) si indica comunemente anche il formato grafico utilizzato prevalentemente per immagini ferme bitmap e non sequenze animate, usato soprattutto per pagine ipertestuali e fotografie a colori ad alta risoluzione sul World Wide Web. Questo formato, che può visualizzare fino a 16 milioni di colori, utilizza algoritmi di compressione con perdita di informazioni; riduce infatti l’occupazione di spazio delle immagini mediante una compressione regolabile. Il formato jpeg è molto efficiente nella compressione di immagini fotografiche e disegni con toni graduali e senza contrasti netti. Con questo formato è possibile raggiungere rapporti di compressione elevatissimi tenendo però presente che ad alti tassi di compressione si riduce, anche sensibilmente, la qualità dell’immagine. Le contenute dimensioni del file sono infatti ottenute grazie a un sistema di compressione graduale grazie al quale si può decidere in pratica quale livello di compressione applicare, e di conseguenza di decadimento della qualità dell’immagine. Ai livelli di compressione meno spinti (40-50%) non si notano differenze ad occhio nudo tra un file compresso e l’originale. Nonostante questi limiti, questo è il formato richiesto, specialmente in ambito grafico, per l’archiviazione e per l’invio di immagini fotografiche per la stampa digitale; molto adatto e molto difuso in Internet. Il punto di forza del formato (memorizzazione di fotografie e immagini con un alto numero di colori) ne segna anche il limite ed è quindi preferibile usare un file GIF per immagini con pochi colori o con molte parti geometriche. I file generati da questo formato sono immagini o fotografie e sono comunemente indicati come file jpeg e di solito definiti con estensione .jpg. Altri formati per le immagini sono il TIFF, il BPM e il GIF.

 

 

 

J (Tipografia)

Tipografia - Stampa offset - Stampa editoriale





JPEG (Tipografia)
Acronimo di Joint (professional) Photographic Experts Group in italiano traducibile con commissione multiaziendale che sviluppa nuovi formati per le immagini. Col termine JPG o JPEG (pronunciato in italiano geipeg) si indica comunemente anche il formato grafico utilizzato prevalentemente per immagini ferme bitmap e non sequenze animate, usato soprattutto per pagine ipertestuali e fotografie a colori ad alta risoluzione sul World Wide Web. Questo formato, che può visualizzare fino a 16 milioni di colori, utilizza algoritmi di compressione con perdita di informazioni; riduce infatti l’occupazione di spazio delle immagini mediante una compressione regolabile. Il formato jpeg è molto efficiente nella compressione di immagini fotografiche e disegni con toni graduali e senza contrasti netti. Con questo formato è possibile raggiungere rapporti di compressione elevatissimi tenendo però presente che ad alti tassi di compressione si riduce, anche sensibilmente, la qualità dell’immagine. Le contenute dimensioni del file sono infatti ottenute grazie a un sistema di compressione graduale grazie al quale si può decidere in pratica quale livello di compressione applicare, e di conseguenza di decadimento della qualità dell’immagine. Ai livelli di compressione meno spinti (40-50%) non si notano differenze ad occhio nudo tra un file compresso e l’originale. Nonostante questi limiti, questo è il formato richiesto, specialmente in ambito grafico, per l’archiviazione e per l’invio di immagini fotografiche per la stampa digitale; molto adatto e molto difuso in Internet. Il punto di forza del formato (memorizzazione di fotografie e immagini con un alto numero di colori) ne segna anche il limite ed è quindi preferibile usare un file GIF per immagini con pochi colori o con molte parti geometriche. I file generati da questo formato sono immagini o fotografie e sono comunemente indicati come file jpeg e di solito definiti con estensione .jpg. Altri formati per le immagini sono il TIFF, il BPM e il GIF.






J (Computer e grafica)

Computer hardware e software - grafica





Jabber (Computer)
Protocollo per l’interconnessione fra sistemi di Instant Messenging. Il suo sorgente può essere utilizzato gratuitamente.



Jack (Computer)
Dispositivo per collegare un cavo a una porta hardware o a una presa.



Jacket (Computer)
Custodia floppy-disk.



Janet (Computer)
Acronimo di Joint Academic NETwork. Standard adottato dagli istituti di ricerca anglosassoni, utilizzato per connettere sia la rete locale che i servizi esterni raggiungibili presso altre comunità.



Jaquard J. Marie (Computer)
Scienziato francese, nel 1804 invento’ il "telaio Jaquard", un sistema meccanico programmato a schede perforate che, essendo capace di eseguire una precisa successione di operazioni, rivoluziono’ le procedure di lavoro nell’industria tessile. I principi di costruzione del "telaio Jaquard" furono successivamente utilizzati per la costruzione di macchine simili ai calcolatori come l’Analythical Engine di C. Babbage e la tabulatrice statistica di H. Hollerith.



JAR (Computer)
Acronimo di Java ARchive. Un file compresso che può contenere codice, immagini e altri tipi di file. In pratica un formato di file utilizzato per raggruppare e comprimere tutte le componenti richieste da un applet Java. I file JAR semplificano ed accelerano il download delle applet, dal momento che tutti i componenti (file, class, suoni, etc.) arrivano contenuti in un singolo file.




Java (Computer)
Java è un linguaggio informatico di programmazione multipiattaforma e orientato agli oggetti, compilato in bytecode indipendenti dalla macchina, a loro volta interpretati dalla Java Machine del computer host. Da non confondere con JavaScript. Appartiene al genere object-oriented, ed è stato sviluppato dalla Sun Microsystems sul modello di C, con semplificazioni e aggiunte. Consente lo sviluppo sia di Applet autonomi, eseguibili all’interno del browser, sia di Applicazioni indipendenti che, per essere eseguite, non necessitano del browser, sia ancora di inserire effetti multimediali, interattività, di animazione, di effetti speciali, di accesso ai dati e così via all’interno di pagine Web. In pratica appena arriva a destinazione un applet, java automaticamente carica se stesso in memoria e inizia l’esecuzione locale; le istruzioni in linguaggio java vengono interpretate localmente da una specifico run time inserito nel browser sul client. Con la creazione di questo nuovo linguaggio di programmazione si è cercato di creare un linguaggio universale, in grado quindi di creare programmi pronti a funzionare su qualsiasi hardware. Parte di questo sogno è naufragato, ma la filosofia di base di Java, cioè la portabilità, ha permesso una sua ampia e veloce diffusione in internet, un ambiente dove per sua natura tendono a incontrarsi le macchine più svariate. Proprio per questo principio, dato che i programmi Java possono essere appunto eseguiti su qualsiasi computer moderno, java è l’ideale per trasportare programmi applicativi su Internet.



Java applet (Computer)
Piccola applicazione realizzata in java. Sono migliaia, molte si possono scaricare dal web ed eseguirle in locale tramite le funzioni d’interpretazione del linguaggio java che si trovano nel proprio browser.



Java beans (Computer)
Standard di definizione di classi java come componenti, simile agli OCX. Questo mette il programmatore Java in condizione di scrivere componenti come quelli ActiveX. Un java "bean" e’ una normale classe di oggetti Java che oltre ad avere metodi e variabili ha anche proprieta’ ed eventi definiti. Si parla di "introspezione" del Bean, per indicare la possibilita’ di chiedere al Bean informazioni su quello che puo’ fare. Si intende che un componente sia usato a scatola chiusa in un RAD (Rapid Application Development) tool per sviluppare in maniera veloce nuove applicazioni con interfaccia grafica.



Java script (Computer)
Vedi Javascript. E’ un linguaggio di scripting simile a Java ma molto più semplice. Permette di creare, con una certa facilità, documenti interattivi. Il codice JavaScript può essere inserito in pagine html standard per gestire elementi interattivi senza il bisogno, al contrario di java, di essere compilato.



Java virtual machine (Computer)
Sistema che esegue i programmi Java. Macchina virtuale java che si occupa della portabilità delle applicazioni Java. Consiste in un insieme di procedure e funzioni di controllo del browser che permettono l’esecuzione ed il controllo di un codice Java.



Javascript (Computer)
Javascript è un semplice linguaggio di scripting client-side a metà strada tra il più complesso java, e il più intuitivo html, del quale, per alcuni osservatori, non è altro che un’estensione. Introdotto per la prima nel 1995 all’interno della versione 2 di Netscape, JavaScript rappresenta, attualmente (feb-2000), lo standard non ufficiale di riferimento per l’uso di script all’interno di documenti ipertestuali; utilizza come interfaccia una pagina HTML. Spesso Java e Javascript vengono confusi tra loro mentre funzionano in modo sostanzialmente diverso; sono linguaggi di programmazione abbastanza simili ma differiscono nel funzionamento: java in ambito internet viene usato soprattutto per programmare applet che vengono poi inserite all’interno di una pagina Web mentre il codice javascript viene inserito direttamente all’interno della pagina html e viene eseguito dal browser nel momento in cui la pagina viene aperta. Gli effetti delle applet sono di solito più spettacolari dal punto di vista grafico rispetto ai Javascript. Nonostante ciò un classico esempio della potenzialità javascript sono gli elementi grafici che cambiano aspetto quando ci si passa sopra il puntatore del mouse. Se si usa javascript è preferibile tenerlo verso la fine della pagina, in modo da non distrarre il crawler (spider o robot) dal testo vero e proprio anche se alcuni motori, probabilmente per errore, indicizzano anche questo codice javascript. Questo codice inizialmente si chiamava Livescript ed ha cambiato nome in javascript in seguito ad un accordo tra Sun e Netscape che avrebbe dovuto rendere il linguaggio molto simile a java.



Jaz (Computer)
Periferica per la registrazione di dati su cartucce rimovibili della portata di 1GB.



Jaz disk (Computer)
Supporto di memorizzazione removibile sviluppato da Iomega con un tempo di accesso basso ed una capacità fino a 2 GB. Con tali caratteristiche questo supporto rappresenta una valida alternativa ai nastri.



JBIG (Computer)
Acronimo di Joint Bi-level Image Expert Group.



JCDUI (Computer)
Acronimo di Japan Computer Development Institute. Associazione che dal 1972 sta portando avanti, con l’approvazione delle autorita’, un poderoso programma di alfabetizzazione informatica nelle scuole giapponesi.



JCFS  (Computer) 
Acronimo di JavaCard File System. Si tratta di una gerarchia di classi che implementa una struttura in grado di contenere ed organizzare dati.



JCL (Computer)
Acronimo di Job Control Language, è un linguaggio che ci consente di eseguire comandi di controllo del sistema operativo. (Utilità generale, comando specifico).



JCRE  (Computer) 
Acronimo di Java Card Runtime Environment. Raggruppa la JCVM, il Framework ed i metodi nativi



JCVM  (Computer)
Acronimo di Java Card Virtual Machine. Si tratta della macchina virtuale, presente sulla carta, che interpreta il bytecode ottenuto dalla compilazione di codice Java.



JDBC (Computer)
Acronimo di Java Database Connectivity. L’alternativa java a ODBC: permette ai programmi Java di colloquiare con database relazionali che capiscono il linguaggio SQL. Permette di scrivere: applet che eseguono nel browser collegandosi direttamente al database; applicazioni fuori dal web, che si collegano come normali clienti al database; server middle tier che lavorano in modo autonomo oppure servlet che lavorano all’interno di un normale server Web; procedure eseguite all’interno di un server SQL.



JDC (Computer)
Acronimo di Japan Digital Cellular. Sistema per telefonia mobile cellulare con frequenze da 900 a 1500 MHz.



JDK (Computer)
Acronimo di Java Development Kit. Kit gratuito di sviluppo java necessario alla programmazione di applet ed altri programmi. Il software è fornito da Sun Microsystem. Costituisce anche la versione di riferimento di java.



JEDEC (Computer)
Acronimo di Joint Electron Devices Engineering Council. In italiano traducibile con Associazione internazionale di costruttori di componenti elettronici. Consiglio che crea, approva, propone, analizza, standard per l’industria elettronica. Nell’ambito dei dispositivi programmabili rappresenta il formato del file di programmazione
di alcune PLD.



JEITA (Computer)
Acronimo di "Japan Electronics and Information Technology Association".



Jewel box (Computer)
Custodia rigida composta di due parti il coperchio trasparente e il tray sul quale si incastra il CD, il jewel box può essere personalizzato con il booklet e l’inlay card. Il Jewel Box generalmente contiene un solo cd, ma ve ne sono alcuni tipi in grado di contenere 2 o più CD.



JFC (Computer)
Acronimo di Java Foundation Classes. Introdotte con la versione 1.2 di java, sono le librerie fondamentali del linguaggio formate da Java Beans. Esse includono, ad esempio, la libreria Swing per creare l’interfaccia grafica.



JFET (Computer)
Acronimo di Junction field Effect Transistor. Tipo di transistor fet a giunzione singola.



JFIF (Computer)
Acronimo di Joint file Interchange Format.




JFT (Computer)
Acronimo di Job file Table.



JIPA (Computer)
Acronimo di Jumptec Intelligent Panel Adaptation.



JIT (Computer)
Acronimo di Just In Time. Riferito ad un’installazione, indica che i componenti vengono installati solo quando servono. In questo modo si risparmia spazio su disco.



Jk  flip - flop (Computer)
E’ un dispositivo controllabile predisponibile, che varia il suo stato a seguito della ricezione di un impulso di trigger o di clock.



JMS (Computer)
Acronimo di Java Message Service. Api java di Sun, fornisce una piattaforma comune per lo scambio di messaggi fra computer collegati nello stesso network. Utilizza uno dei tanti sistemi diversi di messaggistica, come MQSeries, SonicMQ od altri. E’ inoltre possibile utilizzare Java e XML.



Job (Computer)
Attività sottoposta ad un sistema di elaborazione tipica dei grossi sistemi informatici. In genere un job richiede un’elaborazione batch ed il sistema gestisce tali attività tramite una coda. Un tipico esempio è la stampa di documenti. Il termine inglese può essere tradotto con Lavoro, Attività.



Job file table (Computer)
Chiamata anche Open File Table, memorizzata nella PSP di un programma, traduce gli handle in numeri SFT. Nel DOS è la funzione 26h (INT 21h) ad occuparsene.



Join (Computer)
In ambito dei programmi database rappresenta un legame fra due o più tabelle che contengono dati distinti ma in qualche modo correlati.



Joint Academic NETwork (Computer)
Vedi janet



Joint Photographic Expert Group (Computer)
Vedi JPEG



Joke program (Computer)
Programma realizzato per divertimento che non arreca danni ad un sistema ma soltanto fastidio. Questo tipo di programmi può avere in comune con i classici virus la modalità di diffusione, ma nella maggior parte dei casi si limitano a visualizzare messaggi, a produrre effetti grafici ed altre azione
sostanzialmente innocue. Il nome inglese significa letteralment "Programma scherzo".



Joliet (Computer)
Specifiche per il file system dei CD-ROM, elaborate da Microsoft, che consentono l’uso di nomi "lunghi" fino a 64 caratteri (vedi anche Romeo).
Jolly: (carattere) simbolo speciale usato per rappresentare qualsiasi carattere singolo (?) o stringa di caratteri (*) in un nome di un file (vedi Wild - card). Il simbolo di asterisco * rappresenta qualsiasi sequenza di caratteri mentre il ? sostituisce un singolo carattere nella medesima posizione.



Jolly *? (Computer)
E’ un carattere che può essere utilizzato in qualsiasi momento in sostituzione di un carattere o di un numero.



Joughead (Computer)
Servizio per ricercare informazioni all’interno del ’gopherspazio’.



Joypad (Computer)
Accessorio, tipo joystick, utilizzato per i videogiochi.



Joystick (Computer)
Chiamato anche puntatore digitale è un dispositivo di input costituito, nella sua forma più semplice, da una leva e due o più pulsanti. In pratica consistente in due potenziometri assemblati in modo tale che possano misurare delle variazioni nell’orientazione bidimensionale di una leva. Utilizzato per lo spostamento rapido del cursore sullo schermo, è dotato anche di uno o piu’ pulsanti, detti "fuochi", per la gestione dei programmi. Viene usato generalmente nelle applicazioni grafiche e nei videogiochi, dove favorisce l’interattivita’ utente-computer. Solitamente i joystick devono essere collegati a una porta giochi, presente nelle schede audio.



Joule (Computer)
Unità di misura di energia e lavoro. Nel Sistema Internazionale (SI), rappresenta il lavoro richiesto per esercitare la forza di 1 Newton per 1 metro. (1 J = 1 N x 1 m).



JPEG (Computer)
Acronimo di Joint (professional) Photographic Experts Group in italiano traducibile con commissione multiaziendale che sviluppa nuovi formati per le immagini. Col termine JPG o JPEG (pronunciato in italiano geipeg) si indica comunemente anche il formato grafico utilizzato prevalentemente per immagini ferme bitmap e non sequenze animate, usato soprattutto per pagine ipertestuali e fotografie a colori ad alta risoluzione sul World Wide Web. Questo formato, che può visualizzare fino a 16 milioni di colori, utilizza algoritmi di compressione con perdita di informazioni; riduce infatti l’occupazione di spazio delle immagini mediante una compressione regolabile. Il formato jpeg è molto efficiente nella compressione di immagini fotografiche e disegni con toni graduali e senza contrasti netti. Con questo formato è possibile raggiungere rapporti di compressione elevatissimi tenendo però presente che ad alti tassi di compressione si riduce, anche sensibilmente, la qualità dell’immagine. Le contenute dimensioni del file sono infatti ottenute grazie a un sistema di compressione graduale grazie al quale si può decidere in pratica quale livello di compressione applicare, e di conseguenza di decadimento della qualità dell’immagine. Ai livelli di compressione meno spinti (40-50%) non si notano differenze ad occhio nudo tra un file compresso e l’originale. Nonostante questi limiti, questo è il formato richiesto, specialmente in ambito grafico, per l’archiviazione e per l’invio di immagini fotografiche per la stampa digitale; molto adatto e molto difuso in Internet. Il punto di forza del formato (memorizzazione di fotografie e immagini con un alto numero di colori) ne segna anche il limite ed è quindi preferibile usare un file GIF per immagini con pochi colori o con molte parti geometriche. I file generati da questo formato sono immagini o fotografie e sono comunemente indicati come file jpeg e di solito definiti con estensione .jpg. Altri formati per le immagini sono il TIFF, il BPM e il GIF.



JPG (Computer)
Suffisso assunto dai file grafici jpeg o nome con cui vengono spesso indicati i file jpeg. In pratica estensione dei file in formato jpeg.



JRC (Computer)
Acronimo di JUMPtec Remote Control.



JRE (Computer)
Acronimo di Java Runtime Environment. Si tratta di un prodotto di JavaSoft (SUN) che fornisce l’ambiente richiesto per l’esecuzione di applicazioni sviluppate in linguaggio Java. In pratica permette di eseguire java applets sul proprio computer. Alcuni X-Software, come X-Freemind, X-Eclipse, X-RSSOwl ed altri, necessitano di Java per funzionare correttamente.




Jscript (Computer)
Versione Microsoft di JavaScript integrata in Internet Explorer. Linguaggio di scripting molto simile a Javascript adottato da Microsoft nella versione 3.0 di internet Explorer, e che non poteva assumere il nome completo per ragioni di copyright.



JSP (Computer)
Acronimo di Java Server Pages.



Jsss (Computer)
Sistema di controllo, adottato da Netscape, per la formattazione del testo e la disposizione degli elementi della pagina. Per fare questo, JSSS introduce tre nuovi modelli: "tags", "classes" e "ids", che permettono di definire il valore di ogni singolo attributo del documento. Il limite maggiore dei fogli di stile jsss è l’impossibilità di modificare il contenuto della pagina una volta caricata. Gli stili, infatti diventano definitivi, a differenza di quanto accade con i fogli di stile CSS1, all’atto del caricamento di un documento.



JST (Computer)
Acronimo di Japan Solderless Terminals. La J.S.T. Manufacturing CO. LTD, (Japan Solderless Terminals) viene fondata nel 1957 da Teiji Takahashi. La produzione si concentra, inizialmente, sui capicorda a compressione e relative attrezzature per il cablaggio; nel breve trascorrere di qualche anno, J.S.T. si orienta sempre più verso le connessioni multipolari destinate al mercato emergente in Giappone negli anni 60: l’elettronica di consumo. Attualmente in Italia è un organizzazione commerciale dedicata alla promozione di sistemi di interconnessione: connettori elettrici per l’industria elettronica e capicorda a compressione. Per saperne di più http://www.jst.it/



JTAG (Computer)
Acronimo di Joint Task Action Group. E’ un gruppo creato dal consiglio JEDEC con lo scopo di mettere a punto standard per attività specifiche come programmazione di componenti o
verifica in system.



JTC-1 (Computer)
Joint Technical Comittee n.1. Comitato Tecnico costituito dall’ISO e dall’IEC.



Jump (Computer)
Letteralmente salto, operazione che permette di oltrepassare un flusso sequenziale di istruzioni. Vedi branch.



Jump conditions (Computer)
Condizioni che determinano l’esecuzione di un salto (Jump)



Jump page (Computer)
Forma di pubblicità interstiziale (vedi Interstitial). Spesso chiamata Sister Window o Doughter Window. Ciò che differenzia la Jump page dall’interstitial sono le dimensioni, più contenute.



Jumper (Computer)
In italiano ponticello. Piccolo conduttore che unisce due parti di un circuito elettrico; rimuovendolo o spostandolo si modificano le funzioni del modem o della porta seriale occupata da un modem interno. Sui circuiti stampati, pin selezionabili per variare le impostazioni (settaggio) degli stessi. Un cappuccio di plastica che copre due pin chiude un circuito e varia delle condizioni logico/elettriche.


Jumper - less (Computer)
Tecnologia che consente di impostare i vari settaggi dei componenti HW attraverso l’uso di istruzioni software residenti nel componente stesso.



Junk - mail (Computer)
In italiano posta spazzatura. Sono i messaggi non richiesti che a volte finiscono nella nostra casella di posta elettronica, di solito contenenti pubblicità. È un sinonimo di spam.




Just link (Computer)
Tecnologia sviluppata dalla Ricoh, simile alla BurnProof (vedi), che evita gli errori di buffer underrun durante la masterizzazione dei CD.



JVM (Computer)
Acronimo di Java Virtual Machine. Software che interpreta i programmi Java compilati.

 

 

 

J (Marketing e Pubblicità)

Marketing - Pubblicità - Cartellonistica




Java (Marketing e Pubblicità)
Linguaggio di programmazione di uso comune sviluppato da Sun Microsystems, specificatamente progettato per la scrittura di programmi che possono essere scaricati sul proprio computer dalla rete ed immediatamente eseguiti. Grazie a questo tipo di piccoli programmi, chiamati Applets, le pagine Web possono includere animazioni, effettuare calcoli e quant’altro. Un programma Java può fare tutto ciò che si può fare con un calcolatore, e poi includere quel programma in una pagina Web. Un programma in linguaggio Java viene scaricato dal server Web e interpretato da un programma in esecuzione sul computer in cui è installato il Browser Web.



Javascript (Marketing e Pubblicità)
Linguaggio di programmazione sviluppato da Netscape Communications. Che rende animate e interattive le pagine Web, consentendo la visualizzazione di effetti particolari. Mentre un programma scritto in Java va sottoposto ad un processo di "meta- compilazione" per poter essere eseguito, Javascript è un linguaggio interpretato che può essere inserito direttamente nel codice HTML dei documenti Web.



Jingle (Marketing e Pubblicità)
Testo pubblicitario cantato o brano musicale già noto o nuovo ed espressamente commissionato per un
prodotto o spot, che accompagna la pubblicità di un prodotto, può essere
di sottofondo o costituire elemento fortemente caratterizzante della campagna. In pratica, in una pubblicità radiofonica o televisiva, è la sigla, la canzoncina pubblicitaria o anche solo lo lo stacco musicale, che, attraverso rime e ritmi accattivanti, cerca di farsi memorizzare perché sia ricordato il prodotto a cui si riferisce, in genere diventa il liet-motiv della pubblicità audiovisiva di una marca; è la sintesi musicale del concetto di una comunicazione pubblicitaria e non va confuso con la colonna sonora vera e propria.



Job (Marketing e Pubblicità)
In italiano incarico, mansione, lavoro.



Joint advertising campaign (Marketing e Pubblicità)
Pubblicità fatta insieme da due aziende con prodotti complementari: ad esempio detersivi e lavatrici.



Joint venture (Marketing e Pubblicità)
Accordo di due o più aziende per poter raggiungere più facilmente gli obiettivi proposti con minor investimenti. Questo allo scopo di realizzare un progetto comune riunendo il know - how e l’investimento di ciascuna di esse; tipico delle campagne pubblicitarie denominate Joint advertising campaign.



JPEG (Marketing e Pubblicità)
Acronimo di Joint (professional) Photographic Experts Group in italiano traducibile con commissione multiaziendale che sviluppa nuovi formati per le immagini. Col termine JPG o JPEG (pronunciato in italiano geipeg) si indica comunemente anche il formato grafico utilizzato prevalentemente per immagini ferme bitmap e non sequenze animate, usato soprattutto per pagine ipertestuali e fotografie a colori ad alta risoluzione sul World Wide Web. Questo formato, che può visualizzare fino a 16 milioni di colori, utilizza algoritmi di compressione con perdita di informazioni; riduce infatti l’occupazione di spazio delle immagini mediante una compressione regolabile. Il formato jpeg è molto efficiente nella compressione di immagini fotografiche e disegni con toni graduali e senza contrasti netti. Con questo formato è possibile raggiungere rapporti di compressione elevatissimi tenendo però presente che ad alti tassi di compressione si riduce, anche sensibilmente, la qualità dell’immagine. Le contenute dimensioni del file sono infatti ottenute grazie a un sistema di compressione graduale grazie al quale si può decidere in pratica quale livello di compressione applicare, e di conseguenza di decadimento della qualità dell’immagine. Ai livelli di compressione meno spinti (40-50%) non si notano differenze ad occhio nudo tra un file compresso e l’originale. Nonostante questi limiti, questo è il formato richiesto, specialmente in ambito grafico, per l’archiviazione e per l’invio di immagini fotografiche per la stampa digitale; molto adatto e molto difuso in Internet. Il punto di forza del formato (memorizzazione di fotografie e immagini con un alto numero di colori) ne segna anche il limite ed è quindi preferibile usare un file GIF per immagini con pochi colori o con molte parti geometriche. I file generati da questo formato sono immagini o fotografie e sono comunemente indicati come file jpeg e di solito definiti con estensione .jpg. Altri formati per le immagini sono il TIFF, il BPM e il GIF.



Jump page (Marketing e Pubblicità)
E’ una forma di pubblicità interstiziale. È sinonimo di Sister Window o Doughter Window. Ciò che differenzia la Jump page dall’interstitial sono le dimensioni, più contenute.





J (Grafica d’Arte)

Grafica d’Arte - Pittura e Tecniche artistiche

 

 


JPEG (Grafica d’Arte)
Acronimo di Joint (professional) Photographic Experts Group in italiano traducibile con commissione multiaziendale che sviluppa nuovi formati per le immagini. Col termine JPG o JPEG (pronunciato in italiano geipeg) si indica comunemente anche il formato grafico utilizzato prevalentemente per immagini ferme bitmap e non sequenze animate, usato soprattutto per pagine ipertestuali e fotografie a colori ad alta risoluzione sul World Wide Web. Questo formato, che può visualizzare fino a 16 milioni di colori, utilizza algoritmi di compressione con perdita di informazioni; riduce infatti l’occupazione di spazio delle immagini mediante una compressione regolabile. Il formato jpeg è molto efficiente nella compressione di immagini fotografiche e disegni con toni graduali e senza contrasti netti. Con questo formato è possibile raggiungere rapporti di compressione elevatissimi tenendo però presente che ad alti tassi di compressione si riduce, anche sensibilmente, la qualità dell’immagine. Le contenute dimensioni del file sono infatti ottenute grazie a un sistema di compressione graduale grazie al quale si può decidere in pratica quale livello di compressione applicare, e di conseguenza di decadimento della qualità dell’immagine. Ai livelli di compressione meno spinti (40-50%) non si notano differenze ad occhio nudo tra un file compresso e l’originale. Nonostante questi limiti, questo è il formato richiesto, specialmente in ambito grafico, per l’archiviazione e per l’invio di immagini fotografiche per la stampa digitale; molto adatto e molto difuso in Internet. Il punto di forza del formato (memorizzazione di fotografie e immagini con un alto numero di colori) ne segna anche il limite ed è quindi preferibile usare un file GIF per immagini con pochi colori o con molte parti geometriche. I file generati da questo formato sono immagini o fotografie e sono comunemente indicati come file jpeg e di solito definiti con estensione .jpg. Altri formati per le immagini sono il TIFF, il BPM e il GIF.

 

 


J (Legale amministrativo)

Legale amministrativo - E commerce





Just in time (e - commerce)
Organizzazione di processo, logistica e informatica che permette di produrre e spedire solo quello che serve, risparmiando il più possibile scorte e giacenze in magazzino. Il just in time è l’approccio dell’azzeramento: zero scorte, zero attese, zero tempi, zero blocchi, zero trasporti, zero difetti, zero ordini inevasi, zero ritardi nelle consegne.



Job production (Legale amministrativo)
Accordo tra due paesi, uno emergente e l’altro industrializzato. Il paese industrializzato conferisce ad un’impresa ubicata nel paese emergente il capitale, gli impianti e l’organizzazione commerciale; il paese emergente conferisce il terreno, gli immobili e la mano d’opera, sovente a basso costo.



Joint-venture (e - commerce)
Contratto in base al quale due o più imprese si impegnano a collaborare alla realizzazione di un investimento, di solito internazionale, allo scopo di conseguire vantaggi economico-tecnici, frazionando il rischio e congiungendo le rispettive forze finanziarie e di know-how. Non esiste solo la Joint-venture di tipo contrattuale, ma anche quella di tipo societario (scambi incrociati di partecipazioni).


 

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